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JEREZ – Perché? Perché la Ducati è una moto evidentemente in difficoltà con l’asciutto e competitiva con il bagnato? La domanda è ovvia, ma senza una risposta.
“Non capiamo qual è il problema per il quale siamo lenti sull’asciutto e allo stesso modo non capiamo perché siamo veloci sul bagnato” non ha la soluzione Valentino Rossi.
Prova a spiegarlo Vitto Guareschi, team manager Ducati.
“Come ha detto Valentino, non lo sappiamo con certezza. Può essere che con la pioggia si è costretti a provare
La Ducati è difficile da guidare non per la ciclistica, ma per il motore
con giri molto più bassi, tipo avere rapporti molto più lunghi. Di conseguenza, i giri motore calano molto a centro curva, magari 1.000-1.500 giri più bassi: magari per questo la moto diventa più gestibile e facile. Abbiamo visto che il telaio non è il motivo di questo mutamento tra asciutto e bagnato, perché è stato cambiato radicalmente la ciclistica rispetto all’anno scorso, ma i risultati sono più o meno gli stessi, siamo sempre lì davanti. Quindi a questo punto rimane solamente il motore. Sintetizzando: 1000 giri in meno e la moto diventa più facile”.
Parafrando Valentino: il problema è lo stesso. Sull’asciutto, la Ducati è difficile da guidare non per la ciclistica, ma per il motore.