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Oggi parliamo di Fabio Quartararo: io sono lo Zam, questo è il 37esimo episodio di #atuttogas il podcast domenicale di Moto.it. 22 anni di Nizza, Fabio debutta nel mondiale nel 2015, settimo nel GP del Qatar Moto3. 13 Gp in quella stagione con la Honda, decimo in campionato, due podi e due pole. Il giovane ragazzino, per il quale erano state cambiate le regole di accesso al mondiale, sembra potersi giocare il titolo nel 2016, anno in cui, al contrario, iniziano le difficoltà. Solo 13esimo alla fine della stagione, nessun podio, il passaggio in Moto2 nel 2017, per un’altra stagione molto complicata. Fabio è senza moto, ma Luca Boscoscuro lo sceglie per la sua SpeedUP ed è la svolta.
Una vittoria, un’altra conquistata sul campo, ma tolta a tavolino per uno sbaglio tecnico della squadra, l’ingaggio da parte del team Petronas per correre in MotoGP con la Yamaha nel 2019. Il passaggio alla massima categoria sembra affrettato, ma Fabio dimostra di essere pronto: 7 podi in totale, 6 pole position con tanto di primato di precocità, quinto in campionato. Nel 2020, un ulteriore passo in avanti, arrivano le prime tre vittorie in MotoGP. Il francese è velocissimo, ma ancora troppo incostante, chiude il campionato all’ottavo posto, dopo essere stato a lungo al comando. Ed eccoci al 2021: Fabio mette insieme tutti i tasselli, alla velocità accoppia una regolarità prima sconosciuta: a tre gare dal termine, ha già ottenuto 5 successi, 2 secondi e 3 terzi posti, 5 pole, per un primato in classifica consolidato, con 52 punti da amministrare. Che pilota è Fabio Quartararo? E com’è dentro al box? Ne parliamo con il suo capo tecnico, l’ingegnere Diego Gubellini