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VALENCIA - Yamaha ha lavorato tanto, probabilmente anche bene: Valentino Rossi è soddisfatto.
“Sì, la prima giornata è stata positiva, buona la prima impressione della M1 2020. Alla fine abbiamo lavorato al 90% sulla moto nuova, provando anche a intervenire sull’assetto nell’ultima ora. Naturalmente c’è ancora tantissimo da fare, ma la prima impressione è positiva”.
Il motore è più potente di quello precedente?
“Non è ancora la versione definitiva, ma una evoluzione di quello che avevamo già provato a Misano. Sembra che vada un pochino meglio, anche nell’erogazione per il consumo della gomma posteriore. E’ stato fatto un altro passo in avanti, ma quello definitivo arriverà a Sepang”.
Avete una sola configurazione di motore?
“Sì, la strada da seguire è chiara”.
Insomma, Yamaha sta lavorando bene.
“Mi piace come sta lavorando Yamaha: rispetto al passato c’è molta meno confusione, ci sono più chiarezza e programmazione”.
Viñales dice che il forcellone in carbonio non gli piace, i piloti Petronas, che oggi l’hanno provato, non sanno bene cosa dire: qual è il tuo giudizio?
“Non c’è tanta differenza, ma a me come concetto piace. C’è però ancora tanto da fare su quell’aspetto: domani, per esempio, probabilmente non lo useremo”.
Cosa dici del nuovo capo tecnico David Munoz?
“Mi sono trovato molto bene, ma già lo conoscevo, perché lavora nella nostra squadra. Naturalmente ci vuole tempo, lui ha bisogno di fare esperienza su questa moto, bisogna cambiare un po’ di cose dentro al box, organizzare un po’ diversamente il lavoro. Per lui questo è un test importante, ci sono nuovi automatismi da imparare, ma credo si possa fare un buon lavoro”.