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Tom Sykes si conferma il pilota più veloce di questa Superbike 2012 e anche nei test del Motorland Aragon fa segnare il miglior crono della tre giorni di prove che ha visto al lavoro i team Aprilia, Ducati, Kawasaki e Suzuki. Dietro di lui Max Biaggi e Leon Camier.
Nell’ultima giornata di prove il vento è tornato a soffiare forte e questo non ha consentito un miglioramento dei tempi fatti registrare nei due giorni precedenti.
Ma al di là dei tempi sul giro, queste tre giornate di prove sono servite soprattutto per adattare le Superbike alle nuove coperture da 17” che il prossimo anno verranno introdotte dalla Pirelli nel mondiale delle derivate dalla serie. A detta dei piloti non sarà un cambiamento da poco, in quanto nella guida si avverte molto la nuova misura dei cerchi e delle gomme ed occorre modificare l’assetto della moto. Oltre alle gomme da 17” le squadre ne hanno approfittato per testare anche nuovi componenti che saranno messi ancora alla prova nei successivi test invernali.
Molte le novità per l’Aprilia e ancora maggiori quelle arrivate dal Giappone per le Kawasaki come conferma Tom Sykes : «Sono stato ancora il più veloce ed è un dato positivo, ma il nostro obiettivo era quello di migliorare ancora la nostra Ninja e posso dire che ci siamo riusciti. I nuovi cerchi da 17” sembra non creino problemi alla nostra moto e personalmente non ho riscontrato nessun tipo di difficoltà. Abbiamo raccolto moltissimi dati ed abbiamo in programma altri test e stiamo lavorando nella giusta direzione. Sembra che la Pirelli abbia fatto un buon lavoro con queste nuove coperture da 17” ed io ho fatto il mio miglior giro con le gomme da gara. Tutto sommato quindi sono felice per quanto abbiamo fatto qui in Spagna».
Per quanto riguarda Max Biaggi, il neo campione del mondo 2013 “cinguetta” felice su Twitter e parla di test positivi e di un secondo tempo che lo soddisfa. Dal tono dei suoi commenti traspare la felicità per la fresca vittoria del mondiale, ma anche ottimismo per l’esito dei test di Alcaniz, segno che quanto provato in Spagna ha soddisfatto il Corsaro dell’Aprilia.
La nuova 1199 è uno moto sofisticata e i piloti che portavano in pista la 1198 dovranno cambiare non solo il modo di guidarla, ma anche il sistema di messa a punto.
Il lavoro del team Althea, affiancato dal team sviluppo della Ducati, prosegue senza intoppi, ma l’impressione è che la strada sia ancora lunga. La Panigale esce completamente dagli stereotipi delle precedenti Superbike Ducati, facili da sistemare a da portare al limite. La nuova 1199 è uno moto sofisticata proprio come le sue avversarie Aprilia, BMW o Kawasaki, ed i piloti che portavano in pista la 1198 dovranno cambiare non solo il modo di guidarla, ma anche il sistema di messa a punto. Nulla di allarmante, ma è certamente molto il lavoro che attende Checa, Giugliano ed il team Althea, che però potranno contare sull’appoggio dei tecnici della casa di Borgo Panigale.