Giorgio Barbier (Pirelli): "Team e piloti hanno ignorato i nostri consigli"

Giorgio Barbier (Pirelli): "Team e piloti hanno ignorato i nostri consigli"
Il responsabile delle attività sportive Pirelli moto ci spiega perché in rettilineo le gomme rain perdevano i pezzi. Alla base una scelta errata di molti team e piloti | C. Baldi, Monza
5 maggio 2012

Punti chiave


Le dichiarazioni del responsabile delle attività sportive Pirelli, Giorgio Barbier

Giorgio Barbier al termine del weekend di gara ha così commentato lo svolgersi degli eventi:
«Il weekend di Monza è stato sicuramente condizionato fin dal sabato dalle condizioni metereologiche che sono state sempre molto variabili con sprazzi di tempo sereno che repentinamente si alternavano a pioggia e, in alcuni minuti, addirittura grandine.
Per quanto riguarda la Superbike, ci tengo innanzittutto a fare una precisazione importante sulla Superpole di sabato: Pirelli ha costantemente consigliato a team e piloti di utilizzare gli pneumatici intermedi che avevano a disposizione, consiglio questo che però è stato quasi totalmente ignorato dal momento che quasi la totalità dei piloti hanno utilizzato gomme da pioggia, chiaramente questo può essere motivato dal fatto che il tracciato in alcuni punti era totalmente asciutto, in altri era bagnato per via degli alberi che a bordo pista non permettono una rapida asciugatura dell’asfalto.
Gli pneumatici da pioggia vanno bene quando lavorano a 50°-60° ma sui due rettilinei consecutivi, che erano completamente asciutti, hanno ovviamente raggiunto temperature ben oltre i 200°, cosa che ha provocato la fusione della mescola centrale. Anche su questo aspetto ci tengo a rassicurare tutti, gli pneumatici Pirelli hanno una particolare struttura con cintura di acciaio e quindi non possono assolutamente esplodere.
Ciò detto, nella giornata di domenica i piloti delle classi Superstock hanno regolamente corso, in condizioni addirittura peggiori di quelle che si sono presentate durante le gare di Superbike, utilizzando all’anteriore gli pneumatici da pioggia e al posteriore le intermedie o gli pneumatici da gara. In Supersport, a riprova ulteriore che gli pneumatici da pioggia Pirelli posso sostenere assolutamente senza problemi una gara intera, i piloti hanno regolarmente svolto e terminato la gara per l’appunto utilizzando pneumatici da pioggia. E’ stato un peccato quindi che, pur avendo i piloti Superbike a disposizione due soluzioni intermedie al posteriore, abbiano aspettato soltanto di utilizzare pneumatici slick. Partita la gara si è comunque visto che si poteva fare una bella gara anche in quelle condizioni».


Giorgio Barbier commenta la giornata dedicata alla Superpole

Ecco la dichiarazione di Giorgio Barbier (ascolta la sua intervista) che spiega cosa è successo oggi nella Superpole di Monza.
«Le nostre gomme sono fatte per correre sull’asciutto, in condizioni intermedie, ad esempio un temporale che bagna la pista che poi tende ad asciugarsi, e sulla pista bagnata, magari sotto la pioggia. Oggi – continua Barbier - si sono verificate due condizioni congiunte, due diversi fattori che non si erano mai verificati in precedenza. Il primo è che la pista di Monza necessita di una gomma che abbia una grande resistenza nella fascia centrale, la quale subisce altissime temperature nei lunghi rettilinei e nelle staccate. Il tutto è legato a condizioni di asciutto e con un asfalto con una temperatura superiore ai 10 gradi. Quando piove come oggi, le temperature sono basse (oggi erano sui 13-14 gradi). Inoltre sempre con la pioggia, abbiamo un film d’acqua che raffredda molto la copertura, per cui le mescole utilizzate per le rain sono molto morbide, in modo da avere il giusto grip sul bagnato. E’ ovvio – prosegue Barbier - che se le utilizziamo su di una pista asciutta possono durare uno o al massimo due giri».

E come ha fatto Guintoli a fare il giro più veloce?
«Sino a quando la pista era in parte asciutta ed in parte bagnata i piloti hanno scelto le rain, ma appena la pista ha iniziato ad asciugarsi Guintoli, che avendo corso nel British Superbike di pioggia e di bagnato se ne intende, ha montato una slick, ha preso dei rischi, ma poi ha anche fatto segnare il miglior tempo. Lo stesso Melandri nel finale ha montato una slick, mentre Giugliano ha scelto una gomma morbida da tempo, che non poteva dare buoni risultati. Gli altri hanno preferito non rischiare e continuare con le rain, una scelta che non si è rivelata vincente. Il problema è che ora i team hanno utilizzato quasi tutte le gomme da bagnato a loro disposizione (otto set di gomme) e quindi non sappiamo se tutti quanti hanno ancora a disposizione gomme da pioggia nel caso che domani dovesse piovere».

E domani?
«Se domani si verificassero le stesse condizioni di oggi in Superpole, non esiste una gomma che possa essere utilizzata per tutta la gara. Servirebbe una gomma quasi stradale, ma poi le velocità sarebbero ridicole. E’ dal 1990 che corriamo qui a Monza e non si erano mai verificate condizioni del genere. Speriamo quindi che domani ci sia la pioggia o il sole, oppure che piloti ed loro team scelgano le gomme intermedie».
 
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