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Gara bella e combattuta la seconda di Silverstone, con la pioggia ancora protagonista, ma solo nel finale. Così come già lo scorso anno Loris Baz porta la sua Kawasaki sul gradino più alto del podio, davanti al connazionale Cluzel e a Laverty. Il francesino della Suzuki era caduto a due giri dalla fine, quando la pioggia aveva iniziato a cadere più fitta tanto da causare anche un high side di Haslam, ma per sua fortuna la Direzione di Gara deideva giustamente di fermare la gara con la bandiera rossa, mentre Cluzel riusciva a risalire in moto e a riportarla nella pit line, conquistando così il suo primo podio in Superbike.
Secondo podio della giornata per Laverty che con i 36 punti odierni rientra di prepotenza nella lotta per il titolo. Grande gara di Rea che dopo nel finale ha innescato il turbo ed in pochi giri è passato da settimo a quarto, andando a riprendere il gruppone di sei piloti che lottavano per la vittoria. Camier si aspettava di più da questa gara due, ma nel finale ha ceduto prima a Laverty e poi a Rea ed ha comunque battuto in volata il leader della classifica Guintoli. Il francese dell’Aprilia era arrivato a Mosca in seconda posizione in classifica e con una spalla malconcia e dopo due round si ritrova nuovamente in testa con 13 punti di vantaggio su Sykes. Se quando le cose vanno male Sylvain aumenta il suo vantaggio in classifica i suoi avversari si possono mettere l’animo in pace. Non demorde certamente Sykes che però qui a Silverstone ha vissuto due gare al di sotto delle aspettative. Il settimo posto di gara due limita i danni, ma di certo Tom si aspettava di più dal round di casa.
Badovini ripete l’ottavo poto di gara uno ed è ancora il primo dei piloti Ducati al traguardo e precede Melandri ancora alle prese con una moto che su questa pista ha sofferto particolarmente a causa delle cattive condizioni dell’asfalto che hanno amplificato i problemi di assetto della sua BMW. Una gara senza infamia e senza lode per Checa e Fabrizio, mentre la delusione della giornata si chiama Davide Giugliano che dopo il ritiro in gara uno raccoglie un quindicesimo posto che lascia perplessi, soprattutto dopo la caduta di ieri in Superpole. Non sono arrivati al traguardo Haslam, vittima dell’high side che ha posto fine alla gara e Davies, vittima invece del motore della sua S1000RR con una rottura che si va ad aggiungere alle due patite ieri da Melandri e dallo stesso Davies nelle prove.