Un Capigiro a Valencia, ascolta!

Un Capigiro a Valencia, ascolta!
Il pilota Suzuki ci racconta le 14 curve della pista. Le impressioni di Rossi e Spies raccolte dal nostro inviato. | G. Zamagni, Valencia
5 novembre 2009

 

Il primo incontro tra Valentino e Ben da campioni del mondo, gli umori sono quelli classici da ultimo giorno di scuola: c'è chi è stanco, come Valentino Rossi, perché è stata una stagione lunga e faticosa; c'è chi è dubbioso, come Jorge Lorenzo, indeciso tra l'essere felice per i risultati ottenuti o arrabbiato per non potersi giocare il titolo davanti ai suoi tifosi; c'è chi è speranzoso, come Dani Pedrosa, che attende i test di lunedì per vedere se la RC212V dell'anno prossimo sarà effettivamente migliore di quella attuale. Stranamente, però, non c'è nessuno euforico, nemmeno Ben Spies, che pure inizia a Valencia la sua nuova avventura in MotoGP, dopo le tre apparizioni con la Suzuki nel 2008 (miglior risultato: sesto a Indianapolis) e, soprattutto, dopo aver conquistato alla grande il mondiale SBK. Ma Ben è un tipo tranquillo e quindi anche il suo approccio al primo GP con la Yamaha M1 è piuttosto pacato.

"Non essendoci molti test durante la stagione - sono le parole dell'asso americano - ho pensato che questa gara fosse una buona opportunità per cominciare a prendere confidenza con un mondo totalmente differente da quello della SBK".

Spies è il primo a sapere che l'impegno sarà tutt'altro che semplice.
"Già arrivare in MotoGP è difficilissimo - spiega - andare forte lo è ancora di più. Molta gente non si rende conta quanto siano veloci questi piloti (mentre parla, indica Stoner, Rossi, Lorenzo e Pedrosa seduti alla sua destra in conferenza stampa, ndr), non solo sul singolo giro, ma soprattutto sul passo gara.. In SBK lottavo per la vittoria ogni domenica, ma qui è un'altra storia. Quindi il mio obiettivo, non solo per questo GP, ma anche per la prossima stagione, è soprattutto quello di imparare, di non fare troppi errori, di progredire e di adattare il mio stile di guida a queste moto".

Secondo Valentino, "la maggiore difficoltà che incontrerà Spies sarà quella del passaggio dalle Pirelli alle Bridgestone. Ben, comunque, è uno forte, che quest'anno ha fatto grandi cose in SBK".

 

Box in fermento

In attesa di scendere in pista, è normale che si parli solo del futuro e, in particolare, dei movimenti che hanno interessato varie Case, prima fra tutte la Ducati. Livio Suppo, responsabile del progetto MotoGP della rossa a due ruote fin dal debutto, l'anno prossimo sarà il nuovo responsabile marketing della HRC. Non solo, perché Davide Tardozzi, da sempre punto di riferimento della Ducati in SBK, ha inaspettatamente dato le dimissioni. Diversi motivi hanno spinto Suppo a questa decisione: voglia di stimoli nuovi, sicuramente, ma anche qualche attrito sorto durante i 67 giorni estivi di assenza di Casey Stoner, probabilmente con qualche pezzo grosso dello sponsor, che avrebbe accusato Livio di non aver gestito al meglio la situazione. Invece il manager torinese l'ha condotta con sapienza e a lui sono arrivati i sinceri riconoscimenti del pilota australiano.

"Livio - dice convinto Casey - ha avuto una parte importante in tutti i successi Ducati: ha fatto un grande lavoro. Quando io sono stato in Australia a curarmi, molta gente ha cercato di metterci uno contro l'altro, ma io non ho mai avuto problemi con lui. Ha capito perfettamente cosa mi stava succedendo, si è tenuto costantemente in contatto con me, ha fatto tutto il possibile. Sinceramente, mi sarebbe piaciuto finire la mia carriera in Ducati con lui".

Parole che sembrano avvalorare uno scenario che molti già ipotizzano: nel 2011, Stoner lascerà la Ducati per la Honda, in Yamaha correranno Lorenzo e Spies, Rossi passerà alla Ducati. Solo fantascienza? 
 

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Un tracciato da ultras

Lungo 4.005 metri, il circuito Riccardo Tormo di Valencia ha la particolarità di essere contenuto all’interno di un vero e proprio stadio: in pratica, dalle tribune si possono vedere tutte le 14 curve (delle quali 8 a sinistra) del tracciato.

Il motomondiale corse qui per la prima volta nel 1999 con Regis Laconì primo al traguardo davanti a Kenny Roberts e Garry McCoy. In questi anni, ben sei titoli mondiali sono stati assegnati dopo il GP della Comunità Valenciana.
 

Chi ha trionfato e quando


In MotoGP, nel 2006, fu Nicky Hayden a centrare il massimo obiettivo, dopo una gara ricordata soprattutto per la caduta di Valentino Rossi alla seconda curva del tracciato durante il quinto giro.

In 250, nel 2003 il terzo posto consegnò a Manuel Poggiali il titolo, mentre nel 2006 il quarto posto fu sufficiente a Jorge Lorenzo per avere ragione di Andrea Dovizioso.

In 125, il titolo fu assegnato nel 2002 a Arnaud Vincent, nel 2005 a Thomas Luthi e nel 2007 a Gabor Talmacsi. Un'altra data da ricordare è quella del 2001, quando Sete Gibernau vinse il suo primo GP nella classe regina, con la Suzuki: nel giro d’onore, Sete piantò una bandiera a stelle e strisce nella sabbia, in onore dei caduti americani nell’attentato delle torri gemelle.

 

 

Un pista "indigesta" alle MotoGP


Il record della pista appartiene a Casey Stoner, 1’32”582 (Ducati, 2008), il giro più veloce in assoluto a Valentino Rossi, 1’31”002 (Yamaha 2006). In generale, è una pista poco gradita e poco adatta alla MotoGP, come ci spiega bene Loris Capirossi nell’audio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Giovanni Zamagni

Così il GP di Valencia in TV
(Tutto sul digitale terrestre, canale Premium MotoGP. Qualifiche e gara in chiaro su Italia1)

Venerdì, 06 Novembre 2009
125 Prove libere 12:40 - 13:40
MotoGP Prove libere 13:55 - 14:55
250 Prove libere 15:10 - 16:10

Sabato, 07 Novembre 2009
125 Prove libere 09:00 - 09:40
MotoGP Prove libere 09:55 - 10:55
250 Prove libere 11:10 - 12:10

125 Qualifiche 13:00 - 13:40
MotoGP Qualifiche 13:55 - 14:55
250 Qualifiche 15:10 - 15:55

Domenica, 08 Novembre 2009
125 Warm-up 08:40 - 09:00
250 Warm-up 09:10 - 09:30
MotoGP Warm-up 09:40 - 10:00
 
125 Gara 11:00
250 Gara 12:15
MotoGP Gara 14:00

Leggi anche