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La tappa portoghese del mondiale Superbike è una delle più attese in quanto si corre nel bellissimo e moderno autodromo di Portimao e anche perché l’Algarve è una regione molto accogliente, dove il circus delle derivate dalla serie si sposta sempre volentieri. E’ la settima volta che la Superbike corre a Portimao e per la prima volta lo farà nel mese di Luglio, con la speranza che il caldo non rovini questo ottavo ed importante appuntamento. In questo weekend gli avversari di Sykes cercheranno di recuperare qualche punto al leader della classifica, ma questa è una pista che piace molto a Tom, che qui può vantare due Superpole ed una vittoria in gara nel 2012. D’altro canto però l’inglese della Kawasaki non si sarà certamente dimenticato della sua strana caduta nel giro di ricognizione dello scorso anno, che gli costò una partenza dalla pit-line ed una furiosa rimonta, che lo portò a far segnare il record della pista. D’altro canto però il campione del mondo 2013 attraversa un periodo molto favorevole ed il compito dei suoi inseguitori non si preannuncia per niente facile, ad iniziare dal suo arrembante compagno di squadra Loris Baz, staccato in classifica di 41 punti. Il giovane francese andrà alla caccia di quello che sarebbe il suo primo podio in Algarve, dove sino ad ora il suo miglior risultato è stato un quarto posto nel 2013.
Il suo connazionale Guintoli è secondo in classifica e deve recuperare 39 punti a Sykes, su di una pista dove non ha mai vinto, pur essendo salito ben quattro volte sul podio. A conferma della sua costanza va rimarcato come a Portimao Sylvain si sia sempre piazzato nei primi cinque, dal 2011 in poi.
L’altro pilota Aprilia, Marco Melandri sembra tagliato fuori dalla lotta per il titolo mondiale, ma in Portogallo potrebbe essere l’avversario più temibile di Sykes. Negli ultimi anni il ravennate è salito spesso sul podio portoghese, vincendo due gare. Anche per lui però, così come per l’inglese della Kawasaki, non è mancato un passaggio a vuoto su questo tortuoso e spettacolare tracciato. Avvenne nel 2012 quando Marco con una caduta in gara uno perse la possibilità di contendere il titolo mondiale a Biaggi.
In Portogallo occhi puntati anche su Jonathan Rea, che proprio qui esordì nel mondiale Superbike nel 2008, tagliando il traguardo al quindicesimo posto. Ma assieme a due rotture meccaniche (nel 2010 e nel 2013) quella fu l’unica volta che il pilota della Honda non conquistò una delle prime quattro posizioni.
Anche Davide Giugliano ha esordito in Superbike su questa pista, ma poi non è mai riuscito ad ottenere dei buoni risultati e quindi confida di poter rompere il ghiaccio nel prossimo weekend, alla guida della sua Panigale. Stesso discorso per il suo compagno di squadra Chaz Davies, per il quale la pista di Portimao è sempre stata avara di risultati. Caduto due volte nel 2012, l’anno scorso non è andato oltre un sesto ed un quinto posto.
Chiudiamo l’analisi dei piloti Superbike parlando di Eugene Laverty che sulla pista portoghese ha già vinto due volte ed i suoi successi sarebbero stati tre, senza la rottura in gara uno dello scorso anno, mente era saldamente in testa alla gara. L’alfiere della Suzuki è sempre partito in prima fila a Portimao e nel 2009 si è aggiudicato anche la gara della Supersport. Si può considerare quindi un vero e proprio esperto del tracciato portoghese e potrebbe dire la sua, se verrà assistito a dovere dalla sua GSX-R1000.
Pirelli si è come sempre preparata adeguatamente a questo ottavo round della Superbike e a Portimao presenterà due nuove soluzioni posteriori in mescola morbida, per i piloti Superbike. Uno dei punti critici del tracciato portoghese è rappresentato dal lungo curvone (350 mt.) che immette sul rettilineo d’arrivo. In quel tratto le moto sono in costante accelerazione con un angolo di piega di circa 50°. Questo provoca un notevole incremento della temperatura sul lato della gomma, che deve essere in grado di resistere a quelle temperature mantenendo grip e dando la possibilità alla moto di accelerare. E se il curvone finale stressa la gomma posteriore, la curva dopo il traguardo mette a dura prova quella anteriore, che deve resistere per circa 80 metri in piega e allo stesso tempo in frenata. Le due novità che la Pirelli proporrà a Portimao sono una per i piloti Superbike ed una per quelli EVO. I primi avranno a disposizione una soluzione SC0 di sviluppo TO384, che garantisce un miglior grip anche con temperature elevate (già provata nei test del lunedì dopo gara di Imola) mentre quelli EVO potranno contare sulla nuova SC0 TO532 (anche questa testata a Imola) che offre migliori performance a parità di solidità e di durata, rispetto alla SCO EVO standard.