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La carriera agonistica recente di John Hopkins non è stata delle più fortunate, tanto che il pilota californiano ha deciso, suo malgrado, di prendersi un anno sabbatico, e resterà quindi lontano dalle corse per tutto il 2013. Non è stata la mano destra fratturata in due occasioni tra la wild-card in MotoGP del 2011 a Brno - con tanto di amputazione del quarto dito fallito ogni tentativo di recupero - ed i test pre-stagione SBK a Phillip Island, bensì alla lesione dell'anca sinistra rimediata dopo un high-side di cui è stato protagonista, in gara 1 a Monza, lo scorso mese di maggio .
«Ho fatto molta fatica da Monza in poi» ammette Hopkins, «a causa della mia anca e so che la priorità al momento è quella di ristabilirmi a livello di salute, prima di poter prendere in considerazione la possibilità di tornare alle corse. Non volevo impegnarmi nuovamente per il 2013 con il Team FIXI Crescent Suzuki sapendo di non poter dare il 100% visto che questo infortunio è una continua minaccia, quindi sebbene si tratti di una difficile decisione da prendere è comunque quella giusta. Tonerò negli Stati Uniti per sottopormi a qualche test dopodiché prenderemo una decisione su quale via sia la migliore da seguire. Se dovesse essere la sostituzione dell'osso o qualcosa di simile, sono pronto a farlo se ciò significa poter tornare in salute ed in forma».
Alla luce di questo, "Hopper" ha deciso di fare un passo indietro. La voglia di tornare per l'americano è ancora presente ma solo a patto di essere nelle condizioni di poter competere al massimo delle proprie possibilità. «Al momento questo infortunio ha conseguenze a tutti i livelli, da ciò che faccio a casa, nella vita e nelle corse, quindi devo fare in modo di recuperare appieno. Ho ancora il desiderio di poter lottare assieme ai migliori piloti in circolazione ma, ogni volta che ci ho provato in questa stagione, l'anca mi ha ricordato attraverso il dolore che dovevo stare attento e così non si può correre».
Nonostante la stagione piena di insidie, John vuole fare i propri ringraziamenti al team, ai tifosi e agli sponsor che lo hanno accompagnato in questo difficile 2012 e che hanno compreso l'importante scelta presa dal pilota statunitense. «La squadra mi è stata molto vicino quest'anno, poiché tutti sapevano dei miei trascorsi, quindi vorrei ringraziare ognuno di loro per il supporto e l'incoraggiamento. Il mio grazie va inoltre ai fan ed agli sponsor che sono stati al mio fianco per lungo tempo, mi spiace che sia andata così quest'anno, ma spero davvero di poter tornare!»