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E’ campione del mondo della Moto3, ha chiuso sempre nelle posizioni di vertice i test invernali della Moto2 e il suo nome è anche uno dei più gettonati per un imminente passaggio in MotoGP. Ce ne sarebbe per vantarsi da qui al Qatar, ma Pedro Acosta non è uno che cede ai facili entusiasmi.
In Spagna, e in particolare nella sua Murcia, dicono già tutti che è il nuovo Marc Marquez e qualcuno ha pure azzardato il paragone con Valentino Rossi, per quel modo lì un po’ scanzonato di presentarsi nelle interviste post gara. Solo che il ragazzino della KTM ci tiene a stare con i piedi per terra e anche ieri, chiamato a commentare gli ottimi tempi fatti a Portimao, ha spiazzato tutti: “Sono contento, ma c’è ancora un sacco di lavoro da fare. Il salto di categoria è stato importante, ma penso di aver bisogno di un po' più di tempo per adattarmi alla Moto2 di quanto me ne sia servito per la Moto3. Ma alla fine è il mio anno da rookie e non mi metto fretta”.
Dichiarazioni, quelle di Acosta, che stridono con i 17 anni del ragazzo, che però aggiunge: “A 17 anni, a volte non è facile controllare le emozioni e confrontarsi con i media. Ma mantenendo la calma e usando la testa posso cavarmela in molte situazioni per me nuove”. Insomma: non vuole pressioni e se ne tiene lontano. Anche quando qualcuno prova a ricordargli che per lui, stando a quanto si dice, c’è già più di una sella in MotoGP per il 2023: “Io non ho fretta – ha concluso – Non è importante arrivare presto in Classe Regina, quello che conta davvero è arrivarci ben preparati, con la giusta esperienza e da campione del mondo della Moto2”.