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Quando mancavano quattro giri alla fine Checa era in testa alla gara e Melandri stazionava in decima posizione. Lo spagnolo a quel punto era campione del mondo. Il vantaggio di 101 punti gli avrebbe consentito infatti di festeggiare il titolo mondiale qui ad Imola. E’ bastato però che Melandri superasse Polita per far svanire i sogni di vittoria della squadra di Genesio Bevilacqua il cui trionfo è comunque solo rimandato al prossimo appuntamento di Magny Cours, tra una settimana, che Checa potrà affrontare con un vantaggio di ben 97 punti su Melandri. E’ quasi fatta. Sino al sedicesimo giro la gara era stata dominata da Rea che partito come un fulmine si piazzava in prima posizione e allungava via via il suo vantaggio sino a portarlo a tre secondi e mezzo da Haga che lo seguiva. Poi nel sedicesimo giro il colpo di scena. Checa supera Haga alla variante bassa e dopo poche centinaia di metri supera anche Rea che procedeva ad andatura ridotta a causa della rottura del connettore della batteria.
Un pezzo del valore di pochi euro ha tolto la vittoria a Johnny, che ha dovuto mestamente far rientro al suo box. Checa si è quindi ritrovato da terzo a primo in meno di un giro. E’ stata comunque una gara bellissima che prima del decisivo sedicesimo giro ci aveva regalato sorpassi, contatti e forti emozioni. Uno spettacolo per il quale dobbiamo ringraziare tutti i piloti in pista. Oltre a Checa ed allo sfortunato Rea, vincitore morale di questa seconda manche, abbiamo visto in azione un grande Haga, che si è fatto largo con sorpassi al limite che lo hanno portato al secondo posto, posizione che ha poi dovuto cedere nel finale ad un arrembante Checa. Lo spagnolo aveva infatti iniziato a girare fortissimo, tanto da far registrare il nuovo record della pista in 1’47”934 e superato Haga pensava di terminare al secondo posto quando invece un connettore ha tolto di mezzo Rea, regalandogli la dodicesima vittoria stagionale.
Terzo posto per Camier che partito determinatissimo è sempre stato nelle prime posizioni nonostante qualche errore dovuto alla troppa foga. Laverty è quarto davanti ad Haslam e a Melandri. Marco ha confermato in gara i problemi avuti in prova e con il serbatoio pieno la sua Yamaha era difficile da guidare. Nel finale, con meno benzina nel serbatoio, marco ha iniziato a rimontare posizioni per concludere sesto. Guintoli e Lascorz si sono piazzati settimo ed ottavo ma hanno dato vita una lotta memorabile a metà gara in un gruppo selvaggio composto anche da Haslam, Laverty e Badovini. L’italiano ha concluso decimo a causa di un dritto, preceduto anche da Aitchison che con il nono posto ha colto il suo miglior risultato stagionale. Xaus, Sandi, Berger e Fores chiudono nell’ordine.
Il francese del team Supersonic stava facendo una bella gara quando ha commesso un errore alla variante bassa ed essendo rientrato in pista senza rispettare le procedure comunicate dalla direzione di gara, ha dovuto subire un ride trough che non gli ha comunque impedito di andare a punti. La lista dei piloti che non hanno visto il traguardo è lunghissima e oltre al già citato Rea comprende Polita, Baiocco, Corser, Sykes (problema ai freni) Rolfo e Smrz oltre ad uno sfortunato Fabrizio che si attendeva tanto da questo weekend casalingo, ma che invece deve registrare due gare a zero punti.
Classifica
01- Carlos Checa – Althea Racing – Ducati 1198 – 21 giri in 38’04.538
02- Noriyuki Haga – Pata Racing Team Aprilia – Aprilia RSV4 Factory – + 4.631
03- Leon Camier – Aprilia Alitalia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 15.159
04- Eugene Laverty – Yamaha World Superbike Team – Yamaha YZF R1 – + 17.195
05- Leon Haslam – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 17.388
06- Marco Melandri – Yamaha World Superbike Team – Yamaha YZF R1 – + 18.533
07- Sylvain Guintoli – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 19.615
08- Joan Lascorz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 20.063
09- Mark Aitchison – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 24.194
10- Ayrton Badovini – BMW Motorrad Italia – BMW S1000RR – + 28.485
11- Ruben Xaus – Castrol Honda – Honda CBR 1000RR – + 28.600
12- Federico Sandi – Althea Racing – Ducati 1198 – + 41.802
13- Maxime Berger – Supersonic Racing Team – Ducati 1198 – + 54.750
14- Javier Fores – BMW Motorrad Italia – BMW S1000RR – + 1’12.281