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In ventisei anni da leggenda del motociclismo Valentino Rossi ha probabilmente firmato qualche milione di autografi e, ora, i suoi tifosi sembrano intenzionati a firmare per lui. Solo che le iniziative che circolano sembrano tutt’altro che in linea con il profilo del campione e del personaggio rappresentato dal Dottore. Già nelle scorse settimane, infatti, aveva fatto molto discutere la petizione avviata per chiedere ai piloti di regalargli il duecentesimo podio in carriera all’ultimo GP di questa stagione, a Valencia. Secondo i promotori dell’iniziativa, durante l’ultimo giro tutti dovrebbero fermarsi per lasciar passare Rossi e fargli tagliare per primo il traguardo, come omaggio alla sua straordinaria carriera.
Impossibile, però, pensare che una cosa del genere possa piacere davvero a Valentino Rossi, tanto da rendere inutile anche starsi a chiedere se tutti gli altri piloti accetterebbero o meno. Difficilmente, però, piacerà a Valentino Rossi anche la nuova petizione, che è sicuramente molto più politicamente corretta della prima, ma che non tiene conto della nota scaramanzia del nove volte campione del mondo. “In suo onore vorremmo intitolare un circuito italiano (Mugello?) o una curva così come è avvenuto per Marco Simoncelli, suo grandissimo amico scomparso nel tragico incidente” – si legge nella descrizione dell’iniziativa.
Già in passato, però, quando una curva di Jerez fu intitolata a Dani Pedrosa, Valentino Rossi era stato molto chiaro sull’argomento: “Queste cose non è che mi piacciano tantissimo, perché sono più legato a nomi suggestivi per le curve. Rispetto i piloti che hanno gradito, ma per quanto mi riguarda vorrei evitare” – aveva detto il Dottore.