SBK. Le pagelle di Kyalami

Nella terra degli Zulu si parla in dialetto bolognese. Le pagelle del nostro inviato che ci rassicura sulla salute di Laconi
18 maggio 2009


Superbike
Kyalami nella lingua zulu significa "la mia casa"
e la pista Sudafricana si è dimostrata essere una seconda casa per il team Ducati Xerox che ha piazzato Haga e Fabrizio sui due gradini più alti del podio, e che comanda anche la classifica piloti del mondiale Superbike con il giapponese al primo posto e l'italiano al secondo. 
Ma a stupirci è stato soprattutto il modo con il quale le due Ducati Xerox hanno vinto in Sud Africa. Nella seconda manche Spies è stato ancora una volta fermato da problemi meccanici, ma in gara uno la vittoria delle rosse di Borgo Panigale non ha ammesso repliche.  Il circuito di Kyalami è vecchio e con strutture fatiscenti, ma il tracciato è molto bello, tecnico e con i suoi saliscendi ci ha ricordato quello di Brands Hatch, anche se più sicuro rispetto alla pista inglese.
Purtroppo Kyalami è stato teatro di un grave incidente occorso a Regis Laconi. Il pilota del team DFX, appena entrato in pista per le prove libere del venerdì mattina, è caduto in maniera rovinosa in una velocissima curva a sinistra, urtando violentemente la testa e la parte alta del tronco. Le condizioni del transalpino sono apparse immediatamente serie, tanto che le assistenze sanitarie hanno stabilizzato il pilota sul posto trasportandolo successivamente con la massima attenzione al centro medico del tracciato dove è stato deciso il trasferimento in elicottero al Sunninghill Hospital di Johannesburg.

Regis Laconi apre gli occhi e muove le gambe
Le prime notizie erano molto allarmanti e facevano temere per la vita dello sfortunato pilota. Fortunatamente sabato sera Regis è stato risvegliato dal coma farmacologico ed i test effettuati in merito alla mobilità degli arti hanno dato tutti esito positivo. Laconi è stato anche in grado di riconoscere il direttore tecnico del team DFX ed ha parlato con i medici. Visto il confortante quadro clinico, lo staff medico ha deciso di effettuare martedì 19 Maggio un'operazione che bloccherà le vertebre fratturate (C5 e C6) con alcune placche, in modo da stabilizzare in maniera definitiva la sua  colonna vertebrale. Ad oggi non sappiamo se il pilota francese potrà tornare a correre, ma la cosa importante è che potrà certamente riprendere una vita normale e questa è forse la più bella delle vittorie che siano state conquistate nel weekend sudafricano.

Le pagelle dei piloti della Superbike

Noryiuki Haga: Una vera prova di forza quella del pilota giapponese a Kyalami. Nitronori ha corso due gare perfette non solo per determinazione e capacità di guida, ma soprattutto dal punto di vista tattico. Nella prima prova ha studiato i suoi due avversari ed ha piazzato la zampata vincente al momento giusto, senza dare scampo a Fabrizio e Spies. In gara due ha dovuto vedersela solo con Fabrizio ed è riuscito a rintuzzare gli attacchi del giovane romano, che provava ha passarlo da ogni parte, senza perdere la calma e portando in fondo una vittoria che gli consente di consolidare il suo vantaggio in classifica. Sarà molto difficile per i suoi avversari recuperare 85 punti di vantaggio.
Voto 10    

Michel Fabrizio: Come era prevedibile la vittoria di Monza lo ha rigenerato e anche a Kyalami Michel ha lottato come un leone sia contro Spies che contro il suo compagno di squadra. Finalmente Fabrizio riesce ad esprimere tutto il suo grande potenziale e sembra aver dismesso i panni del fido scudiero che indossava lo scorso anno, per ergersi a protagonista. Lo vediamo più sicuro di se e convinto del suo ruolo e della possibilità di lottare per il mondiale. Complimenti al team Ducati Xerox non solo per il missile che ha messo a disposizione del pilota romano, ma soprattutto per aver creduto al suo talento e per averlo plasmato nel migliore dei modi.
Voto 9

Ben Spies: Quarta battuta a vuoto per Mr. Superpole (in Sud Africa ha eguagliato il record di sei Superpole consecutive stabilito da Doug Polen nel lontano 1991) che si allontana così sempre di più dal titolo. L'elettronica a Valencia, la benzina a Monza ed ora la pedalina del cambio a Kyalami. Il team Yamaha ha molto da farsi perdonare dal giovane americano che ha tanto talento, ma che non  dispone del mezzo giusto per competere contro la corazzata Ducati. Speriamo non si demoralizzi e che ci regali ancora delle belle gare che possano tenere vivo questo mondiale. La prossima gara di Salt Lake City arriva proprio al momento giusto.
Voto 8,5 

