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Superbike
Il quinto round del campionato Mondiale SBK, disputato sulla pista di Monza, ha regalato un pieno di emozioni ai 118.000 appassionati che hanno affollato paddock e tribune dell'impianto brianzolo. Particolarmente avvincente gara 1, che ha visto la prima vittoria in SBK di Michel Fabrizio (Ducati), con Ben Spies (Yamaha) sfortunato protagonista, senza benzina a pochi metri dalla vittoria. Il texano si è prontamente rifatto in gara 2, conquistando il suo quinto successo personale, davanti ancora a Fabrizio. Fuori gioco Noriyuki Haga (Ducati), secondo in apertura, colpito da un volatile. Il giapponese è sempre leader di campionato con 54 punti su Spies e 75 su Fabrizio.
Gara 1
Finale thrilling per una delle più belle gare della SBK a Monza. La corsa ha avuto due partenze, dopo che nella prima un incidente (frattura del femore Max Neukirchner e contusioni alla gamba per Brendan Roberst) aveva portato alla sospensione. La gara si è poi decisa all'ultimo giro, con Ben Spies (Yamaha) che sembrava lanciatissimo verso la sua quinta vittoria stagionale. Invece, in piena Parabolica, la sua YZF-R1 si è ammutolita, lasciandolo a piedi a pochi metri dal traguardo. Ad approfittarne è stato un grande Michel Fabrizio (Ducati), che ha conquistato così la sua prima vittoria in SBK. Alle sue spalle si è piazzato il compagno di squadra Noriyuki Haga, che ha così rafforzato la sua leadership iridata. Thrilling anche per l'assegnazione del terzo gradino del podio. In gara, sotto la bandiera a scacchi era passato Max Biaggi (Aprilia) ma la direzione corsa lo ha penalizzato di 20" per taglio di chicane. Così sul podio è salito Ryuichi Kiyonari (Honda), autore di una spettacolare rimonta dopo una partenza poco brillante. Quarto posto significativo per Yukio Kagayama (Suzuki), che ha preceduto un buon Jonathan Rea (Honda) e Tom Sykes (Yamaha), calato un po' nel finale. La gara ha visto nella top ten anche BMW e Kawasaki. Ruben Xaus ha portato la quattro cilindri tedesca ad un importante settimo posto mentre Troy Corser è invece caduto; Broc Parkes ha evidenziato i progressi della moto di Akashi chiudendo in decima posizione.
1. Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 31'50.758 (196,459 kph); 2. Haga N. (JPN) Ducati 1098R 0.239;
3. Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 8.175; 4. Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 11.001; 5. Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 12.447; 6. Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 13.693; 7. Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 19.172; 8. Laconi R. (FRA) Ducati 1098R 24.989; 9. Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 26.930; 10. Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 27.418; 11. Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 27.752; 12. Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 29.545;13. Nakano S. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 30.952; 14. Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 31.414; 15. Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 36.998; 16. Muggeridge K. (AUS) Suzuki GSX-R 1000 K9 42.732
Gara 2
Pronto riscatto di Ben Spies (Yamaha). Il pilota texano ha dominato gara 2, staccando tutti dopo pochi giri dal via e andando a vincere la quinta gara stagionale. Un successo che, insieme alla caduta alla Parabolica nel terzo giro del capoclassifica Noriyuki Haga (Ducati), colpito da un uccello nel primo giro, tiene decisamente aperto un campionato sempre più avvincente. Diventa un pretendente credibile al titolo anche Michel Fabrizio (Ducati), che ha suggellato il suo straordinario week end con un prezioso secondo posto, bravo nel finale a contenere il ritorno del coriaceo Ryuichi Kiyonari (Honda), che ha bissato il podio di gara 1. Quarto posto per un brillante Jonathan Rea (Honda), quinto con qualche rammarico per Max Biaggi (Aprilia). Il pilota romano aveva agganciato il gruppetto in lotta per il podio, poi però ha commesso un errore, ha perso contatto e non più riuscito a chiudere il gap. Ancora un sesto posto per Tom Sykes (Yamaha), settimo per Leon Haslam (Honda) che si era ritirato in gara 1. Non partito Troy Corser dopo le due cadute odierne, l'onore della BMW è stato tenuto alto nuovamente da Ruben Xaus, che ha concluso nono. In zona punti Broc Parkes (Kawasaki), transitato 13esimo sotto la bandiera a scacchi.
1. Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 31'49.252 (196,614 kph); 2. Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 2.665; 3. Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 2.810; 4. Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 7.706; 5. Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 7.863; 6. Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 10.383; 7. Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 11.586; 8. Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 21.112; 9. Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 22.112;
10. Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 22.261; 11. Laconi R. (FRA) Ducati 1098R 23.453; 12. Nakano S. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 32.956; 13. Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 37.166; 14. Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R 43.085: 15. Baiocco M. (ITA) Kawasaki ZX 10R 43.088; 16. Hill T. (GBR) Honda CBR1000RR 43.82
Classifica piloti:
1. Haga 200; 2. Spies 146; 3. Fabrizio 125; 4. Haslam 103; 5. Sykes 90; 6. Biaggi 81; 7. Laconi 77; 8. Rea 77; 9. Neukirchner 75; 10. Kiyonari.
Classifica costruttori:
1. Ducati 225; 2. Yamaha 180; 3. Honda 141; 4. Suzuki 89; 5. Aprilia 84; 6. Bmw 59; 7. Kawasaki 19
Mondiale Supersport
Cal Crutchlow (Yamaha) si è confermato anche a Monza il pilota più in forma del campionato, cogliendo la seconda vittoria dopo quella di Valencia. Il pilota inglese allunga così in campionato, portando il suo vantaggio a 18 punti nei confronti del suo più immediato inseguitore, Eugene Laverty (Honda), quarto al traguardo. La gara ha avuto il suo epilogo a quattro tornate dalla conclusione, quando Crutchlow ha allungato progressivamente sui suoi due compagni di fuga, Fabien Foret (Yamaha) e Laverty, andando a vincere indisturbato. Emozionante la lotta per il podio, che ha visto entrare in scena anche Joan Lascorz (Kawasaki), autore di una prodigiosa rimonta. Il pilota spagnolo è riuscito nell'impresa di beffare i due avversari in volata, confermando la competitività della quattro cilindri giapponese, evidenziata anche dal sesto posto di Katsuaki Fujiwara. Quinto invece per Andrew Pitt (Honda), comunque mai in lotta per il podio, deludente il compagno di squadra Kenan Sofuoglu, solo nono. Buona la prestazione complessiva della Triumph, che ha piazzato Garry McCoy in ottava posizione e Gianluca Nannelli in decima. Il migliore degli italiani è stato però ancora una volta Michele Pirro (Yamaha), che ha recuperato diverse posizioni nel finale chiudendo settimo.
1. Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R6 29'34.605 (188,029 kph); 2. Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-6R 2.660; 3. Foret F. (FRA) Yamaha YZF R6 2.716; 4. Laverty E. (IRL) Honda CBR600RR 2.780; 5. Pitt A. (AUS)Honda CBR600RR 9.270; 6. Fujiwara K. (JPN) Kawasaki ZX-6R 9.332; 7. Pirro M. (ITA) Yamaha YZF R6 20.178; 8. McCoy G. (AUS) Triumph Daytona 675 20.221
Campionato piloti: 1. Crutchlow 99; 2. Laverty 81; 3. Sofuoglu 72; 4. Pitt 54; 5. West 52; 6. Lascorz 47; 7. Foret 44; 8. Aitchison 34; 9. Pirro 33; 10. Veneman 28. Classifica costruttori: 1. Honda 108; 2. Yamaha 99; 3. Kawasaki 58; 4. Suzuki 28; 5. Triumph 27;
Superstock 1000
Una volata al cardiopalma, che ha tenuto col fiato sospeso appassionati e addetti ai lavori, ha deciso la gara della Coppa del Mondo SST 1000. A giocarsela i due grandi favoriti della vigilia Claudio Corti (Suzuki) e Xavier Simeon (Ducati), che hanno dato spettacolo alla Parabolica. Con una grande manovra, il pilota italiano ha attaccato la Parabolica all'interno, riuscendo a contenere l'ultimo tentativo del rivale belga, che alla fine si è ritrovato battuto per solo 1 centesimo di secondo. Grazie alla vittoria, la seconda stagionale, Corti è tornato al comando della classifica di campionato, con un punto di vantaggio proprio su Simeon. Sul terzo gradino del podio si è piazzato Javier Fores (Kawasaki), a lungo in battaglia con i primi due prima di cedere nei giri finali. Ottima prestazione di Daniele Beretta (Ducati), al suo miglior risultato stagionale, quarto, con il rammarico di una pessima partenza che gli ha tolto la possibilità di lottare per il podio. La gara di Monza ha portato alla ribalta anche l'Aprilia, che ha cominciato a farsi vedere nelle posizioni della top ten. Federico Sandi ha concluso infatti all'ottavo posto, bene anche Federico Biaggi, 13esimo. Da segnalare la buonissima prova di due wild card italiane, Luca Verdini (Honda) e Patrizio Valsecchi (Yamaha), piazzatisi rispettivamente in settima e nona posizione.
