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La seconda gara di Salt Lake City è stata ancora più incredibile della prima.
Per la seconda volta Checa è stato costretto al ritiro mentre era in testa e stava staccando Biaggi, che lo seguiva a più di un secondo. Come se non bastasse subito dopo il ritiro di Checa abbiamo assistito alla caduta di Haslam che è scivolato nella sabbia della via di fuga e non ha potuto rientrare in pista.
Così nell’arco di pochi minuti Biaggi si è aggiudicato la corsa ed il primato in classifica.
Certo non è colpa del pilota dell’Aprilia se i suoi avversari cadono o sono costretti al ritiro per problemi meccanici. Lui non perde un colpo ed è bravo ad approfittare degli errori altrui. Bravo e fortunato.
Questa settima tappa del mondiale Superbike ha dato un grande scossone alla classifica piloti dove ora comanda Biaggi con 15 punti di vantaggio su Haslam e più di cento su Rea e Checa.
Lo spagnolo anche in questa seconda manche stava pregustando la gioia della vittoria quando per la seconda volta la sua Ducati si è ammutolita.
Le prime voci parlano di problemi elettrici, ma questo poco importa a Carlos che oggi si è visto sfuggire per ben due volte delle vittorie che avrebbe strameritato. Haslam invece non ha nulla da recriminare se non il fatto di dover contrastare Biaggi con una moto decisamente inferiore.
Questo lo obbliga a dare sempre il 110% e a rischiare moltissimo.
Leon è passato in classifica da più 15 a meno 15 e speriamo che non molli la presa se no rischiamo di aver già trovato il vincitore del titolo mondiale 2010 quando siamo solo a metà del campionato. Camier ha confermato tutte le doti della RSV4 conquistando il secondo gradino del podio davanti al connazionale Crutchlow.
Quest’ultimo ha dovuto vedersela con i due senatori Corser ed Haga ma è riuscito a lasciarseli alle spalle. Haga riparte dall’America con un terzo ed un quarto posto.
Due ottimi risultati che fanno ben sperare per il prosieguo del campionato a partire dalla prossima gara di Misano, un circuito che piace molto a Nitronori.
Non si può dire lo stesso per Michel Fabrizio che torna a casa con un misero nono posto conquistato nella seconda manche.
Partito malissimo, Michel si è impegnato in un grande recupero che però gli è valso solo una manciata di punti. Corser ha rischiato di salire sul podio ma come spesso accade al pilota della BMW si è spento alla distanza.
Comunque il suo quinto posto non è certo da buttare, visto soprattutto come erano andate le prove.
Proprio nella gara dove Haslam ha collezionato il primo zero della stagione, il suo compagno di squadra Guintoli è stato invece autore di una buona prova ed ha conquistato il sesto posto.
Settimo posto per Byrne che ha ripetuto gara uno. Partito male, Shakey ha via aumentato il suo ritmo sino a ritrovarsi a ridosso dei primi. Ma sempre troppo tardi.
Delude anche Rea che questa volta non cade, ma ottiene solo l’ottava posizione finale, senza mai essersi affacciato nelle posizioni che contano.
Detto di Fabrizio, nono, al decimo posto troviamo Luca Scassa che ha rovinato una gara che poteva dargli molte soddisfazioni con una partenza pessima.
Undicesima piazza per Xaus che non cade più molto spesso e che riesce a mettersi in mostra con qualche buona prestazione. Neukirchner chiude dodicesimo l’ennesima gara anonima, così come i due piloti Kawasaki Vermeulen e Sykes che hanno lottato a lungo con il pilota di casa Hayden prima che quest’ultimo scivolasse terminando la sua gara nella sabbia.
Quindicesimo ed ultimo pilota al traguardo Broc Parkes con la sua Honda privata.
Non hanno concluso la loro prova Smrz, che in gara non riesce mai a confermare quanto di buona fa in prova, e Toseland che è caduto ancora una volta, gettando nello sconforto Meregalli ed il suo team.
Si è ritirato Baiocco, che non riesce ad adattarsi alla sua Kawasaki privata e che ha avuto anche problemi di gomme.