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Un cielo nuvoloso e qualche goccia di pioggia hanno accolto oggi i piloti del mondiale Superbike sullo spettacolare tracciato di Laguna Seca in California. La pioggia però non ha disturbato il primo turno di prove cronometrate, visto che la pista è rimasta praticamente asciutta.
Aprilia sugli scudi, con Guintoli e Melandri che hanno a lungo occupato i primi due posti della classifica, prima che il solito Sykes nei minuti finali, si inserisse tra loro, al secondo posto. Una posizione, quella del campione del mondo, figlia di un solo giro veloce, mentre i due alfieri della casa di Noale hanno girato costantemente su tempi molto vicini a quel 1’23”861 che ha poi consentito a Guintoli di primeggiare davanti a Sykes, staccato di poco più di due decimi, ed al compagno di colori Melandri, terzo a quasi tre decimi dalla vetta.
Davies si è aggiudicato la quarta posizione nonostante sia rimasto nel suo box per i primi quindici minuti del turno, alle prese con problemi elettrici ala sua Panigale. Una volta entrato in pista però Chaz ha fermato subito i cronometri su tempi di rilievo, segno che la moto funziona già bene e la pista americana ha per lui ben pochi segreti (ricordiamo che lo scorso anno l’inglese fu secondo in gara uno, con la BMW).
Non funziona invece affatto bene la 1199 R del suo compagno di squadra, che si è fermata lungo la pista con il motore fumante a venti minuti circa dal termine della sessione, costringendo Giugliano a far ritorno a piedi al suo box. Alla fine Davide è decimo, ma staccato di quasi un secondo e mezzo da Guintoli. Rea non smentisce il suo talento e pur avendo visto Laguna solo alla Play Station conquista la quinta piazza davanti alla terza Aprilia, quella privata di Elias. Il pilota del team Red Devils Roma chiude a mezzo secondo da Guintoli, ma è sempre rimasto nelle posizioni alte della classifica. Buono il settimo posto di Haslam che ha fatto segnare il suo miglior tempo a dieci minuti dalla fine del turno, senza poi però riuscire a migliorarlo.
Le due Suzuki viaggiano in coppia con Laverty ottavo e Lowes nono, davanti al già citato Giugliano. Solo undicesimo Baz che però non aveva mai corso qui a Laguna e come sappiamo la conoscenza della pista è un fattore importantissimo su questo tortuoso tracciato. Dodicesimo e primo delle EVO un velocissimo Canepa, che precede di oltre sei decimi la Kawasaki EVO di Staring, che al contrario di Baz può far valere la sua esperienza su questa pista, dove ha girato lo scorso anno con la CRT di Gresini. L’australiano ha fatto meglio anche del leader del mondiale EVO Salom, quattordicesimo davanti alla prima delle Bimota, quella di Iddon. L’americano May corre finalmente su di un tracciato che consoce e per la prima volta in questa stagione abbandona le zone basse della classifica e precede la Kawasaki di Andreozzi, unico pilota del team Pedercini in pista, in quanto Luca Scassa questa mattina non ha ricevuto dai medici l’autorizzazione a provare la sua Ninja, a causa del ben noto incidente del Mugello di due mesi fa, quando cadde provando la ART del team Iodaracing.
Diciottesimo posto per la BB3 di Badovini e ventunesima posizione per Barrier, ma il francese della BMW non aveva mai girato sulla pista californiana così come questa è stata la prima volta per Camier. Per l’inglese pista nuova e moto nuova, visto che è salito per la prima volta sulla MV lasciatagli da Corti. Leon ha chiuso la sessione al ventiseiesimo posto in un turno che gli è servito più che altro per le prime regolazioni alla sua F4 RR.
Ventiduesimo e ventitreesimo posto per le wild card locali Pegram (EBR) e Ulrich (Honda). Così come a Portimao Rizmayer sostituisce l’infortunato Toth e chiude la classifica in ventisettesima ed ultima posizione.