1. Corti C. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 K9 20'10.356 (189,533 kph); 2. Simeon X. (BEL) Ducati 1098R 0.010; 3. Fores J. (ESP) Kawasaki ZX 10R 4.560; 4. Beretta D. (ITA) Ducati 1098R 6.777; 5. Barrier S. (FRA) Yamaha YZF R1 7.406; 6. Jezek O. (CZE) Honda CBR1000RR 17.620; 7. Verdini L. (ITA) Honda CBR1000RR 20.616; 8. Sandi F. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 22.373
Classifica piloti: 1. Corti 61; 2. Simeon 60; 3. Fores 42; 4. Berger 41; 5. Beretta 28; 6. Barrier 27; 7. Jesek 8. Burrell 18; 9. Baz 16; 10. Ortega 11. Classifica costruttori: 1. Suzuki 61; 2. Ducati 60; 3. Honda 51; 4. Kawasaki 42; 5. Yamaha 35; 6. Aprilia 8; 7. MV Agusta 8.
Superstock 600
Colpo doppio di Danilo Petrucci (Yamaha) che, oltre ad aggiudicarsi la gara, ha riconquistato anche la vetta del campionato, sfruttando la giornata poco brillante dell'ex leader Gino Rea (Honda), solo nono al traguardo. Per Petrucci non si è trattata comunque di una passeggiata, visto che è riuscito a prevalere solo in volata sulla wild card Ferruccio Lamborghini (Yamaha), che lo ha impegnato duramente per tutta la gara. La tripletta italiana è stata completata da un'altra wild card, Fabio Massei (Yamaha), che ha preceduto in un combattuto finale Vincent Lonbois (Yamaha), Jeremy Guarnoni (Yamaha), Marco Bussolotti (Yamaha), penalizzato da una brutta partenza, e Eddi La Marra (Honda). Al termine della gara sono stati squalificati Lamborghini e Massei per irregolarità tecniche.
1. Petrucci D. (ITA) Yamaha YZF R6 15'17.215 (181,897 kph); 2. Lonbois V. (BEL) Yamaha YZF R6 5.375; 3. Guarnoni J. (FRA) Yamaha YZF R6 5.429; 4. Bussolotti M. (ITA) Yamaha YZF R6 5.457 ; 5. La Marra E. (ITA) Honda CBR600RR 5.709; 6. Gregorini G. (ITA) Yamaha YZF R6 11.133; 7. Rea G. (GBR) Honda CBR600RR 14.007; 8. Litjens J. (NED) Yamaha YZF R6 20.721
Classifica piloti: 1. Petrucci 50 2. Rea 50 3. Guarnoni 43; 4. Lonbois 40; 5. Litjens 38; 6. Bussolotti 26; 7. Kerschbaumer 25; 8. La Marra 22; 9. Lombardi 21; 10. Guittet 21.
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Fonte: Infront Motor Sports