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Una volta, il collaudatore era un buon pilota, ma non troppo veloce: il suo compito era quello di fare migliaia di chilometri, provando il materiale prima che arrivasse in pista. Dal 2013, da quando la Ducati ha puntato su Michele Pirro, il ruolo è cambiato: il collaudatore, adesso, deve essere un pilota veloce quasi come quelli ufficiali, sensibile nel fare selezione, ma anche in grado di girare su tempi velocissimi.
Ecco quindi che negli ultimi anni tutte le Case hanno cambiato i loro tester: Ktm ha ingaggiato Dani Pedrosa, tre titoli mondiali, 54 GP vinti, di cui 31 in MotoGP; la Honda ha Stefan Bradl, campione del mondo Moto2; la Suzuki Sylvain Guintoli, campione del mondo SBK; la Yamaha Cal Crutchlow, 3 successi in MotoGP. Insomma, nomi importanti. Ma cosa fa un collaudatore, qual è il suo lavoro, che rapporto deve avere con ingegneri e piloti?
Ce lo spiega il collaudatore della Ducati, il pilota così bravo che praticamente tutte le Case hanno cercato di ingaggiarlo: Michele Pirro.
Buon ascolto. Zam, a tutto gas, torna domenica prossima.