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Continua il dominio Aprilia a Jerez, e la casa di Noale piazza quattro moto nelle prime posizioni anche nella prima sessione di qualifiche. Così come stamattina è ancora Melandri ad inserirsi nella pattuglia Aprilia, con Sykes che se ne sta sornione nelle posizioni di rincalzo, riducendo però di quasi mezzo secondo rispetto a questa mattina il gap che lo separa dalla vetta della classifica. Vetta occupata a sorpresa da Davide Giugliano. A sorpresa non tanto perché il pilota del team Althea non sia solito a queste posizioni, ma in quanto Davide non ha spinto a fondo ed ha fatto segnare il miglior crono della sessione in scioltezza e senza rischiare. Melandri chiude a due decimi da Giugliano precedendo Laverty, Elias e Guintoli. Lo spagnolo è motivatissimo e vuole sfruttare al massimo la sua conoscenza del circuito, per ottenere un risultato di prestigio.
Stupisce il sesto posto di Camier, ancora dolorante per l’infortunio al piede patito a Istanbul, che precede Sykes. L’inglese della Kawasaki non ha nessun problema particolare se non quello di rischiare il meno possibile per portare a casa il titolo mondiale. Non pensiamo sia stato colpito dal famoso “braccino” e la sua ci sembra invece una tattica giudiziosa.
Continua l’eccezionale avventura del team Mesaroli Racing e di Lanzi, che ha ottenuto l’ottavo posto a 48 millesimi da Sykes. Su di una pista tecnica e difficile, Lanzi dimostra di saper sfruttare sino all’ultimo cavallo della sua vecchia 1098. Delude Davies, solo nono davanti a Cluzel che recede il duo Ducati ufficiale composto da Fores e Badovini. Aitchison sale al tredicesimo posto e assieme a Parkes e Haslam è tra quindici piloti che, nel caso domani mattina piovesse come dicono le previsioni meteo, sarebbero qualificati per la Superpole. Ne resterebbero esclusi a sorpresa Barrier e Fabrizio, con quest’ultimo che non riesce a trovare il feeling con la sua CBR su questa pista. Chiudono la classifica Sandi, il convalescente Neukirchner (che ha una mano ancora gonfia) e Iannnuzzo.