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Dopo il dominio assoluto di Phillip Island, l’Aprilia Racing Team è chiamato ad una riconferma su un tracciato congeniale sia per la RSV4 1000 Factory che per l’attuale capoclassifica Eugene Laverty: il pilota irlandese ha sempre chiuso tra il secondo ed il sesto posto, beffato in gara 2 lo scorso anno da Marco Melandri, all’ultimo giro, per la prima posizione.
Discorso differente per Sylvain Guintoli che, su questa pista, non è mai riuscito a concludere nella top-10. Il francese ha già mostrato però un ottimo feeling con la 4 cilindri italiana ritrovandosi in classifica a pari punti col compagno di squadra.
Il trionfatore di Aragon è senza dubbio Marco Melandri (BMW Motorrad GoldBet), che qui ha vinto finora due gare su quattro, chiudendo secondo nelle altre due. L’unico in grado di fare altrettanto è stato il Campione in carica Max Biaggi, ora in cabina di commento. Non sarà un compito facile quello del ravennate, alle prese con il recupero fisico dopo la brutta caduta di gara 1 in Australia e il successivo intervento (già in programma prima ancora dell’incidente di Phillip Island). Dopo un primo test portato avanti soltanto dal gallese Chaz Davies (che lo scorso anno ottenne ad Aragon il primo podio in WSBK), volto soprattutto a testare la nuova elettronica della BMW S 1000 RR ufficiale, la squadra si è ripresentata in pista a Jerez con entrambi i piloti la settimana scorsa.
Situazione simile per Carlos Checa (Team Ducati Alstare), il cui errore in frenata a Phillip Island portò proprio al contatto con Melandri, con conseguente caduta ed infortunio per entrambi. A secco di punti in classifica, lo spagnolo punta a ben figurare davanti al pubblico di casa, sul circuito che vede intitolata una curva a suo nome. Proverà a scendere in pista anche Ayrton Badovini, ancora convalescente dopo la frattura all’astragalo del piede sinistro.
Grandi aspettative per il Kawasaki Racing Team, reduce da una tre giorni di test conclusasi giovedì scorso, proprio al MotorLand, e disputata insieme ai team FIXI Crescent Suzuki e Pata Honda World Superbike. Il pilota più veloce è stato Tom Sykes, ripresosi quasi pienamente dalla frattura al polso e di tre costole che lo avevano fortemente limitato in Australia e pronto, insieme a Loris Baz, a tenere alta la bandiera della squadra con base a Barcellona.
Buoni segnali in questa occasione per Leon Camier e Jules Cluzel, piloti del team di riferimento Suzuki, che si presentano al secondo round stagionale forti di un nuovo motore per le loro GSX-R1000 K13. Qualche difficoltà in più invece per Jonathan Rea e Leon Haslam, impegnati in un ulteriore test ad Alcarras - nel tentativo di far funzionare al meglio il nuovo sistema elettronico sviluppato dalla casa giapponese per la CBR1000RR.
Il team Red Devils ha deciso di correre con una parte della carena bianca eliminando quindi –come si era deciso in un primo momento - il riferimento alla vicenda dei due Marò da più di un anno in India. «La decisione di correre la tappa spagnola del Mondiale con i loro volti e la scritta “Vi aspettiamo a casa” – ha dichiarato il team - voleva essere solo un gesto di affetto e vicinanza a loro e alle loro famiglie e un segnale che tutti noi non li dimentichiamo. Preferiamo però sottrarci alle prime polemiche che sono già sorte e che rischiano di sporcare un bel gesto e magari complicare una vicenda già molto complessa. La scelta di correre con parte della carena bianca sarà quindi un segnale silenzioso, ma per noi di attenzione a ciò che succede al di fuori del nostro mondo di motori e divertimento».
Ad Aragon farà il suo debutto anche il team Effenbert che dopo le travagliate vicende dello scorso finale di stagione ritorna a schierarsi con un solo pilota, Mark Aitchison, in sella alla Ducati 2012. La 1198R, cavallo di battaglia della Ducati sino allo scorso anno, era stata estromessa dal mondiale Superbike e sostituita dalla 1199 Panigale, ma in deroga a quanto inizialmente stabilito, ora il team Liberty potrà riportarla in pista e a quanto pare anche senza le zavorre imposte nella scorsa stagione.