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Come Moto.it aveva già scritto, Michel Fabrizio ha interrotto il proprio rapporto con il team Red Devils per poter salire sulla Honda lasciata libera da Rea, infortunatosi al Nurburgring. Nel frattempo la squadra di Andrea Petricca aveva sondato la possibilità di concludere la stagione con Toni Elias, in rotta con il team spagnolo con il quale correva in Moto2. Mancavano solo le firme ed i dettagli contrattuali, che sono stati definiti questa mattina, quando il team Red Devils ha firmato una liberatoria a Michel che ha subito trovato un accordo con il team Pata Honda. Il pilota romano nel prossimo round di Istanbul guiderà quindi la CBR1000RR lasciata momentaneamente libera dallo sfortunato Jonathan Rea, il quale spera di poter tornare in pista nell’ultimo appuntamento mondiale di Jerez.
Ecco la prima dichiarazione di Michel Fabrizio da pilota del team Pata Honda : «Sono davvero contento di tornare a guidare una Honda CBR dopo la mia precedente esperienza con il team DFX Honda. Correre con i tecnici di Ten Kate nel team Pata Honda è davvero un onore per me e ovviamente farò del mio meglio per portare la moto di Jonathan nelle prime posizioni. Colgo quest’occasione per augurare a Jonathan un pronto recupero dal suo infortunio e voglio ringraziare tutto il team Honda Superbike per il lavoro che ha fatto per preparare la mia moto in tempo per poter correre a Istanbul».
Per quanto riguarda invece Toni Elias, lo spagnolo arriverà in Italia domani alle 11 per firmare il contratto che lo legherà al team Red Devils sino al termine della stagione. Elias sarà alla guida della RSV4 privata Red Devils già da venerdì mattina, quando le Superbike scenderanno in pista all’Intercity Istanbul Park.
Ecco la sua dichiarazione : «Da tempo desideravo provare una Superbike e l'Aprilia è al momento una delle più competitive. Sono lusingato dall'interesse e dalla disponibilità mostrata nei miei confronti e mi impegnerò al meglio per ricambiare la fiducia che mi è stata accordata. Trovo un campionato che sta volgendo al termine per il 2013, con tanti piloti aggressivi e determinati. Cercherò comunque di trovare i miei spazi per dimostrare quello che valgo».
In poche ore quindi tutto è stato sistemato tra piloti e team ed ora sarà il responso della pista a stabilire chi abbia fatto le scelte giuste e chi quelle sbagliate.