La Cattedrale del motociclismo è pronta ad ospitare il terzo appuntamento del mondiale Superbike 2012 con due manches che si preannunciano incerte e combattute. Nulla di nuovo, visto che stiamo parlando del mondiale delle derivate dalla serie, ma è davvero difficile fare un pronostico per domenica in quanto oltre ai due senatori, Checa e Biaggi, bisognerà fare attenzione ad una pattuglia di piloti più giovani, ma non certo meno esperti, come Rea, Sykes, Melandri e Haslam.
Johnny Rea
Per Rea questa non è solo
la pista di casa (la sede del suo team è a meno di 50 km dal circuito) ma anche il tracciato dove negli ultimi due anni ha vinto tre manche su quattro. Per prepararsi al meglio a questo appuntamento che potrebbe rappresentare la svolta della sua stagione,
la settimana scorsa Johnny, assieme ad Aoyama, ha disputato due giornate di test proprio al TT Van Drenthe e seppur la pioggia ed il freddo abbiano in parte ostacolato le prove, affronta il prossimo weekend con tutte le intenzioni di salire sul gradino più alto del podio.
Tom Sykes
Sykes ormai non è più una sorpresa. Non va più forte solo in prova, ma anche in gara ed ha trovato un feeling tale con la Ninja, da potersi piazzare stabilmente nelle prime posizioni. Basti considerare che sin'ora
il suo “peggior piazzamento” è stato il quarto posto di gara uno in Australia. Gli manca solo la vittoria ed il simpatico Tom
spera che le previsioni meteo, che ad oggi preannunciano pioggia per domenica, vengano rispettate per ripetere magari il successo dello scorso anno quando tagliò per primo il traguardo sotto il diluvio del Nurburgring.
Marco Melandri
Melandri nelle prove post gara di Imola, sembra abbia trovato la soluzione a molti dei problemi che ne avevano pesantemente condizionato il rendimento nei primi due round di questo mondiale. Marco
non può più perdere terreno nei confronti dei suoi avversari, ma al contrario dovrà cercare di recuperare almeno in parte i 29 punti che in classifica lo separano dal leader Checa. Lo stesso vale per il suo compagno di squadra,
Leon Haslam, che sembra essersi ripreso completamente dalla frattura rimediata in Australia ed i due terzi posti di Imola lo stanno a testimoniare. Se la S1000RR è davvero migliorata come sembra, non sarà certo il solo Melandri a beneficiarne.
Checa e Biaggi
Per una volta quindi i riflettori non saranno puntati solo su Checa e Biaggi, che comunque saranno come
sempre tra i piloti da battere. L’anno scorso Biaggi conquistò due volte il secondo posto (è il miglior piazzamento Aprilia ad Assen), mentre Carlos arrivò terzo in gara uno e vinse gara due, dopo aver superato il Corsaro proprio all’ultimo giro, nell’ultima staccata prima della esse che precede il traguardo. Max a Imola ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco ed è riuscito benissimo a limitare i danni, visto che deve recuperare solo quattro punti allo spagnolo.
L'Italia in pista
Visto che la pista olandese non è certo sfavorevole alle Ducati, che qui possono vantare ben 24 successi nelle 40 manche disputate, affilano le armi anche
i tre moschettieri azzurri Giugliano, Canepa e Zanetti che conoscono bene il tracciato e che faranno di tutto per inserirsi nel gruppo dei primi. E restando in Italia la speranza di tutti è che il
team BMW di Fabrizio e Badovini possa risolvere quei problemi che sino ad ora hanno impedito alla squadra di Serafino Foti di confermare quanto di buono aveva fatto vedere nella stagione d’esordio.
Ad Assen
rivedremo in pista Lorenzo Lanzi, che nella classe Supersport
prenderà il posto di Lukas Pesek nel team Prorace Honda.