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Sono stati test molto interessanti: le Case hanno sfruttato l’unica giornata di prove concessa dal regolamento per il 2020. In particolare l’ha fatto la Yamaha - a proposito: come era ampiamente prevedibile, Maverick Vinales, nonostante una caduta (senza conseguenze), ha chiuso la giornata con il miglior crono, 1’31”532 -, che ha portato in pista tantissima novità. La più visibile un tubo di scarico nuovo, a “trombone”, molto voluminoso, obliquo a fianco alla moto, per poi curvare parallelamente all’asfalto nella parte finale. L’obiettivo raggiunto è stato quello di migliorare l’erogazione e la prima parte dell’accelerazione, mentre non ha dato alcun vantaggio sulla potenza massima. La Casa giapponese ha anche fatto provare ai suoi piloti ufficiali un nuovo telaio e un nuovo forcellone in carbonio, quest’ultimo sembra piuttosto apprezzato. Insomma, la Yamaha sta spingendo forte, come non aveva fatto negli anni precedenti. Il materiale, ovviamente, non è stato già promosso in maniera definitiva, ma sembra che i commenti siano piuttosto positivi e qualcosa, come forcellone e scarico, potrebbe anche essere usato nelle prossime gare. Valentino Rossi ha girato (35 giri al mattino e 42 al pomeriggio), chiudendo al 17esimo posto a 1”414 dal compagno di squadra, ma sappiamo perfettamente che nei test dove c’è da provare materiale nuovo, Valentino guarda poco il cronometro. Fabio Quartararo ha chiuso con l’ottavo tempo nella combinata: a lui, per esempio, lo scarico nuovo non è piaciuto granché e nemmeno la ciclistica evoluzione. Assente, invece, Franco Morbidelli: è stato male durante la notte e ha così dovuto saltare la sessione.
In Casa Ducati i test sono serviti soprattutto ad Andrea Dovizioso (leggi l'intervista) per ritrovare fiducia con la moto con queste gomme. Il Dovi ha provato anche una novità di ciclistica - non meglio specificata, ma attesa e accolta con grande positività -, finendo il lavoro alla pausa pranzo: il sorriso con il quale ha commentato la giornata, dice che Andrea sembra aver trovato la soluzione per guidare con più scioltezza. “Adesso posso giocarmi il mondiale” ha detto (trovate l’intervista completa su Moto.it); siccome non è uno che parla a vanvera, c’è da essere più che positivi. Buona prestazione anche di Pecco Bagnaia, pure lui in pista solo la mattina, per non forzare troppo la gamba. “Adesso ho bisogno di due giorni di riposo assoluto”, ha detto Pecco, che poi ha commentato un immagine che sui “social” aveva creato un po’ di subbuglio: dopo il traguardo, sembrava che ci fosse stata un po’ di tensione tra lui e Valentino Rossi. “Sì - ride - sembrava quasi che Valentino mi stesse “sgridando”; in realtà, gli stavo solo chiedendo se era arrivato terzo e lui mi ha detto di no. Non c’è da preoccuparsi, siamo ancora amici!”. Bagnaia è ormai sempre più vicino al team ufficiale (sempre ammesso che non abbia già firmato per quella posizione…): lo ha confermato anche, ai microfoni di Sky, il direttore sportivo Paolo Ciabatti.
Honda ha fatto provare a Takaaki Nakagami - secondo tempo assoluto di giornata a 0”271 da Vinales - il telaio che sta utilizzando Stefan Bradl e anche una carenatura con nuove, evidenti, appendici aerodinamiche. Con questa moto, Nakagami è caduto al mattino, per poi tornare al suo materiale al pomeriggio, con il quale ha ottenuto il crono migliore. Ha fatto sicuramente un passo in avanti Alex Marquez, mentre per quanto riguarda Cal Crutchlow, Lucio Cecchinello ha confermato che sta lavorando per tornare in pista a Barcellona. Nuovo telaio anche per l’Aprilia, utilizzato solo dal collaudatore Bradley Smith. Per Suzuki qualche aggiornamento di ciclistica, per la Ktm nessuna vera novità, anche perché la Casa austriaca aveva già provato qui due settimane fa.