Dietro le quinte dei test di Portimao

Dietro le quinte dei test di Portimao
In Portogallo dominano i piloti inglesi, ma non sottovalutiamo i "soliti" noti (Biaggi, Haga, Fabrizio) che si sono concentrati sui set up. Intervista audio a Davide Tardozzi (BMW)| C. Baldi, Portimao
26 gennaio 2010

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Ascolta le prime dichiarazioni di Tardozzi alla guida del Team BMW

 

I piloti della pattuglia inglese provenienti dal British Superbike hanno dominato i tre giorni di test che i team del mondiale Superbike hanno effettuato sulla pista di Portimao. Rea ed Haslam in particolare hanno dimostrato di essere i piloti più in palla e si candidano quali favoriti per la prima gara del campionato che si disputerà in Australia a fine Febbraio. I due inglesi sono sempre stati i più veloci, alternandosi in vetta alla classifica dei tempi sia quando la pista era asciutta che sotto la pioggia.
Una superiorità che potrebbe essere preoccupante per i loro competitors se non fosse che il campionato deve ancora iniziare e che la maggior parte dei piloti e delle squadre hanno sfruttato questa tre giorni per lavorare sulle moto, mettendo a punto sospensioni e settaggi.
Quello di Portimao quindi non è un verdetto, ma solo la conferma che dopo l’era Bayliss ed il passaggio della cometa Spies, il mondiale Superbike si appresta a vivere un periodo che sarà caratterizzato da una grande incertezza, con almeno una decina di piloti in grado di vincere gare e titolo. Non saranno solo i piloti inglesi a lottare per la vittoria in quanto anche Fabrizio, Biaggi e Haga hanno tutte le carte in regola per puntare al titolo e non dimentichiamoci degli outsider Checa e Vermeulen.

Ecco la situazione dei team più importanti, alla luce di quanto si è visto a Portimao.

HANNSpree Ten Kate Honda

Rea ha impressionato non solo per i suoi acuti (uno dei quali gli ha consentito di battere il record della pista che apparteneva a Ben Spies) ma anche per la sua continuità. Se a Portimao non ci fosse stato Haslam  avremmo assistito ad un monologo del pilota del team Ten Kate. Va detto che Johnny ormai conosce molto bene la sua CBR100RR e che la pista portoghese è una delle sue favorite. L’anno scorso gli è mancata la costanza di rendimento ed i suoi avversari sperano che sia lo stesso anche quest’anno, perché in caso contrario per loro ci sarebbe ben poco spazio. Impressionante. Notizie preoccupanti giungono invece dall’altro pilota del team olandese. Max Neukirchner non riesce ancora a trovare il bandolo della matassa. Pur dopo vari test non ha ancora raggiunto il giusto feeling con la sua nuova moto. Il team Ten Kate non sarà a Valencia per altri giorni di test e quindi a Max non resterà che aspettare i test pre-gara dell’Australia per cercare di risolvere i suoi problemi.

Aprilia Racing

Il settimo posto di Biaggi (ottenuto nella sessione di venerdì) non ci deve ingannare. Max non ha montato le gomme da tempo nell’ultimo turno della domenica, a dimostrazione del fatto che nei test di Portimao il pilota romano ha voluto lavorare in funzione del campionato, senza cercare il tempo a sensazione. A nostro parere il maggior favorito per il mondiale 2010 è proprio lui, visto che ad un’abilità e ad un’esperienza che non si discutono, quest’anno Biaggi potrà abbinare una moto che sembra essere la migliore del lotto. Il giovane Camier ha terminato in dodicesima posizione e al momento non sembra nelle condizioni di dar poter entrare nel gruppo dei primi. Lo attendiamo al responso delle gare.

Team Suzuki Alstare


Haslam ha ancora una volta impressionato. Come Rea anche Leon è stato costantemente velocissimo ed ha dimostrato sin dalle prime uscite di trovarsi benissimo sulla Suzuki del team belga. Al contrario di Rea, il figlio di Ron Haslam è un pilota costante, un vero martello che va quasi sempre a punti. Un pilota nel pieno della maturità che deve solo sperare che la sua moto sia in grado di essere competitiva anche nel proseguo della stagione per poter lottare sino in fondo per il titolo. Guintoli invece ha confermato le stesse prestazioni dei test precedenti. Certo Sylvain non va piano ed il suo decimo posto lo sta a dimostrare, ma da lui tutti si aspettano di più, visto che sino ad ora non ha mai saputo inserirsi nelle prime posizioni ne tenere il passo dello scatenato compagno di squadra.

Yamaha Sterilgarda


Crutchlow come Spies? Veni vidi vici? Che il pilota inglese possa ripetere le gesta del texas Terror sembra quasi impossibile, ma i risultati sino ad ora conseguiti dal giovane inglese sono eccezionali. Con la YZF R1 Superbike Cal è andato forte da subito e sino ad ora è sempre stato davanti al suo compagno di squadra che non è un pilota qualunque visto che è stato per ben due volte campione mondiale della Superbike. Certo le prove sono una cosa e le gare un'altra, ma il campione mondiale della Supersport 2009 non sembra il tipo da farsi intimorire dagli avversari e quindi aspettiamoci di vederlo fin da subito in lotta per le posizioni che contano. Toseland invece sembra non interessarsi molto delle prestazioni del suo compagno e dei suoi avversari. Prosegue nel suo lavoro di adattamento alla Yamaha e a Portimao non ha fatto segnare tempi stratosferici, ma - a quanto ha dichiarato – ha trovato un ottimo passo di gara. Noi riteniamo che Spies con la sua classe abbia mascherato alcuni dei problemi della R1 che probabilmente invece sia Crutchlow che Toseland accuseranno durante la stagione, ma che non impedirà ai suo due piloti di correre un campionato di vertice.

