BMW, con Tardozzi niente alibi per il 2010

BMW, con Tardozzi niente alibi per il 2010
BMW ha presentato la sua squadra Superbike 2010 nella sede della BMW Classic di Monaco di Baviera per rimarcare l’importanza che il progetto Superbike assume per la casa tedesca
6 febbraio 2010


BMW ha voluto presentare la sua squadra Superbike 2010 nella sede della BMW Classic di Monaco di Baviera per rimarcare l’importanza che il progetto Superbike assume per la casa tedesca. Un'azienda che vuole dichiaratamente portare avanti il suo prestigioso passato nel mondo delle competizioni a due e quattro ruote.

I vertici della BMW Motorrad e del team impegnato nel mondiale Superbike, si sono alternati sul palco della sala posta al primo dei quattro piani che raccolgono le auto e le moto che hanno fatto la storia della casa bavarese. Hendrik von Kuenheim – Direttore Generale di BMW Motorrad – ha evidenziato come il progetto Superbike derivi dalla volontà di produrre e commercializzare una moto stradale dalle caratteristiche sportive. Una moto che dimostri in pista le sue doti e che possa competere con le altre supersportive presenti sia sul mercato che sulle piste del mondiale delle derivate dalla serie. « Vogliamo mostrare il potenziale della S 1000 RR sulle strade e sulle piste - ha affermato von Kuenhiem – ed il mondiale Superbike ci da la possibilità di metterci a confronto con i nostri diretti concorrenti e di dimostrare che possiamo fare come loro e meglio di loro ». L’ambizione non manca al Direttore Generale di BMW Motorrad che ha consegnato una bella patata  bollente nelle mani di Berti Hauser – Direttore di BMW Motorrad Motorsport e del team manager  Davide Tardozzi. « Yes we can – ha affermato Hauser parafrasando Barak Obama – Dobbiamo e possiamo riuscire. Abbiamo lavorato molto e la moto è migliorata rispetto alla passata stagione, ma soprattutto abbiamo sempre avuto la conferma della competitività della S 1000 RR e della bontà del progetto Superbike ».
Tardozzi da parte sua si è detto felice di questa sua scelta anche perché tutti lo hanno fatto subito sentire una parte importante del progetto e del team. Dobbiamo lavorare ancora per migliorare alcuni aspetti negativi e sfruttare ulteriormente quelli positivi.  
Infine i due piloti, Ruben Xaus e Troy Corser si sono detti entrambi motivati e certi che con l’esperienza maturata nel 2009 e con la presenza di Tardozzi i risultati arriveranno.
Al di là delle dichiarazioni ufficiali e di facciata, è evidente come tutto il team BMW sia ben conscio del fatto che i vertici della casa tedesca si aspettino molto da loro e che l’arrivo di Davide Tardozzi abbia tolto molti alibi legati soprattutto all’inesperienza.

Abbiamo voluto sentire il parere di Tardozzi e dei due piloti a riflettori spenti. Xaus è stato come sempre molto disponibile, sincero e diretto.
« Lo scorso anno non avevamo riferimentici ha detto Rubened in circuito avevamo poche ore per mettere a punto una moto e una squadra completamente nuove ed inesperte. Non potevamo fare miracoli, ma tutto considerato abbiamo ottenuto dei buoni risultati. Quest’anno la situazione è molto diversa. Basta guardare negli occhi sia Troy che me per capire che sarà una stagione in crescita. Grazie a Davide e alla sua esperienza potremo decidere in minor tempo quale tattica adottare in ogni pista. Sono molto contento che Tardozzi lavori con noi. Rispetto alla precedente esperienza che ho vissuto con Davide in Ducati,  posso dire che allora ero troppo giovane ma che questa volta non posso permettermi di perdere questa grande opportunità di sfruttare l’aiuto che Tardozzi mi può dare ».

Troy Corser invece non si è lasciato molto andare.
« Il nostro obiettivo è quello di stare il più possibile nei primi cinque – ci ha dichiarato il due volte campione del mondo Superbike – e conquistare qualche podio. Quest’anno possiamo farcela. Con Davide sarà tutto più semplice. Potremo lavorare al meglio nelle prove e tutta la squadra trarrà beneficio dalla sua grande esperienza. La moto è migliorata nel telaio e nella parte elettronica. Ora abbiamo il pacchetto giusto per colmare il divario che ci separava dai top team ».

Infine Tardozzi. Davide – gli abbiamo detto – il tuo Presidente ha detto che dovete classificarvi nei primi cinque.
« Porco cane...ci ha messo davvero alle strette (sorride). I presidenti si aspettano sempre molto. Io penso che abbia ragione e che sia un nostro dovere provarci. Però guardo alla realtà e credo che potremo essere competitivi ai più alti livelli solo da metà stagione. Rispetto allo scorso anno sia la moto che il team sono migliorati anche se nei due test che abbiamo fatto a Portimao e Valencia questi miglioramenti non sono emersi. Per fortuna prima di Phillip Island faremo due giorni di test. Siamo la squadra che più di tutti deve provare e lavorare. Le altre case ufficiali stanno affinando le armi mentre noi abbiamo bisogno ancora di tempo per scegliere il miglior assetto per la nostra S 1000 RR ».

Alla presentazione era presente anche Paolo Flammini CEO Infront Motor Sport che ha messo in evidenza come nonostante la crisi, quest’anno i piloti che prenderanno parte al mondiale Superbike saranno 24 e come anche quest’anno le case presenti in modo ufficiale saranno sette. Tra queste naturalmente la BMW, che ha deciso di creare una squadra anche nella Superstock 1000 FIM Cup. Una categoria che va assumendo sempre maggiore importanza e che ha il compito di mettere in luce i giovani piloti che potranno poi essere protagonisti in Superbike.
Infront ha lavorato per garantire regole certe e durature che consentano alle case di lavorare con tranquillità e di investire al meglio per il futuro (stoccatina alla Dorna che in GP cambia regolamento ogni 2 anni?). Lo sforzo maggiore da parte di Infront è stato anche quello di cercare di contenere i costi e di consentire a tanti team privati di partecipare al mondiale Superbike. Infine nel 2010 la visibilità delle gare Superbike aumenterà in tutto il mondo, grazie a nuovi accordi con i più importanti network televisivi. 
Domenica dalla sede BMW partiranno le casse dirette a Phillip Island e la pista inizierà a dirci se davvero lo squadrone BMW sia sulla strada giusta per affiancare i top team del mondiale Superbike.

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