SBK, trono vacante

I pretendenti al titolo hanno scoperto le carte in Australia. Razzo Bayliss si frattura, Biaggi debutta alla grande sulla bicilindrica. Assente Honda. Dal 23 febbraio in Qatar
17 gennaio 2008


Fervono i preparativi per i team Superbike e Supersport in vista della prima gara del mondiale 2008 che si disputerà sabato 23 Febbraio a Losail in Qatar.

Tutti i team hanno effettuato turni di prove in Spagna e sul tracciato di Phillip Island in Australia e proprio questi test ci hanno fornito preziose indicazioni circa la competitività e le ambizioni dei team e dei piloti che saranno i protagonisti principali dei campionati che stanno per iniziare.

Honda in ritardo
Salta subito all’occhio il ritardo della Honda nel fornire ai propri team la nuova CBR 1000 RR, tanto che nessun team Honda ha partecipato ai recenti test in Australia. I team organizzeranno test privati tra Gennaio e Febbraio, ma di certo per loro sarà una lotta contro il tempo, visto che la prima gara in Qatar si svolgerà tra un mese circa.

La Ducati a quota 1200 (cc)
Nei test di Phillip Island ha impressionato la nuova Ducati e non solo con l’inossidabile Troy Bayliss prima del suo infortunio (fattura alla clavicola destra e piccola frattura allo sterno), ma anche con il giovane Michel Fabrizio e con lo spagnolo Ruben Xaus. Biaggi invece è stato apparentemente più cauto ed ha sfruttato questi test per prendere confidenza con una moto per lui completamente nuova. Il suo ottavo tempo non deve però trarre in inganno. Max ha girato spesso con gomme usate, privilegiando il passo di gara al tempo sul giro. Questo la dice lunga sulle intenzioni di Biaggi che punta decisamente al titolo e a prendere il posto di Bayliss nel team ufficiale Ducati del 2009 (ammesso che l’australiano confermi il suo ritiro...) .

Yamaha, passo lungo e ben disteso

Anche in casa Yamaha hanno lavorato più sulle simulazioni di gara che non sulla ricerca del tempo record. Il team di Mario Meregalli ha confermato entrambi i piloti per proseguire il lavoro iniziato nel 2007 e per mettere le mani su quel titolo che lo scorso anno è sfuggito per pochi punti. Un team davvero temibile dove l’esperienza e la voglia vincere dovrebbero costituire un mix davvero esplosivo.

Suzuki la più lesta
Il team Alstare Suzuki invece ha cambiato piloti, confermando il solo Kagayama, che nel terzo giorno di prove a Phillip Island è stato il più veloce in pista, seguito dal compagno di squadra Nieto. Problemi di budget non hanno consentito la conferma di Max Biaggi, ma il team manager Batta non vuole ridimensionare le proprie ambizioni e punta forte su Nieto e sul giovane Nuekichner, che potrebbe rappresentare la rivelazione del prossimo campionato. In Australia il Max tedesco non ha però potuto lavorare al meglio a causa di un forte mal di gola.

Debutta ZX-10R 2008
Moto nuova e tanto lavoro da svolgere per il Team Kawasaki. In Australia Laconi e Tamada non hanno brillato, ma i test sono serviti soprattutto per conoscere meglio la nuova ZX-10R e comprendere dove intervenire per sfruttarne al meglio tutto il potenziale .

Della Honda abbiamo già detto ed è veramente strano che la più grande casa motociclistica al mondo non sia in grado di fornire in tempo ai propri team le novità tecniche 2008.
Non si riesce a capire se la Honda stia snobbando questo campionato o se invece ci si debba ricredere sulla proverbiale efficienza e programmazione dei giapponesi.
Eppure i titoli mondiali conquistati lo scorso anno in Supersport e in Superbike dovrebbero aver portato alla Honda notevoli benefici sia in termini di vendite che di immagine. A meno che la Honda non intenda concentrare tutti i propri sforzi ed investimenti sulla Moto GP per contrastare la Ducati.

Il nuovo regolamento
Proprio la casa di Borgo Panigale dopo aver dominato con Stoner la Moto GP 2007, minaccia di fare altrettanto in Superbike con la nuova 1098. Speriamo che le nuove regole non ci riportino indietro di qualche anno, quando Neil Hodgson vinse il mondiale con 13 vittorie e 7 secondi posti, impensierito solo dal suo compagno di squadra Ruben Xuas.

Il fatto che la FG Sport abbia già previsto possibili modifiche al regolamento nel caso di uno strapotere Ducati nelle prime gare, ci fa capire come il “pericolo” sia reale. Certo le vittorie di un azienda italiana ci riempirebbero d’orgoglio, ma a tutto svantaggio dello spettacolo e di quell’agonismo che da sempre caratterizza i campionati delle derivate di serie.

Supersport
Male che vada ci consoleremo con il campionato della Supersport che mai come quest’anno si preannuncia incerto e avvincente. Chi riuscirà ad interrompere il monopolio Ten Kate che dura ormai da cinque anni? Anche nel 2008 il team olandese si presenta al via con una squadra molto competitiva formata da Andrew Pitt e dal giovane inglese Jonathan Rea.
I più accreditati competitors saranno il team Yamaha World con Broc Parkes (miglior tempo a Phillip Island) e l’ex campione mondiale Fabien Foret, così come il rinnovato team Hannspree Honda Althea con il grintoso Nannelli (finalmente su una moto ufficiale) e l’inglese Tommy Hill. Da non sottovalutare il Team Hannspree Stiggy Motorsport che con Robbin Harms e Joshua Brookes vorrà confermarsi tra i top team della categoria.
Il team Kawasaki punterà invece sugli esperti Walker e Fujiwara per “rinverdire” i passati trionfi. Massimo Roccoli ed il team Lorenzini by Leoni cercheranno di ribaltare i pronostici e di dare ai tifosi italiani quelle soddisfazioni che mancano dal ritiro dalle competizioni di Paolo Casoli.

Tornano in pista Triumph e McCoy
La novità sarà rappresentata dalla Triumph che per il suo debutto si è affidata al team di Stefano Caracchi e all’australiano McCoy.
Un pilota che alcuni anni fa nella GP 500 fece affermare a Valentino Rossi : “Dovrei pagare il biglietto per le spettacolari derapate che ho potuto vedere stando dietro a McCoy”. Bentornato Garry!


Carlo Baldi

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