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In pista non va poi così male, almeno nei risultati, e sopratutto se si fa la tara del "fattore Márquez". A Misano, nei primi cinque classificati c'erano ben quattro Yamaha! Ma c'è ancora tanto lavoro da fare, e quando è uno come Rossi a dirlo non si può far finta di niente. La Casa dei tre diapason infatti sta con meticolosa efficenza ristrutturando il reparto corse e sostituendo alcuni degli uomini nelle posizioni chiave. Lo scorso inverno Takahiro Sumi prese il posto di Kouiji Tsuya come project leader della MotoGP. Adesso l'altra poltrona che salta è quella del presidente di Yamaha Motor Racing, Kouichi Tsuji: al suo posto, secondo Motorsport-Total.com, si siederà infatti Hiroshi Ito.
I risultati del cambiamento non sono attesi ovviamente per il finale di stagione, ma già dalle ultime gare si è iniziato a lavorare in ottica 2020. Nella classifica costruttori Yamaha non è messa così male: dopo il GP di San Marino (leggi tutti gli articoli) è al terzo posto dietro, a Honda e separata di soli 6 punti da Ducati.