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Nemmeno 12 mesi fa, l’amministratore delegato di Ducati Corse, l’ingegnere Claudio Domenicali, aveva spiegato a #atuttogas quanto fosse difficile battere i giapponesi, in pista e sul mercato. Oggi, la situazione si è ribaltata: al di là di quello che è successo ieri in qualifica - questo podcast è stato registrato prima che le moto scendessero in pista - si inizia il 2022 con una moto, una Casa da battere: la Ducati di Borgo Panigale. Era successo solo un’altra volta nella storia della Ducati, nel 2008, l’anno successivo alla conquista del titolo di Casey Stoner. Allora, però, era soprattutto il pilota a fare la differenza, mentre oggi la DesmosediciGP è il punto di riferimento tecnico anche per i costruttori giapponesi. Tanto competitiva che ogni invenzione dell’ingegnere Gigi Dall’Igna crea il panico, viene subito messa sotto la lente d’ingrandimento in una sorta di “tutti contro Ducati”, piacevole e fastidioso allo stesso tempo. Di tutto questo parliamo con Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati Corse.