Jonathan Rea:  Sui saliscendi di Kyalami Johnny Rea (si pronuncia Rei e non Ria come erroneamente abbiamo sentito da più parti) ha dato spettacolo (evidentemente non solo a noi il circuito Sudafricano ha ricordato Brands Hatch) e si è rivisto il coraggioso pilota che tutti aspettavamo. Le sue entrate in curva in derapata controllata ed i suoi risultati (quarto e terzo posto) ci hanno confermato che il giovane pilota inglese rappresenta il futuro della Superbike.
Ora che la sua Honda sembra finalmente essere più competitiva siamo certi che Rea salirà ancora sul podio e lo aspettiamo alla conferma nella prossima gara al Miller Motorsport, una pista favorevole alle Honda.
Voto 8 

Max Biaggi: La sua Aprilia ha fatto passi da gigante sia in termini di prestazioni che di affidabilità e Max l'ha guidata da par suo in entrambi le gare. Il corsaro ha ingaggiato dei bellissimi duelli prima con Rea e poi con Haslam e anche se in entrambi casi ha dovuto soccombere per pochi decimi di secondo, ha dimostrato di aver raggiunto una grande competitività e di poter stare con i primi della classe.
Un altro piccolo passo avanti e Max si potrà inserire nella lotta per la vittoria e già ci pregustiamo i suoi duelli con Spies, Haga e Fabrizio.
Voto 8  

Carlos Checa: Lo spagnolo sembra uscito dalla profonda crisi che lo aveva attanagliato nelle precedenti gare. Già la Superpole (settimo tempo) ci aveva mostrato un Checa molto motivato e nelle due gare Carlos ha battagliato con Nakano, riuscendo a tenere dietro il giapponese e terminando al sesto posto. A Salt Lake City Checa lo scorso anno ha piazzato una bellissima doppietta. Saprà ripetersi e tornare quindi nel novero dei top rider? Di certo il team Ten Kate sembra aver risolto molti dei problemi di assetto della CBR 1000 RR e Carlos potrebbe quindi proseguire nel suo recupero, sperando che non si faccia demoralizzare dalle prestazioni del suo aggressivo compagno di squadra.
Voto 7

Shinya Nakano: Ora che le sue condizioni fisiche sono migliorate, il giapponese di casa Aprilia a Kyalami si è riaffacciato ai primi posti (settimo) ed ha lottato a lungo con Checa, un altro pilota che, come lui, proviene dalla Moto GP. Riteniamo da sempre che il contributo di Nakano allo sviluppo della RSV4 sia determinante e guarda caso non appena Shinya è tornato in forma anche l'Aprilia ha risolto molti dei suoi problemi. Non è ancora il pilota spettacolare che abbiamo ammirato in MotoGP, ma è sulla buona strada.
Voto 7

Leon Haslam: Ecco un altro dei piloti della pattuglia inglese che si sono fatti le ossa nella British Superbike. Caduto in gara uno, Leon ha fatto vedere grandi cose in gara due, riuscendo a tenere dietro Max Biaggi. Ormai più che una rivelazione possiamo dire di trovarci davanti ad una conferma ed il suo quarto posto in classifica lo dimostra.
Voto 6,5

Tom Sykes: Due prestazioni anonime per il pilota del team Yamaha. Un nono ed un decimo posto che ci lasciano un poco stupiti viste le due belle gare che invece Tom aveva disputato a Monza. La sua Yamaha ha dei problemi e lui non è Ben Spies, però l'inglese sta deludendo e se continuerà a navigare nelle retrovie ben difficilmente potrà essere confermato come seconda guida del Team. Forse sente troppo la pressione di un team ufficiale e soprattutto la scomoda presenza del suo "mostruoso" compagno di squadra.
Voto 5

A Kyalami hanno fatto il loro debutto Nieto, Lavilla, Morais e Martin. Se escludiamo il giovane Sheridan Morais, che correva in casa e conosceva meglio di chiunque altro il tortuoso circuito africano, nessuno di loro ha saputo mettersi in mostra e dimostrare di poter ambire a buoni risultati. Certamente non è facile debuttare a metà stagione in un mondiale così difficile come quello della derivate dalla serie, ma soprattutto da Nieto ci aspettavamo qualcosa in più. Non male Lavilla, che è andato sempre a punti, mentre Martin ha più che altro cercato di proseguire lo sviluppo della nuova BMW (che Xaus ha sdraiato in entrambe le gare).

Ora dopo una sola settimana di sosta, i team ripartiranno alla volta dello splendido circuito del Miller Motorsport di Salt Lake City, circuito di casa per Ben Spies che è ansioso di recuperare i punti persi a Kyalami. Due gare da non perdere.

Carlo Baldi
Foto: Porrozzi

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