Superbike 2008, fuoco alle polveri

Il prossimo campionato del mondo per derivate dalla serie si preannuncia come uno dei più combattuti di sempre. Ecco i leoni, pronti a sbranarsi
18 dicembre 2007

Si va definendo la lista dei team e dei piloti che parteciperanno al prossimo campionato mondiale Superbike. Basta scorrerla per capire come il prossimo campionato sarà davvero uno dei più combattuti e avvincenti della storia della SBK. Dalla moto GP sono arrivati Carlos Checa e Makoto Tamada, due grandi piloti che vorranno di certo dimostrare che la loro scelta di partecipare al campionato delle derivate di serie non è stata un ripiego. Due brutti clienti per i senatori Bayliss, Corser, Haga, Xaus, Biaggi, Laconi e Kagayama, che dovranno vedersela anche con Shuhei Aoyama e Ryuichi Kiyonari, due piloti sui quali la Honda conta molto per avverare il mai realizzato sogno di vincere con un pilota giapponese. Lo stesso sogno che la Ducati spera di realizzare, magari non in tempi brevi, con Michel Fabrizio, che sostituisce un Lorenzo Lanzi restato in SBK in cerca di rivincita. Roberto Rolfo ha cambiato squadra ed è passato dall’olandese Ten Kate all’italianissima Hannspree Honda Althea, per fare quel salto di qualità che lo consacri tra i top riders. Gradito ritorno quello di Gregorio Lavilla, reduce da tre stagioni nella British Superbike, dove ha confermato tutto il suo valore. Un valore che invece Max Neukirchner e Fonsi Nieto potranno dimostrare essendo entrati a far parte di uno dei migliori team di questa categoria, quell’Alstare team che Biaggi potrebbe rimpiangere. Dalla Supersport arriva il campione del mondo di categoria, il turco Kenan Sofoglu che partito dalla Superstock 1000 ha stupito molti in Supersport e conta di farlo anche nella Superbike. Proprio dalla Superstock arrivano due giovani ambiziosi come Ayrton Badovini e Loic Napoleone, che non si limiteranno di certo a fare esperienza, ma vorranno mettersi in luce. Gli outsider dovrebbero essere Muggeridge, Holland, Smrz, Nakatomi, Gimbert, David Checa e i nostri Iannuzzo e Morelli, ma negli anni la Superbike ci ha insegnato che i pronostici vengono spesso smentiti ed è proprio questo il fascino di un campionato che per fortuna non è ancora stato rovinato dall’elettronica e dove il pilota conta più del mezzo meccanico. La scelta della FG Sport di utilizzare lo stesso fornitore di pneumatici si è rivelata vincente e ha reso ancora più competitivo un campionato che vede al via ben cinque case ufficiali : Ducati, Honda, Suzuki, Kawasaki e Yamaha, in attesa dell’arrivo nei prossimi anni di BMW, Aprilia e KTM. Passione, coraggio e tanto spettacolo sono le caratteristiche che rendono avvincente la Superbike. Se vi appisolate guardando in televisione la MotoGP o la Formula 1 cambiate canale e scoprirete che la gomma posteriore può ancora fumare sull’asfalto. Carlo Baldi

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