Ducati Xerox


Non sono stati pochi i cambiamenti all’interno del team Ducati ufficiale che si è ritrovata a Portimao con una squadra in parte nuova e da assestare. I risultati non sono stati entusiasmanti, ma la squadra ha lavorato bene e seppure con qualche alto e basso Haga, ma soprattutto Fabrizio, si sono visti spesso nelle prime posizioni. La moto resta una delle migliori, Haga ha sete di vendetta, Fabrizio deve dimostrare di aver raggiunto la giusta maturità e la squadra di non essere “Tardozzi dipendente”. Non si può certo dire che al team Xerox manchino gli stimoli.

BMW Motorrad Motorsport


Visto che abbiamo tirato in ballo Tardozzi andiamo a vedere la sua nuova squadra che però torna da Portimao con molte preoccupazioni e la consapevolezza che il lavoro da fare è ancora tanto. Corse e Xaus non hanno mai fatto registrare tempi di rilievo. Lo spagnolo e caduto varie volte, mentre Corser pur essendo un esperto del giro veloce non è mai riuscito a confermare quei progressi che al termine della scorsa stagione avevano fatto sperare il team tedesco.
Non ho la bacchetta magica – ha affermato Davide – ed il lavoro da fare è molto”.
Pensiamo che il manager italiano abbia trovato una situazione peggiore di quanto immaginasse, ma viste le possibilità tecniche ed economiche della casa di Monaco di Baviera siamo certi che Tardozzi potrà lavorare al meglio. Se tutto andrà bene però la S1000RR potrà essere competitiva da metà campionato in poi. Troppo tardi per lottare per la vittoria in campionato.

Kawasaki Racing Team

Se Tardozzi non ha la bacchetta magica non vediamo come possano averla Vermuelen e Sykes. Questa Kawasaki ha un grande potenziale”, ha affermato il pilota australiano al termine dei suoi test predenti l’appuntamento portoghese. Attendiamo di veder esprimere questo potenziale. A Portimao Vermuelen si è visto nei primi posti solo quando la pioggia cadeva copiosa, ma non appena la pista si è asciugata l’ex pilota Suzuki MotoGP è tornato nelle posizioni di rincalzo. Però la volontà di emergere ora c’è ed i piloti sembrano in grado di mettere a frutto il lavoro del team. Noi crediamo che questo sarà un anno di transizione per la Kawasaki in attesa che nel 2011 arrivi la nuova moto.

Althea Racing

Concludiamo la nostra carrellata sui team presenti a Portimao con una squadra che non è ufficiale ma che è da molti considerata come se lo fosse. La squadra è nuova così come lo sono i piloti e le moto. Byrne ha già corso con la Ducati, ma ha affermato che quella che ha utilizzato lo scorso anno non era che la sorella minore della 1198 che sul tracciato portoghese gli ha consentito di acciuffare il terzo posto, con un giro quasi perfetto, e di lasciarsi alle spalle ben tredici piloti ufficiali. Il team è stato creato per competere ai massimi livelli con mezzi tecnici ed economici rilevanti. A Portimao Byrne è sempre andato forte e domenica pomeriggio ha piazzato la zampata che in molti si attendevano. Qualche problema invece per l’esperto Carlos Checa che su di una Ducati 1198 non ci era invece mai salito e che non è riuscito a sfruttare a dovere le gomme morbide. Checa ha bisogno di un poco più di apprendistato e proprio per questo il team Althea proverà ancora a Valencia il 27 e 28 e successivamente a Phillip Island la settimana prima della gara. Una squadra interessante, da seguire con attenzione e che nel corso della stagione otterrà certamente importanti risultato.


Dal 27 gennaio , ritroveremo molti di questi team sulla pista di Valencia, impegnati a proseguire il lavoro iniziato in Portogallo. Non ci saranno il team Ten Kate ed il team Alstare Suzuki, ma in compenso potremo vedere all’opera il grande assente di Portimao: Jakub Smrz. La sua squadra non ha ancora trovato l’accordo con l’Aprilia per l’utilizzo delle RSV4 e quindi il pilota ceco a Valencia utilizzerà una Ducati.
Ancora assenti invece il team DFX, che non ha ancora ufficializzato con quale pilota parteciperà al mondiale, il team Supersonic di Luca Scassa che vedremo in gara solo a partire dalla seconda prova di Portimao ed il team Svizzero Reitwagen Motorsport di Pitt e Resch.
Pedercini non ha confermato lo spagnolo Fores (che a Portimao ha effettuato solo le prime due giornate di prove con la squadra italiana) ed al momento non si conosce il nome del secondo pilota del team di Volta Mantovana. Infine il team Pro Ride World Superbike che schiererà Makoto Tamada (in molti sentivamo la sua mancanza...) sembra si potrà vedere all’opera solo a partire dalla seconda gara, quella di Portimao.
Pur considerando il difficile momento economico non ci sembra giusto che vengano accettati nel mondiale Superbike i team che non parteciperanno a tutte le gare, ma solo alle prove Europee.
Se anche tutti gli altri team, per risparmiare importanti risorse economiche, facessero lo stesso che mondiale sarebbe?

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