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Al termine della prima gara Biaggi ci aveva confidato che in gara due avrebbe apportato alla sua RSV4 una modifica che aveva in mente e che, per rischiosa che potesse essere, avrebbe potuto risolvere i problemi che lo avevano limitato nella prima manche. Max è stato di parola e la modifica era certamente azzeccata visto come il Corsaro ha dominato la seconda gara. La lotta per vittoria è durata solo pochi giri. Il tempo necessario a Biaggi per superare Xaus e Rea, che ancora una volta era partito velocissimo e comandava la corsa.
Nel corso del settimo giro Max ha preso saldamente le redini della gara per andare a concludere in solitaria con quasi cinque secondi di vantaggio su Rea. Da parte sua l’inglese ha ripetuto quanto aveva fatto nella prima manche, ma questa volta Biaggi aveva una marcia in più. Un secondo posto che conferma le grandi capacità di questo giovane pilota inglese che non a caso è richiesto da molti team del mondiale Superbike e non solo. Terzo posto per Michel Fabrizio che sfrutta un errore di Xaus. Lo spagnolo della BMW stava portando a termine la sua miglior gara della stagione quando, a quattro giri dal termine, è caduto nella curva in fondo al rettilineo dei box. Un vero peccato per Ruben che avrebbe davvero meritato un podio dopo tutti i problemi che hanno caratterizzato questa sua travagliata stagione. Michel è stato bravo a farsi trovare pronto e a cogliere il suo quinto podio stagionale.
Quarto posto per Toseland che in gara uno aveva accusato problemi di gomme, ma che in questa seconda manche è apparso combattivo e desideroso di cogliere un buon risultato, che lo ripaga in parte delle molte delusioni patite nelle precedenti gare. Quinto posto per un altro dei delusi di questo 2010. Parliamo di Haga che è certamente in ripresa anche se molto lontano dalle prestazioni degli anni precedenti. Sesto Checa che, così come nella prima manche, ha avuto problemi di gomme e non è mai riuscito a guidare come avrebbe voluto.
Sono stati molti i piloti che oggi si sono lamentati degli pneumatici e che, come Crutchlow e Smrz, hanno addirittura dovuto rientrare ai box per cambiare gli pneumatici. Va detto però che questo pomeriggio l’asfalto aveva una temperatura di 58-60 gradi e questo ha certamente messo a dura prova le gomme della Pirelli. Guintoli ha fatto un'altra buona gara ed ha preceduto ancora una volta il suo compagno di squadra Haslam, giunto solo decimo. Il pilota della Suzuki ha dato la colpa alle gomme, ma di fatto, per tutto il weekend, non è mai riuscito ad emergere e le difficoltà riscontrate nelle prove sono emerse anche in gara.
Haslam non riesce più a tenere il passo di Biaggi che ora ha un vantaggio di 68 punti sull’inglese, che in gara due è stato preceduto anche da uno stoico Byrne che è riuscito a vincere il dolore alla mano sinistra ferita ad Imola e a tagliare il traguardo in una onorevolissima nona posizione. Undicesimo posto per Lanzi che continua ad ottenere buoni piazzamenti senza però mai riuscire in un acuto. Dodicesimo Parkes e tredicesimo Hayden, mentre al quattordicesimo posto troviamo Crutchlow che partito con una gomma difettosa, ha dovuto rientrare ai box per sostituirla. Ritornato in pista Cal si è gettato alla caccia di qualche punticino, facendo segnare il nuovo record della pista in 1’59'291. Chiude la classifica Matteo Baiocco che va così a punti in entrambe le gare.
Un'altra cocente delusione invece per l’idolo di casa Jakub Smrz. Così come Crutchlow anche Kuba ha dovuto far ritorno ai box per sostituire una gomma difettosa. Rientrato in gara, nel tentativo di recuperare posizioni, si è fatto tradire dalla foga ed è caduto. Vermeulen si è ritirato mentre il suo compagno di team Tom Sykes è caduto assieme a Neukirchner nella prima curva subito dopo la partenza.
01- Max Biaggi – Aprilia RSV4 Factory – 20 giri in 40′12.236
02- Jonathan Rea – Honda CBR 1000RR – + 4.627
03- Michel Fabrizio – Ducati 1198 – + 13.600
04- James Toseland – Yamaha YZF R1 – + 16.372
05- Noriyuki Haga – Ducati Xerox Team – Ducati 1198 – + 17.530
06- Carlos Checa – Ducati 1198 – + 21.704
07- Sylvain Guintoli – Suzuki GSX-R 1000 – + 23.769
08- Leon Camier – Aprilia RSV4 Factory – + 25.875
09- Shane Byrne – Ducati 1198 – + 30.374
10- Leon Haslam – Suzuki GSX-R 1000 – + 34.002
11- Lorenzo Lanzi – Ducati 1198 – + 34.691
12- Broc Parkes – Honda CBR 1000RR – + 49.270
13- Roger Hayden – Kawasaki ZX 10R – + 1′03.258
14- Cal Crutchlow – Yamaha YZF R1 – a 1 giro
15- Matteo Baiocco – Kawasaki ZX 10R – a 1 giro