JEREZ – Dalle stelle alle stalle, tutto nella stessa curva. Prima è stato Valentino Rossi a sbagliare, cadendo alla prima curva all’inizio dell’ottavo giro, travolgendo Casey Stoner appena superato al secondo posto, poi è stato Marco Simoncelli a scivolare al 12esimo passaggio, mentre era al comando con oltre 2”5 di vantaggio su Jorge Lorenzo. Così, nello stesso modo è sfumato prima il sogno di Rossi di conquistare un successo clamoroso, poi quello di Simoncelli, che ha vanificato la concreta possibilità di ottenere il primo trionfo in MotoGP.
Lo sbaglio di Rossi - al quale un attimo dopo aver infilato Stoner gli si è chiuso lo sterzo e la sua Ducati, scivolando, ha travolto la Honda dell’incolpevole australiano - ha cambiato completamente la gara, perché ha tolto di scena due sicuri protagonisti e sommato all’errore di Simoncelli ha consegnato il GP a Jorge Lorenzo, per una volta attendista e non attaccante. Una scelta vincente su un asfalto reso viscido dalla pioggia, con le gomme finite dopo pochi giri, come conferma Simoncelli.
“Ci ho provato – ha commentato il Sic una volta rientrato ai box -! Le condizioni erano davvero brutte, dopo 4-5 giri le gomme erano completamente distrutte, si faceva fatica a controllare la moto. Il mio vantaggio su Lorenzo aumentava, ma mi sembrava di riuscire a controllarla. Poi, quando sono caduto, i commissari non mi hanno minimamente aiutato a ripartire: grazie”.
E’ successo anche Stoner, che oltre al danno di essere stato falciato da Rossi, ha subito la beffa di vedere sei commissari aiutare Valentino, mentre la sua Honda è rimasta nella sabbia. Se non altro, l’australiano ha ricevuto immediatamente le scuse di Rossi, che appena ha chiuso la gara è andato nel box di Casey a chiedere perdono, scuse accettate dall’australiano con parecchia ironia e una nitida frecciatina: "La tua ambizione è superiore al tuo talento".
Le condizioni critiche dell’asfalto e delle gomme hanno trasformato il GP in una gara a cercare di stare in piedi: non c’è riuscito Ben Spies, caduto al 25esimo giro, mentre si trovava secondo, e non c’è riuscito nemmeno Colin Edwards, che al penultimo passaggio ha visto vanificare la possibilità di salire sul podio. Così, la classifica finale ha premiato Lorenzo, Pedrosa e Hayden, con Aoyama quarto e Rossi quinto.
Una volta tagliato il traguardo, Lorenzo è nuovamente caduto nella tentazione di buttarsi nel laghetto, avendo perlomeno l’accortezza di togliersi il casco, per non rischiare il quasi-affogamento dello scorso anno.
“C’è voluta molta pazienza – ha commentato il successo che lo proietta anche in testa al campionato -, 50 minuti sull’acqua sono interminabili. E’ stata dura mantenere la concentrazione e sono anche stato fortunato, perché senza la caduta di Rossi e Stoner forse non sarei riuscito a vincere”.
Soddisfatto anche Dani Pedrosa.
“Non avevo mai disputato una gara così – dice lo spagnolo – e non avevo mai visto una gomma così messa male al traguardo. La moto scivolava così tanto che nemmeno in rettilineo potevi dare tutto il gas ed era veramente facile sbagliare. La spalla mi fa male, ma spero che domani, dopo l’operazione, tutto questo sarà finito”.
Grazie alle cadute, Nicky Hayden ha conquistato un podio, positivo nel risultato, non certo per come è arrivato. “Dobbiamo cercare di ripartire da qui” ha detto l’americano.
MOTO2
Una vittoria alla sua maniera, in solitario: Andrea Iannone trionfa in Spagna e conquista pure la testa del campionato. Come in Qatar, anche a Jerez Andrea ha faticato moltissimo in prova (era 11esimo), ma in gara si è trasformato e sulla pista spagnola, dove in passato non aveva mai conquistato nemmeno un punto, ha fatto vedere di essere il più forte. Anche la Moto2 si è disputata sul bagnato, con la pioggia caduta a tratti: condizioni critiche, che però non hanno infastidito Iannone, transitato ottavo alla fine del primo giro, staccato di 2”7. Sul podio, un altro pilota italiano, Simone Corsi, terzo alle spalle di Thomas Luthi. Fantastico Alex De Angelis, settimo al traguardo, nonostante un ride trough per partenza anticipata: il podio era ampiamente alla sua portata.
125
Condizioni difficilissime per la 125: tutti i piloti sono partiti con le gomme da bagnato, ma con la pista quasi completamente asciutta. Poi, nel corso dei 23 giri, la pioggia è caduta a intermittenza, fino al traguardo, tagliato in solitario da Nico Terol. Ma fino al penultimo giro, Hector Faubel gli è rimasto attaccato - a tratti anche davanti – prima di cadere per aver messo in frenata le ruote sul cordolo. Con Terol sono saliti sul podio Folger e Zarco, con un promettente Kent al quarto posto.
