Max...ima incertezza

I campionati SBK e SS sono iniziati all'insegna delle sorprese. I fatti e i piloti sotto la lente del nostro inviato sul campo
28 febbraio 2008


MAX....IMA INCERTEZZA

I campionati Superbike e Supersport sono iniziati all'insegna delle sorprese e dello spettacolo, secondo la tradizione dei campionati delle moto derivate dalla serie.
In gara uno, Bayliss ha rispettato i pronostici che lo volevano vincitore, ma ha dovuto lottare sino all'ultima curva con un Max Biaggi che le ha provate tutte per cercare di bissare il successo dello scorso anno.
La gara ha vissuto le sue fasi iniziali sulla sorpresa Neukirchner che ha condotto in testa per ben 9 giri, cedendo prima a Corser e successivamente a Biaggi. Max ha condotto gli ultimi sei giri, ma ha dovuto inchinarsi ad un Bayliss che ha saputo colpire al momento giusto.
In gara due invece sembrava che Biaggi riuscisse a prevalere, ma un bravissimo e sorprendente Nieto ha stupito tutti andando a vincere con autorità.

Bayliss
Penso che ormai non ci siano più aggettivi per definirlo. Al coraggio ed alle capacità di guida ha ormai aggiunto una maturità invidiabile. Sa benissimo quello che deve fare e soprattutto quando lo deve fare.
In gara uno ha giocato a scacchi con i suoi avversari, dando scacco matto nelle curve finali.
Quel suo girarsi per guardare Biaggi che finiva largo nel tentativo di superarlo, resterà nella storia di questo campionato.
In gara due ha avuto qualche problema tecnico e le voci che sono trapelate dal box Ducati parlano di un Troy davvero furioso a causa di qualche imprevisto problema alla sua Ducati.
Avrà modo di rifarsi già da domenica prossima, davanti al pubblico di casa.

Biaggi
Quest'anno vuole vincere il campionato ed è disposto a rinunciare a qualche vittoria in gara pur di raggiungere il suo traguardo finale. Certo quando l'avversario si chiama Bayliss, Max non ci sta a cedere il passo e tenta il tutto per tutto.
Ma questo è un Biaggi davvero maturo che nasconde bene la delusione di gara uno, combatte con tanta grinta in gara due con il suo compagno di squadra ed alla fine è l'unico pilota ad essere salito due volte sul podio.
Dopo Losail Max è secondo in classifica a soli due punti dal leader, ma pronto a recuperare lo svantaggio dalla prossima gara, anche se si correrà proprio nella tana del leone.

Xaus
Ecco un altro pilota che sembra aver raggiunto un grande equilibrio. Qualche anno fa questa poteva sembrare una battuta , visto che Ruben era la gioia dei costruttori di carene, ma basta dargli un occhiata ora per capire che qualcosa in lui è davvero cambiato.
Anche fisicamente, visto che Xaus si è presentato in Qatar magro, asciutto e tonico. E' ormai chiaro che Biaggi rappresenta per lui uno stimolo e non un problema.
In gara due ha dimostrato di non avere nessun timore reverenziale ed ha messo subito le cose in chiaro: nessun gioco di squadra.
Un podio e un quarto posto. Se mantiene questa concentrazione potrebbe essere il classico terzo incomodo tra Biaggi e Bayliss.

Corser
Sale sul podio in gara uno, ma in gara due non va più in la di un modesto settimo posto.
Mr. Superpole ci ha ormai abituato a gare "incompiute" nelle quali sembra poter dominare, salvo poi perdere terreno e sparire dal gruppo di testa. Possibile che siano sempre e solo problemi meccanici?
Il suo talento è innegabile, ma forse manca la voglia di dare il massimo per tutti i giri della gara e in tutte le gare. Ma ora si va a Phillip Island e l'aria di casa, si sa, ha sempre fatto bene a Troy.

Haga
Ormai di giapponese ha ben poco. E' in Italia da molti anni ed ha assimilato non solo la parlata brianzola, ma anche il temperamento focoso tipico dei latini.
In gara uno si distrae per mandare a quel paese Biaggi e va in terra.
Risale in moto e per rimediare all'errore rimonta sino al quattordicesimo posto. In gara due deve fare i conti con problemi di trazione che lo relegano al tredicesimo posto.
Una vera delusione e una partenza tutta in salita. Penso che sia meglio si dia una regolata se non vuole uscire troppo presto dalla lotta per il titolo.

Nieto
Si faccia avanti chi avrebbe scommesso sulla vittoria di Nieto in gara due. Fonsi è al suo terzo anno in Superbike e ora sembra proprio che voglia fare sul serio.
Nell'anno del suo debutto sembrava che la Superbike non lo interessasse più di tanto e che la sua speranza fosse quella di ritornare in 250 o di trovare una sistemazione in MotoGP.
Ora che si è definitivamente ambientato, il team Alstare lo ha saputo motivare nel modo giusto ed è in grado di affidargli una moto davvero competitiva.
Se consideriamo il ritardo della Honda e il rendimento dei piloti Yamaha, non ci resta che fare il tifo per questo ragazzo spagnolo, per evitare che la Superbike diventi una questione privata tra piloti Ducati.

