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Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare e gara uno a Misano è stata dominata proprio dai duri della Superbike, vale a dire dai senatori Biaggi, Checa e Corser. L’australiano ha condotto gran parte della gara, sino a quando Max ha deciso che era giunto il momento di rompere gli indugi e di scoprire tutte le sue carte. Portatosi in testa, Biaggi ha iniziato a spingere forte ed in pochi giri ha vinto la resistenza di Corser, superato anche da Checa. A quel punto solo lo spagnolo poteva contrastare la vittoria di Max, ma l’Aprilia e la determinazione del pilota romano hanno fatto la differenza e non hanno consentito a Carlos di avvicinarsi e di tentare un sorpasso.
Fabrizio e Guintoli hanno fatto parte del gruppo di testa per un terzo di gara, ma poi hanno perso terreno classificandosi rispettivamente al quarto e quinto posto. Buona la gara di Camier che ha concluso sesto ed ha lottato a lungo con Haslam ed Haga, riuscendo a metterseli alle spalle verso la metà della gara. Haga è giunto settimo bruciando Haslam in una delle ultime curve e dimostrando se non altro di non aver perso la voglia di combattere, pur se condizionato dal fatto di partire in terza fila. L’inglese della Suzuki da parte sua non è mai stato della partita e, così come nelle prove, anche in gara ha dimostrato di non avere il passo dei primi . Il suo ottavo posto lo allontana ulteriormente da Biaggi al quale ora deve recuperare 32 punti.
Nono posto per Byrne che ha fatto un ottima rimonta. Come già gli era successo nelle gare precedenti, sembra che l’inglese se la prenda comoda nei primi giri per poi rimontare, girando con gli stessi tempi dei primi. Deludente la prova di Toseland solo decimo che ha comunque fatto meglio del suo compagno Crutchlow, scivolato nel corso del quinto giro.
Deludente la gara di Scassa. L’italiano ci aveva fatto sperare nel miracolo, ma ha rovinato la sua seconda fila con una partenza pessima che lo ha obbligato a rimontare sino all’undicesimo posto. Certamente cercherà di rifarsi in gara due. Lanzi è giunto dodicesimo davanti a Rea. L’alfiere della Honda è partito a missile sino ad occupare il nono posto, per poi però perdere terreno mano a mano che le sue gomme si usuravano.
Quattordicesimo posto per Neukirchner che ha messo in fila le Kawasaki di Sykes, Vermeulen e Hayden. Penultimo Sandi ed ultimo Baiocco. Non hanno concluso la gara Xuas e Smrz entrambi costretti al ritiro con il motore per noie al motore.
01- Max Biaggi – Aprilia RSV4 Factory – 24 giri in 38′59.319
02- Carlos Checa – Ducati 1198 – + 0.387
03- Troy Corser – BMW S1000RR – + 0.822
04- Michel Fabrizio – Ducati 1198 – + 4.911
05- Sylvain Guintoli – Suzuki GSX-R 1000 – + 5.916
06- Leon Camier – Aprilia RSV4 Factory – + 8.658
07- Noriyuki Haga – Ducati 1198 – + 11.872
08- Leon Haslam – Suzuki GSX-R 1000 – + 11.907
09- Shane Byrne – Ducati 1198 – + 16.490
10- James Toseland – Yamaha YZF R1 – + 18.458
11- Luca Scassa – Ducati 1198 – + 18.646
12- Lorenzo Lanzi – Ducati 1198 – + 19.315
13- Jonathan Rea – Honda CBR 1000RR – + 25.405
14- Max Neukirchner – Honda CBR 1000RR – + 31.671
15- Tom Sykes – Kawasaki ZX 10R – + 39.658
16- Chris Vermeulen – Kawasaki ZX 10R – + 48.137
17- Roger Hayden – Kawasaki ZX 10R – + 56.316
18- Federico Sandi – Aprilia RSV4 Factory – + 56.667
19- Matteo Baiocco – Kawasaki ZX 10R – + 57.218