Classifica
1 25 1 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 141,0 50'49.046
2 20 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 140,1 +19.339
3 16 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 139,7 +29.085
4 13 7 Hiroshi AOYAMA JPN San Carlo Honda Gresini Honda 139,6 +29.551
5 11 46 Valentino ROSSI ITA Ducati Team Ducati 138,2 +1'02.227
6 10 8 Hector BARBERA SPA Mapfre Aspar Team MotoGP Ducati 137,9 +1'08.440
7 9 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Ducati 137,7 +1'14.120
8 8 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 137,4 +1'19.110
9 7 24 Toni ELIAS SPA LCR Honda MotoGP Honda 136,4 +1'42.906
10 6 21 John HOPKINS USA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 136,2 +1'48.395
11 5 65 Loris CAPIROSSI ITA Pramac Racing Team Ducati 136,0 +1'51.876
12 4 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 133,6 1 Giro
Non classificato
5 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 140,0 1 Giro
11 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing Yamaha 141,3 3 Giri
14 Randy DE PUNIET FRA Pramac Racing Team Ducati 140,3 11 Giri
58 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 143,9 16 Giri
27 Casey STONER AUS Repsol Honda Team Honda 144,0 20 Giri
Moto2
1 25 29 Andrea IANNONE ITA Speed Master Suter 138,2 49'56.423
2 20 12 Thomas LUTHI SWI Interwetten Paddock Moto2 Suter 137,8 +7.850
3 16 3 Simone CORSI ITA Ioda Racing Project FTR 137,6 +12.625
4 13 38 Bradley SMITH GBR Tech 3 Racing Tech 3 137,5 +15.355
5 11 65 Stefan BRADL GER Viessmann Kiefer Racing Kalex 137,3 +17.850
6 10 60 Julian SIMON SPA Mapfre Aspar Team Moto2 Suter 137,1 +24.247
7 9 15 Alex DE ANGELIS RSM JIR Moto2 Motobi 136,9 +27.991
8 8 49 Kev COGHLAN GBR Aeroport de Castello FTR 136,5 +36.181
9 7 51 Michele PIRRO ITA Gresini Racing Moto2 Moriwaki 136,5 +36.775
10 6 76 Max NEUKIRCHNER GER MZ Racing Team MZ-RE Honda 136,3 +41.407
11 5 13 Anthony WEST AUS MZ Racing Team MZ-RE Honda 136,3 +41.711
12 4 14 Ratthapark WILAIROT THA Thai Honda Singha SAG FTR 136,3 +41.870
13 3 75 Mattia PASINI ITA Ioda Racing Project FTR 136,2 +42.313
14 2 68 Yonny HERNANDEZ COL Blusens-STX FTR 136,1 +45.384
15 1 34 Esteve RABAT SPA Blusens-STX FTR 136,0 +47.193
125
1 25 18 Nicolas TEROL SPA Bankia Aspar Team 125cc Aprilia 136,1 44'50.646
2 20 94 Jonas FOLGER GER Red Bull Ajo MotorSport Aprilia 135,2 +17.446
3 16 5 Johann ZARCO FRA Avant-AirAsia-Ajo Derbi 134,9 +23.955
4 13 52 Danny KENT GBR Red Bull Ajo MotorSport Aprilia 134,5 +32.883
5 11 17 Taylor MACKENZIE GBR Phonica Racing Aprilia 134,4 +34.713
6 10 11 Sandro CORTESE GER Intact-Racing Team Germany Aprilia 133,6 +51.515
7 9 84 Jakub KORNFEIL CZE Ongetta-Centro Seta Aprilia 133,4 +54.920
8 8 76 Hiroki ONO JPN Caretta Technology Forward Team KTM 133,1 +1'00.164
9 7 7 Efren VAZQUEZ SPA Avant-AirAsia-Ajo Derbi 133,1 +1'00.286
10 6 63 Zulfahmi KHAIRUDDIN MAL Airasia-Sic-Ajo Derbi 133,1 +1'00.399
11 5 55 Hector FAUBEL SPA Bankia Aspar Team 125cc Aprilia 133,1 +1'00.760
12 4 26 Adrian MARTIN SPA Bankia Aspar Team 125cc Aprilia 132,8 +1'07.739
13 3 77 Marcel SCHROTTER GER Mahindra Racing Mahindra 132,2 +1'19.710
14 2 96 Louis ROSSI FRA Matteoni Racing Aprilia 132,1 +1'21.812
15 1 28 Josep RODRIGUEZ SPA Wild Wolf-Racc-MS Aprilia 132,0 +1'23.118