Il mondiale SBK torna a Laguna Seca

Il mondiale SBK torna a Laguna Seca
Dopo quasi dieci anni il mondiale SBK torna a Laguna Seca. Canepa sostituisce Checa, Salom e Young al posto degli infortunati Baz e Camier. Lotta a quattro per il titolo | C. Baldi
26 settembre 2013

Punti chiave

 

L’ultima volta che le Superbike hanno gareggiato a Laguna Seca è stato nel 2004, il primo anno di Pirelli quale fornitore unico di pneumatici. Entrambe la gare vennero vinte da Vermeulen su Honda. L’unico pilota reduce da quelle due gare è Leon Haslam, allora compagno di squadra di Haga nel team inglese Renegade Ducati. Per la cronaca il pilota attualmente in forza al team Pata Honda ottenne un nono posto in gara uno mentre fu vittima di una caduta nella seconda. Per tutti gli altri Laguna è una pista sconosciuta ad eccezione ovviamente di Blake Young, pilota americano dell’AMA che conosce bene Laguna ed il suo cavatappi e che è stato chiamato dal team Fixi Crescent Suzuki a sostituire lo sfortunato Camier. Leon si sta curando le sette fratture al piede destro conseguenza della caduta nelle prove del venerdì a Istanbul e spera di rientrare a Jerez nell’ultimo appuntamento di questo mondiale 2013. Da notare che per Blake Young non si tratterà del debutto in SBK in quanto nel 2009 venne chiamato dal team Alstare Suzuki a sostituire Neukirchner a Donington Park.
 
Oltre a Michel Fabrizio, che così come in Turchia salirà sulla Honda di Rea, sperando di ottenere risultati migliori rispetto a quanto ha fatto a Istanbul, in America vedremo in pista anche David Salom al posto di Loris Baz e Niccolò Canepa al posto di Carlos Checa. Come quella di Young, anche queste due sostituzioni saranno soluzioni momentanee, visto che sia a Magny Cours che a Jerez si disputeranno le gare della Supersport e della Stock 1000 e quindi Salom e Canepa faranno ritorno nei rispettivi team e campionati. La Kawasaki spera di riavere Baz in Francia, mentre ancora non si sa chi potrebbe sostituire Checa sulla Panigale del team Ducati Alstare.

Terminato l’elenco dei sostituti, passiamo ad analizzare la pista americana. Il Mazda Raceway Laguna Seca è lungo 3610 metri con 7 curve a sinistra e 4 a destra e si percorre in senso antiorario. Come sempre le gomme avranno una particolare importanza. A Laguna la Pirelli ha portato la SC1 ma soprattutto la SC0 standard, per la gioia di Sykes e della sua Kawasaki. Con questa copertura infatti l’inglese ha dimostrato di poter andar forte per tutta la gara, senza i cali negli ultimi giri che hanno ad esempio caratterizzato le sue due ultime gare in Turchia. Le alte temperature permettono l’utilizzo della SC0 standard, ma sarà presumibilmente l’ultima volta per quest’anno, visto che sia Magny Cours che Jerez ad ottobre non offriranno certamente un clima estivo. Non si può parlare del tracciato di Monterrey senza menzionare la famosa curva in discesa denominata “cavatappi”. Una curva che si affronta a circa 80 km/h con repentini cambi di direzione in contropendenza che mettono a dura prova sia lo pneumatico anteriore che quello posteriore, in quanto i trasferimenti di carico possono causare una perdita di aderenza. Una pista non velocissima, ma molto varia con curve lente e veloci e un solo breve rettilineo (quello dei box, lungo 453 metri).

Per questa prova americana, il programma è stato cambiato completamente. Prove libere e due turni di qualifiche il venerdì, Superpole e gara uno il sabato. La seconda manche la domenica. Le gare prenderanno il via alle 14 ora locale che corrisponde alle 23 ore italiane e costringeranno quindi i tifosi della Superbike a fare le ore piccole.

Determinante quindi adattarsi in fretta alla tortuosa pista a stelle e strisce e soprattutto trovare in breve tempo un buon assetto. Il team Aprilia ha dimostrato di poter lavorare bene ed in fretta e Guintoli conosce la pista per averci già corso in GP. Laverty non ha mai corso a Laguna, ma sta attraversando un ottimo momento di forma e cercherà di continuare a rosicchiare punti a Sykes ed al suo compagno di squadra. Per quanto riguarda Marco Melandri, conosce Laguna per i suoi trascorsi in GP, ma mettere a punto la S1000RR su questo tracciato non sarà certo un compito facile. Un altro pilota che conosce la pista americana è la new entry Toni Elias, che tanto bene ha fatto ad Instabul. Lo spagnolo cercherà di ripetersi anche in America e di stare davanti all’altra Aprilia privata, quella del giovane Davide Giugliano che possiede una guida nervosa che potrebbe essere adatta ad un tracciato così spettacolare.

Tre wild card parteciperanno a questo terzultimo round del mondiale Superbike. Si tratta degli statunitensi Roger Hayden e Danny Eslick, schierati dal Team Michael Jordan Motorsports Suzuki e dell’australiano Glenn Allerton del team Next Gen Motorsports BMW. Roger Hayden è il fratello minore del Campione 2006 MotoGP Nicky, ed ha già corso nel Mondiale Superbike, nel 2010, con il Team Pedercini Kawasaki. Per Allerton si tratterà della seconda volta in Superbike avendo partecipato al round inaugurale di Phillip Island dove andò a punti, avendo ottenuto il dodicesimo ed il quattordicesimo posto.

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