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Il circus del mondiale Superbike si sposta in Inghilterra, a circa 100 chilometri da Londra, città che sta ospitando i giochi Olimpici. E’ la nona volta che a Silverstone si disputano le gare del mondiale delle derivate dalla serie e l’anno scorso Carlos Checa fece bottino pieno su di un tracciato dove le Ducati hanno conquistato sino ad ora ben undici vittorie. Max Biaggi arriva in Inghilterra con la rabbia del leone ferito, ma questa pista non gli è mai stata favorevole. A Silverstone il Corsaro non è mai salito sul podio ed il suo miglior risultato è stato un quarto posto in gara due nel 2011. Inoltre non sappiamo se i recenti test effettuati al Mugello abbiano risolto i problemi di chattering che si erano evidenziati a Brno.
Il suo diretto avversario al titolo, Marco Melandri, ha corso su questa pista solo nel 2011 ottenendo due terzi posti con la Yamaha. Vedremo cosa saprà fare con la BMW, una moto che qui, sino ad ora, non è mai salita sul podio. Tom Sykes deve invertire la tendenza negativa che lo scorso anno lo costrinse a vedere la gara dai box, a causa di un infortunio in prova. Quest’anno la sua Kawasaki è molto più competitiva e l’aria di casa potrebbe fare il resto. Ma sarà aria di casa anche per il recente vincitore di Suzuka Jonathan Rea, che spera di aver smaltito le fatiche della prestigiosa gara giapponese e che vorrebbe ripetere il successo già ottenuto a marzo sull’altro circuito di casa, quello di Donington. Eugene Laverty ama particolarmente questo tracciato e dopo i due secondi posti dello scorso anno, e la vittoria in Supersport del 2010, in questo weekend punterà deciso alla vittoria. Hopkins non è inglese, ma a Silverstone va sempre fortissimo e l’anno scorso, schierato come wild card, riuscì ad aggiudicarsi la Superpole, per poi terminare però solo quinto e settimo nelle due gare della domenica. Il suo attuale compagno di squadra Leon Camier è salito sul podio nel 2010 quando guidava l’Aprilia dopo aver vinto le prove del BSB nel 2008 e nel 2009.
Concludiamo la carrellata di piloti inglesi con Leon Haslam, apparso un poco in ombra nelle ultime gare, che cercherà di salire ancora sul podio come ha già fatto nel 2010, quando si classifico al terzo posto dietro ai connazionali Crutchlow e Rea, per un podio tutto “made in England”. Torniamo in casa Ducati per parlare di Davide Giugliano, ad un passo dalla definitiva consacrazione tra i top rider della categoria, che
in Inghilterra cercherà di sfruttare al massimo la sua 1198, così farà come il rientrante Niccolò Canepa, di nuovo in pista dopo la momentanea paralisi facciale che non gli ha consentito di gareggiare a Brno. Un altro ritorno eccellente anche nel team Effenbert che oltre a schierare Smrz e Berger, festeggia il rientro del canadese Brett McCormick, finalmente ripresosi dalla brutta caduta di Assen. Anche Guintoli fa il suo ritorno in Superbike dopo la pausa di Brno. Il pilota francese non fa più parte del team Effenbert, ma resta alla guida di una Ducati, quella del team Pata, dove affiancherà il giovane Lorenzo Zanetti. Michel Fabrizio è l’unico pilota ad aver corso tutte le gare Superbike disputate a Silverstone dal 2006 in poi, senza però mai riuscire a salire sul podio ed avendo come miglior risultato un quarto posto nel 2010 con la Ducati.
Concludiamo parlando del team Pedercini che ha deciso di riportare Tati Mercado in Superstock 1000 per dare una mano all’australiano Bryan Staring, prepotentemente in corsa per il titolo di categoria dopo le due cavalcate solitarie di Aragon e Brno. Il giovane argentino non è riuscito ad ottenete i risultati sperati in Superbike e conta di tornare ad esprimere tutto il suo potenziale nella categoria minore. Al momento non si conosce ancora il nome del suo sostituto al fianco di David Salom, che a Silverstone lo scorso anno colse un ottimo secondo posto nella gara della Supersport. Sappiamo però che sono in corso varie trattative tra il team Pedercini ed alcuni piloti, che vorrebbero disputare le restanti cinque prove del mondiale alla guida della Ninja ZX-10R del team italiano.