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In Italia la stampa intera, come la stragrande maggioranza dei lettori, è dalla parte di Valentino Rossi e critica pesantemente il comportamento di Marquez soprattutto in riferimento alla gara conclusiva di Valencia. Siamo condizionati dal cieco nazionalismo e dalla autorevolezza mediatica di Rossi? E’ la tesi di chi sta dalla parte di Marc, a cominciare dai vertici della sua squadra. Per capire se davvero le cose stanno così non c’è che una strada: ecco un breve viaggio sui siti della stampa estera e sui commenti che sono apparsi e appaiono in questi giorni.
Cominciamo dalla Spagna dove, come forse è naturale che sia, il coro è unanime: nella loro visione Rossi accusa Marquez soltanto per giustificare una sconfitta che brucia. Tutte le testate iberiche, almeno in questi primi giorni caldi, ribaltano la linea della stampa italiana; però, a sorpresa, ecco che sul sito di As, primo quotidiano spagnolo, compare un sondaggio dedicato alla vicenda e il risultato è clamoroso. Ai lettori precisamente si chiede: “Credi che Marquez abbia aiutato Lorenzo, come dice Rossi?” e la maggioranza risponde sì, lo credo. L’ultimo dato registrato è questo: 52,5 per cento sì e 47,5 no. La cosa colpisce anche perché i lettori sono stati informati a senso unico, hanno letto cioè soltanto pezzi contro Rossi. Ha fatto eccezione, su El Mundo, un pezzo di Filippo Maria Ricci (italiano che lavora in Spagna), nel quale si legge tra l’altro che “nelle corse tutti vogliono vincere e hanno l’obbligo di farlo, però Marc ha dato un’altra impressione sia a Sepang sia a Valencia, dove la sua aggressività è svanita al sole. Per essere chiari, non mi è piaciuto nemmeno l’atteggiamento di Petrucci, però Petrucci non ha cambiato le sorti del campionato. Mi ha fatto male vedere che lo sport motociclistico si è trasformato in qualcosa di subdolo: le moto hanno perso un po’ di innocenza, come Marc”.
Ma andiamo oltre. In Gran Bretagna, come è tradizione, si mantiene una certa distanza: i cronisti ricostruiscono i fatti, pongono qualche dubbio, ma poi si limitano a pubblicare le dichiarazioni dei piloti. Sull’Independent per esempio si riporta con evidenza la dichiarazione un po’ incauta di Lorenzo a fine corsa (“in un’altra gara forse mi avrebbero attaccato, ma sapevano che mi stavo giocando il titolo e il fatto di essere spagnolo mi ha aiutato”) e poi si commenta sinteticamente: “in effetti la gara è stata molto tranquilla, con Lorenzo al comando dall’inizio alla fine”.
Ma se andiamo sulla pagina ufficiale di MCN, all’articolo che chiede ai lettori se “il mondiale 2015 è stato vinto dall’uomo giusto”, i commenti sono in grande maggioranza a favore di Valentino Rossi e Marquez viene fatto a pezzi. Per i motociclisti inglesi MM si è “comportato come una ragazzina viziata” e “ha distrutto la sua immagine”. Sono molti ad affermare che il campione vero resta Rossi e soprattutto c’è chi non perdona a Marquez di aver tradito la passione: “pareva l’erede naturale del 46 quando Valentino avrebbe smesso di correre, era già un eroe per tanti appassionati britannici, e in sole sei settimane ha rovinato tutto”. Tale Mike Weeldon afferma addirittura “non posso più indossare la mia t-shirt dedicata a MM, me ne vergogno: diventerà stracci per il box”
Anche in Francia i diversi quotidiani tengono generalmente le distanze e si può leggere, per esempio su Le Figaro, che “la gara impeccabile di Lorenzo e l’apatia di Marquez, che non ha mai veramente osato attaccare il compatriota, ha permesso a Jorge di filare verso il tiolo senza mai essere stato in testa alla classifica generale”. Anche il quotidiano sportivo L’Equipe bada a non prendere posizione, e i commenti dei suoi lettori sono equamente divisi: chi difende le tesi di Rossi è in leggera minoranza rispetto a chi scagiona Marquez da ogni accusa. Francesi superpartes insomma, ma non certo i motociclisti, perché se andiamo sul sito di MotoJournal i giudizi dei suoi lettori sono per un buon settanta per cento a favore di Rossi quando denuncia il biscotto spagnolo.
In Germania le posizioni contro Marquez e a favore di Rossi sono ancora più nette a partire dai quotidiani. Sul Frankfurter Allgemeine si può leggere che “Pedrosa era il più veloce nelle fasi finali e l’unico che ha veramente attaccato, però Marc lo ha neutralizzato immediatamente. E allora si è capito che MM avrebbe potuto andare più forte, ma ha agito come la guardia personale di Lorenzo. La Coppa del Mondo si è conclusa con un gioco spagnolo”. Per lo Spiegel la stessa cosa, con Marquez in grado di attaccare ma ben attento a non farlo lasciando la vittoria alla marca concorrente, e si annota che “anche Alex Hoffman, ex-pilota MotoGP, non ha capito lo spettacolo”.
Ancora più duro il Die Welt. Per l’inviato, “in Australia e Malesia Marquez ha guidato chiaramente per Lorenzo provocando la reazione di Rossi, e anche a Valencia ha giocato un ruolo discutibile: un vero Lorenzos Adjutant, e molti tifosi spagnoli lo hanno fischiato sotto il podio”.
La stampa specializzata tedesca? Das Motorrad si chiede per esempio “dove sono gli attacchi di Marquez?” e pone diversi interrogativi sulla gara di Lorenzo, quella di MM e di Pedrosa, ma senza prendere posizione; poi accenna alla conclusione del campionato con un “retrogusto sgradevole”. Però poi ci sono i commenti dei motociclisti tedeschi, che per il 90 per 100 sono durissimi con MM e anche con la Honda non meno dei tifosi italiani. Qui si possono leggere espressioni come “è una vergogna!”, “dopo quarant’anni di moto dico basta!” “Marquez ha giocato sporco”, “Lorenzo non è un campione degno perché ha rilasciato dichiarazioni non sportive” “MM ha attaccato soltanto Pedrosa ed è un piccolo uomo, anzi un topo…”
E la curiosità, per concludere, ci ha portato fino alla pagina Facebook di Honda Racing Company. Oltre a decine e decine di commenti italiani inferociti, si capisce che anche gli stranieri e gli stessi Giapponesi sono scandalizzati dal comportamento di MM93. C’è chi come Kouiti Uekaki parla apertamente di una vergogna per il Giappone e chiede addirittura alla Honda di non partecipare alla prossima stagione; c’è chi afferma che la gara di Valencia è una disgrazia nella storia della HRC, soprattutto chi accusa l’imperdonabile Marc Marquez per la grave slealtà e si sottolinea come si non era mai visto un pilota Honda correre a favore della Yamaha.