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I fatti accaduti ieri a Monza stanno lasciando pesanti strascichi nel mondo della Superbike. Il gruppo Liberty, che comprende anche l’azienda Effenbert produttore di birra, main sponsor dell’omonimo team, sembra deciso ad abbandonare la Superbike e già a Donington le moto di Guintoli, Smrz e Berger (oltre a quella dell’eventuale sostituto di McCormick) potrebbero essere prive dei colori e dei marchi delle aziende che fanno parte del gruppo della Repubblica Ceca.
La sensazione netta è quella che la categoria della SBK abbia conosciuto oggi uno dei suoi giorni più neri, poco rispetto per il pubblico, poco rispetto per chi come il team Effenbert investe di suo, poco rispetto in generale per la parola sport, nel senso più stretto del termine. E' inaccettabile che le decisioni fondamentali della giornata siano state prese con una superficialità neppure degna di un campionato monomarca di scooter, una tappa del mondiale SBK in fin dei conti in mano a numero ristrettissimo di team e piloti che si sono impuntati, non si sa bene con quali criteri, per boicottare le manche. Altre categorie, ugualmente titolate non sarebbero mai incorse in una farsa di tal genere, (lo dimostra infatti lo svolgimento delle gare delle altre classi senza incidenti di rilievo e senza capricci di alcun genere) questo pensiero, amaro, farà riflettere i vertici del team Effenbert sul proprio futuro racing.
Un comunicato duro e molto polemico soprattutto nei confronti di Infront Motor Sports, la società che gestisce il mondiale Superbike.
Tecnici e piloti sembrano siano già stati informati della decisione dello sponsor