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Oggi parliamo dei fallimenti della MotoGP del 2021: io sono lo zam, questo è il 48esimo episodio di #atuttogas, il podcast domenicale di Moto.it. Sono tanti i piloti che hanno deluso rispetto alle aspettative. Mi vengono in mente, in ordine sparso: Petrucci, Bezzecchi, Arbolino, Rins, Di Giannantonio, Masia, Suzuki. Per quanto riguarda le squadre, hanno fatto molto peggio rispetto al 2020 sicuramente il team Petronas e la squadra Suzuki in MotoGP, il team Sic58 in Moto3, il team Italtrans in Moto2, pessima la gestione di Dennis Foggia da parte del team Leopard.
Si è parlato troppo, in senso negativo, di gomme, quindi anche la Michelin è da mettere nella colonna dei meno della stagione, così come, ancora una volta, Freddie Spencer e lo Stewards Panel. Dorna è stata bravissima a gestire il campionato, ma ci sono due eventi da circoletto nero: la questione “Tanal”, il fantomatico sponsor del team VR46, trattativa nella quale la Dorna ne è uscita malissimo e la discriminazione, ingiustificabile, dei giornalisti non della televisione rispetto a quelli della TV.
Da biasimare l’asfalto di Austin, inaccettabile per il motomondiale, la vicenda Vinales/Yamaha, il comportamento della maggior parte dei piloti in Moto3, anche dopo eventi tragici. Spiacevole il comportamento di KTM con Petrucci e Lecuona, licenziati a prove in corso, l’incapacità di perdere di Raul Fernandez e le sue trattative più o meno segrete con la Yamaha. In definitiva, secondo me i dieci fallimenti più clamorosi del 2021 sono stati: 1) la vicenda Tanal; 2) Team Petronas; 3) Vicenda Vinales/Yamaha; 4) Raul Fernandez; 5) Dorna; 6) Michelin; 7) Austin; 8) Piloti Moto3; 9) Suzuki; 10) Petrucci, Bezzecchi, Di Giannantonio.
Cosa ne pensa il professor Manuel Pecino, ospite anche di questa puntata di #atuttogas?