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Anche questa seconda manche, così come la prima, è stata interrotta a due giri dal termine dalla bandiera rossa. Questa volta è stata una caduta della wild card Matej Smrz a mettere fine alla gara. Il fratello di Jakub “Kuba” è stato vittima di un high side nella prima curva in discesa, dopo il traguardo e la sua moto ha lasciato una chiazza d’olio in mezzo alla pista. Ha vinto Davies dopo una gara non certo appassionante che ha visto balzare in testa Melandri seguito da Sykes, Davies e Laverty. Nell’arco di pochi giri si formava in testa un sestetto composto dai primi cinque piloti della classifica del mondiale, Melandri, Sykes, Davies Laverty e Guintoli, ai quali si accodava Davide Giugliano, partito come un filmine dalla quinta fila.
Appariva però evidente che Sykes, Guintoli e Giugliano facevano fatica a tenere il passo degli altri e infatti al tredicesimo giro Davies, Laverty e Melandri prendevano un vantaggio di quasi un secondo avviandosi a giocarsi la vittoria. Sul più bello però, come in gara uno, la bandiera rossa ci ha tolto lo spettacolo della lotta per il primo gradino del podio. La classifica al giro precedente lo stop ha dato ragione a Davies che torna alla vittoria dopo la doppietta ottenuta ad Aragon a Marzo. Secondo posto per Laverty e terzo per Melandri. Sykes ha avuto la meglio su uno spento Guintoli, mentre il sesto posto accontenta Giugliano.
Fabrizio ha corso un’altra gara in rimonta ma si è fermato alle spalle di Badovini. Il pilota della Ducati non ha potuto approfittare della sua pole position, ma il settimo posto è molto probabilmente il massimo risultato attualmente ottenibile. Neukirchner è nono nella gara di casa davanti al fantasma di Checa e a Aitchison che porta la Kawasaki di Pedercini all’undicesimo posto. Dodicesimo posto per la wild card Reiterberger che precede Haslam. Leon è uscito di pista al sesto giro per poi rientrare in fondo al gruppo. Cluzel e Iannuzzo chiudono la classifica. Sandi è partito dai box in quanto i suoi meccanici sono riusciti a sistemargli la moto (che aveva rotto il motore in gara uno) proprio all’ultimo momento, però dopo poche curve la sua Kawasaki costringendolo al ritiro.
Uno sguardo alla classifica che ora vede al comando Sykes, ma con Guintoli staccato di un solo punto. Melandri segue a 30 punti dalla vetta mentre Laverty ora ne deve recuperare 40. Grazie alla vittoria di questa sera torna in lizza anche Davies anche se 66 punti dalla vetta a quattro round dalla fine sono forse un po troppi per pensare di vincere il mondiale. Per finire il bollettino medico. Confermata la frattura del femore per lo sfortunato Rea, Camier ha una lesione cervicale ma per fortuna non accusa conseguenze e a Baz caduto questa mattina nel warm up sono state riscontrate due fratture vertebrali.
1. Chaz Davies (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 34'36.933
2. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 34'37.065
3. Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet SBK) BMW S1000 RR 34'37.299
4. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 34'38.122
5. Sylvain Guintoli (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 34'38.554
6. Davide Giugliano (Althea Racing) Aprilia RSV4 Factory 34'40.166
7. Ayrton Badovini (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale 34'51.610
8. Michel Fabrizio (Red Devils Roma) Aprilia RSV4 Factory 34'55.792
9. Max Neukirchner (MR-Racing) Ducati 1199 Panigale 34'59.058
10. Carlos Checa (Team Ducati Alstare) Ducati 1199 Panigale 35'00.761
11. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 35'07.377
12. Markus Reiterberger (Vanzon-Remeha-BMW) BMW S1000 RR 35'13.352
13. Leon Haslam (Pata Honda World Superbike) Honda CBR1000RR 35'36.720
14. Jules Cluzel (Fixi Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 35'42.264
15. Vittorio Iannuzzo (Grillini Dentalmatic SBK) BMW S1000 RR 36'04.314
RT. Matej Smrz (Yamaha Motor Deutschland) Yamaha YZF R1 35'30.715
RT. Federico Sandi (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 2'08.950