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Il motociclismo, e lo sport in generale, a volte emette verdetti ingiusti e non premia chi invece meriterebbe la vittoria. Carlos Checa ha condotto una gara perfetta, confermando quella superiorità mostrata nelle prove . Come nelle prove anche in gara il solo Max Biaggi ha provato a contrastarlo e sin quasi a metà della corsa ha tenuto la scia dello spagnolo.
Poi però Carlos ha portato a più di due secondi il suo vantaggio sull’italiano che sembrava avere problemi di gomme e che di fatto si accontentava del secondo posto.
La sfortuna aveva in serbo una brutta sorpresa per Checa che a tre giri dalla fine era costretto al ritiro e parcheggiava la sua 1198 nella sabbia della via di fuga. Non si sa ancora cosa sia successo al motore della sua 1198 che all’improvviso si è spento. Per Biaggi quindi una vittoria davvero inaspettata che gli consente di diminuire di cinque punti il suo divario in classifica nei confronti di Haslam.
L’inglese della Suzuki dal canto sua è stato come al solito molto determinato. Nel corso del primo giro Leon, subito dopo il via, aveva dovuto chiudere il gas in quanto dalla moto di Smrz, che lo precedeva, usciva un fumo bianco che poteva far temere una perdita d’olio.
Haslam ha quindi dovuto chiudere il gas sino a che Jakub non si è accorto del problema e si è ritirato. Smrz aveva inconsapevolmente spezzato in due il gruppo con Haslam che si ritrovava a dover inseguire dopo un solo giro. Ma il figlio di Rocket Ron non si è certo dato per vinto. Si è gettato a testa bassa in una rimonta che lo ha portato a metà gara alle spalle di Camier ed Haga che erano all’inseguimento dei due fuggitivi Checa e Biaggi.
Con uno spettacolare doppio sorpasso Haslam li ha passati entrambi per poi staccarli. Haga negli ultimi giri è riuscito a superare Camier (anche lui in difficoltà con le gomme?) ed ha così conquistato un podio davvero insperato, non solo per come si era messa la gara ma soprattutto in quanto conquistato su di una pista da sempre avversa al pilota giapponese.
Il podio di Haga ricompensa almeno in parte il team Ducati Xerox dalla delusione della caduta di Fabrizio che nel corso del terzo giro ha perso l’anteriore e si è ritrovato in terra quasi senza accorgersene. Ennesima battuta a vuoto per Michel in un campionato tutto alti e bassi.
Quarto posto per Camier e quinto per un coriaceo Corser. Sesta piazza per Byrne che ha avuto lo stesso problema di Haslam nel primo giro e che è riuscito a rimontare girando negli ultimi giri su tempi eccezionali e superando proprio nel corso dell’ultima tornata un fantastico Luca Scassa che ha concluso in settima posizione. Il pilota italiano era riuscito ad avere la meglio su Toseland, il quale nel finale è stato preceduto anche da Guintoli. Decimo Xaus e undicesimo Crutchlow che al quinto giro per evitare Rea che gli era caduto davanti è stato costretto a fare un po di motocross nella sabbia prima di rientrare in pista nelle ultime posizioni. Rea è caduto ieri ed è caduto ancora oggi. Johnny ha rialzato la sua Honda ed è rientrato in pista, concludendo a punti in quattordicesima posizione, preceduto da Neukirchner e Sykes.
Raccoglie un punticino anche Vermeulen e lo toglie al pilota di casa Hayden, sedicesimo. Parkes e Baiocco hanno concluso nelle ultime due posizioni. E’ stata una gara piena di colpi di scena, che però sembrava si fossero concentrati tutti nei primi giri, con la rottura di Smrz e la caduta di Fabrizio e di Rea. Invece il finale aveva in serbo un amara sorpresa per Checa che resta però il vincitore morale di questa prima manche. Possiamo immaginare con quanta rabbia lo spagnolo cercherà la vittoria in gara due. Biaggi riuscirà a contrastarlo? Haslam saprà ancora una volta limitare i danni?
Tra poche ore parte gara due. Restate collegati.