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E’ stata una giornata interlocutoria, sia per le condizioni della pista (non ideali) sia per la pioggia che, di fatto, ha interrotto le prove quando alla bandiera a scacchi mancavano ancora più di tre ore. Difficile, quindi, fare delle valutazioni approfondite, anche se, inevitabilmente, alcuni valori emersi nei test di inizio febbraio sono stati confermati: in questo momento, Dani Pedrosa ha qualche decimo di vantaggio su Jorge Lorenzo, come sempre molto costante, mentre gli altri faticano di più a tenere il passo, non tanto sul singolo giro, quanto sulla distanza. Rispetto a Sepang1, la novità è il quarto posto di Stefan Bradl (a 0”379), che fa così retrocedere Valentino Rossi in quinta posizione: per Valentino un piccolo passo indietro, dovuto però anche a un problema elettrico che lo ha costretto a lasciare la moto 2013 ferma ai box e, naturalmente, alla pioggia che ha interrotto con grande anticipo la prima giornata di prove. Rossi, che si era fermato prima degli altri per la pausa pranzo, in attesa proprio che i tecnici sistemassero la M1 2013, è sempre lì “plafonato” a quattro decimi (0”448), distacco ormai cronico nei quattro giorni di test effettuati nel 2013. Così, forse anche per questo motivo, il campione della Yamaha non è parso esattamente felice: uno stato d’animo giustificato però con: «la noia per essere qui e non poter provare».
Per il resto, Cal Crutchlow si è confermato sui livelli dell’altro test, mentre ha fatto un passo in avanti Andrea Dovizioso con la Ducati, sceso a 1”221 (era 2”2 alla fine della scorsa sessione). «Un distacco veritiero, non dovuto al fatto che si è andati più piano» ha commentato il Dovi, soddisfatto anche per essere il primo pilota in sella a una Desmosedici, con il compagno di squadra staccato di 3 decimi e i due “satelliti” Ben Spies e Andrea Iannone costretti a inseguire a più un secondo dai piloti Ducati ufficiali. Due le cadute di giornata, senza conseguenze: una per Smith e una per Marquez, che, in realtà, ha solo appoggiato nella sabbia la RC213V dopo un’uscita alla curva nove, il tornantino a sinistra in salita.
Piccolo passo in avanti per la Ducati di Andrea Dovizioso, ottavo a 1”221, ma bisognerà vedere cosa succederà quando davanti abbasseranno i tempi. Migliore CRT il solito Aleix Espargaro, staccato di 2”3 dalla plole e di 1”1 dalla prima Ducati, ma davanti alla Desmosedici di Ben Spies (a 2”467) e Andrea Iannone (2”470). Per Bradley Smith (decimo) si registra la prima caduta in MotoGP, fortunatamente senza conseguenze.