10 giugno 2010. Vale lascia il CTO di Firenze, destinazione Cattolica
Valentino Rossi ha lasciato il Centro Traumatologico di Firenze oggi, poco dopo le ore 15. Il campione vi era ricoverato da sabato ed era stato sottoposto a due interventi chirurgici alla gamba destra. Il Dottore è stato portato in ambulanza sino all'eliporto e da qui imbarcato sull'elicottero.
Destinazione: l'ospedale di Cattolica.
9 giugno 2010. Imminente il ricovero presso il centro iperbarico di Ravenna
Come riporta il sito di informazione
Romagnanoi.it,
Valentino Rossi in giornata potrebbe lasciare il CTO di Firenze per raggiungere il centro iperbarico di Ravenna. Si tratta di un
segnale decisamente positivo, che indica come il decorso post-operatorio del campione pesarese stia procedendo per il meglio e permetta di vagliare sin da subito le migliori soluzioni riabilitative per programmare un pieno, ma anche rapido, recupero.
L'ossigenoterapia iperbarica si configura quindi ora come una delle strade più sicure e conosciute dalla medicina
per aiutare tibia e perone a saldare la brutta frattura occorsa al Mugello sabato scorso.
Il dottor Pasquale Longobardi, direttore del centro iperbarico, spiega che Rossi sarà probabilmente loro ospite nei prossimi giorni. «In casi come questo - dice il medico - prima il paziente inizia l'ossigenoterapia iperbarica e meglio è».
Proprio come
accadde nel 1992 al campione australiano Mick Doohan, vittima di un terribile incidente a Jerez de la Frontera, che
fece temere l'amputazione della gamba destra e lo rese claudicante.
Mick optò per la clinica ravennate, dove fu sottoposto a diversi cicli di ossigenoterapia. Risultato? Gamba salvata e ben
5 campionati del mondo consecutivi vinti nella classe regina, l'allora mostruosa 500 cc a due tempi.
7 giugno 2010. Il secondo intervento alla gamba offesa presso il CTO di Firenze
È terminato lunedì pomeriggio il secondo intervento sulla gamba destra di Valentino Rossi.
Il professor Roberto Buzzi ha operato il campione italiano e ha già rassicurato la mamma di Rossi sulle sue condizioni.
«Ha espresso spesso il desiderio di tornare quanto prima in sella alla sua moto in un GP», ha detto il medico, specificando che comunque
il pieno recupero sarà lungo e difficile.
La
seconda operazione era molto delicata: il timore di
un'infezione ossea era alto a causa del tipo di frattura occorsa a Valentino (
scomposta ed esposta, con fuoriuscita dell'osso dalla cute), un tipo di infezione difficilmente curabile con gli antibiotici. Per questo
l'equipe medica ha atteso tre giorni prima di procedere alla chiusura della ferita.
Una
delegazione della Yamaha ha fatto visita al campione,
presenti Burgess e Brivio i quali hanno donato ai degenti presso il CTO di Firenze maglie e cappelli inneggianti al mitico numero 46.
Nessuno si è però sbilanciato sui tempi di recupero di Rossi: l'importante, per tutti, è che recuperi pienamente la salute. Poi il resto si vedrà. Il dottor Costa ha dichiarato che, se Valentino lo vorrà, il recupero potrà essere più breve del previsto.
Ma nessuno vuole oggi forzare i tempi.
Brivio ha dichiarato alla
Gazzetta dello Sport che il
team giapponese non valuta sostituzioni di Valentino con i collaudatori Yamaha, né tantomeno con Ben Spies (al momento sotto contratto con il team satellite Yamaha).
Foto: Ansa