Neukirchner
Se gara uno non è stato un fuoco di paglia, bisogna davvero imparare a scrivere il difficile cognome di questo pilota, perché di certo ne dovremo parlare ancora. Le Suzuki stanno andando davvero forte, ma il Max tedesco ha mostrato tanta grinta. Sui trentotto giri di gara delle due manche, ne ha condotti in testa diciotto.
Non male. Si è un poco perso nei giri finali, quando occorre quell'esperienza che Neukirchner deve ancora acquisire.
E stato la rivelazione delle gare del Qatar.

Fabrizio
La vita del pilota ufficiale non è solo rose e fiori. Il nono posto di Michel in gara uno ci ha un po' deluso, ma il quinto posto di gara due ci fa ben sperare.
Lasciamogli il tempo necessario per poter capire e domare la rossa di Borgo Panigale. Tra qualche gara sapremo se il giovane pilota romano può entrare nel novero dei piloti che si contendono la vittoria o se invece per vederlo sul podio bisognerà ancora aspettare la gara di Brno.

Checa
Ecco un professionista che non è certamente passato alla Superbike per timbrare il cartellino.
Chi sa quanto le Honda siano ancora indietro rispetto alle altre moto ufficiali, non può che stupirsi per il sesto posto di Carlos in gara uno.
In gara due con un temperatura più calda ed una maggiore usura delle gomme, i problemi sono stati troppi anche per un pilota come lui.
Speriamo che la sua moto diventi presto competitiva,
Sarà uno spettacolo vedere Checa lottare gomito a gomito con i senatori della Superbike.

Rolfo
Vale, in parte, quanto detto per Checa. Roberto è molto motivato ed è ormai pronto per il grande salto tra i top riders della Superbike.
Respira l'entusiasmo di una squadra esaltata dall'idea di poter competere nella massima categoria . Gli ci vorrà ancora del tempo per poter rendere competitiva la sua Honda, dopo di che non ci stupiremmo se riuscisse a stare spesso nel gruppo di testa.

Lanzi
Bravo nelle prove, pessimo in gara uno e ottimo in gara due.
Qual è il vero Lanzi? Cosa dobbiamo aspettarci da Lorenzo in questo campionato?
La moto sembra essere molto performante e lui sa che ormai sono anni che ci aspettiamo di vederlo nelle prime posizioni in modo più continuo.
Promessa mantenuta o eterna promessa?

Ripartiamo dal Qatar con la conferma che questo sarà un grande campionato e che sarà combattuto sino all'ultima curva.
La vittoria di Nieto in gara due ci rende ottimisti e ci fa pensare che il dominio Ducati non sia poi così netto.
Però proprio in gara due nelle prime nove posizioni c'erano sei Ducati, vale a dire tutte le Ducati in gara... speriamo non ci rovinino questo meraviglioso spettacolo.

Supersport
Restare senza benzina in Qatar è davvero il massimo!
Nel paddock le battute al povero Foret si sprecavano. Lui si limitava a sorridere e a ribattere, in perfetto italiano, di andare a quel paese.
Sa stare allo scherzo Fabien, ma deve essere stato molto difficile per lui rinunciare alla vittoria dopo aver dominato prove e gara.
Ma queste sono le corse (ne sa qualcosa Rolfo che l'anno scorso a Monza rimase a secco all'ultimo giro quando era in seconda posizione).
Il team Yamaha World si consola con la vittoria di Parkes, bravo, nella volata finale nel prendere la scia e a superare sul filo di lana la rivelazione Lascorz che da parte sua ha ottenuto il primo podio mondiale della sua carriera. Ottima anche la gara di Jones, terzo.
Il primo italiano in classifica è stato Vizziello, decimo, mentre Clementi dodicesimo, ha conquistato i primi punti mondiali per la Triumph.
I primi giri sono stati caratterizzati dal ritiro per problemi tecnici di Nannelli (un week end davvero sfortunato il suo) e di Roccoli, dalla caduta del debuttante Antonelli e da una brutta e "fratricida" caduta di Rea che ha coinvolto Pitt. Botte ed ammaccature per entrambi, ma per fortuna niente di grave.
I due saranno regolarmente in pista in Australia, dove speriamo di poter vedere qualcuno dei nostri piloti nel gruppo di testa e magari (tocchiamo ferro) anche sul podio.
Se dovessimo giudicare da queste prime prove e dalla gara di Losail, diremmo che le Yamaha ufficiali di Parkes e Foret sono le più serie candidate alla vittoria finale, ma il campionato Supersport ci ha abituato a continui colpi di scena e quindi ci vorrà più di qualche gara prima di poter capire quali saranno i piloti che si contenderanno il titolo continentale.


Carlo Baldi

(Foto: Porrozzi)

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