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Sono passati ormai 20 anni dal debutto di Valentino Rossi in classe regina. Allora le MotoGP erano ancora di là da venire - se ne parlava già, sembrava che si sarebbero chiamate GP1, ma erano ancora... nella testa dei progettisti delle Case. Allora la classe regina era la 500, e le moto che ci correvano, pur se addolcite un po' rispetto ai mostri degli anni 80 e primi anni 90, facevano ancora paura. O come minimo, richiedevano tanto rispetto.
Nella seconda puntata della collana che Dainese dedica a Valentino, Rossi ripercorre i cambiamenti più importanti della sua carriera. E naturalmente, quello forse più traumatico e netto è stato il passaggio da 250 a 500.
"La prima volta che ho provato la 500 è stato impressionante" spiega The Doctor. "perché era una moto fuori da ogni logica. Una 500 quattro cilindri due tempi con già 200 cavalli, una potenza stratosferica. Quella è stata la moto che mi ha fatto più impressione.”
Ma il passaggio alla MotoGP ha colpito altrettanto Rossi.
“Come cambiamento tecnico, sicuramente la MotoGP è stato il momento più importante della mia carriera. Lì è cambiata l’era del motociclismo, dal due tempi, tecnicamente ‘facili’ si è passati al quattro tempi con tutta un’altra tecnologia, con tutt’altre possibilità di lavorare con l’elettronica, eccetera eccetera. Una tecnologia quasi automobilistica.”