La Superbike cambia le regole e il mercato si accende

La Superbike cambia le regole e il mercato si accende
Una sola moto per ciascun pilota per abbattere i costi ed aumentare il numero dei partenti. La proposta sembra piacere a tutti e intanto il mercato team e piloti si accende | C. Baldi
12 luglio 2011

Punti chiave


La crisi economica non si attenua ed Infront Motor Sports corre ai ripari per comporre nel 2012 una griglia di partenza più numerosa dove andare a punti sia ancora un risultato da festeggiare e non una certezza. Dopo la riunione che si era tenuta a Giugno a Misano tra l’azienda che organizza il mondiale Superbike ed i team ufficiali (stranamente i team privati non sono ammessi) a Brno si sono nuovamente trovati tutti attorno ad un tavolo per un incontro che si è rivelato molto importante e nel quale quasi tutti gli intervenuti si sono trovati d’accordo sulla proposta di utilizzare una moto sola per ciascun pilota. Non si poteva andare avanti così e far finta di niente, continuando a sbandierare un benessere e sette team ufficiali che invece ormai non ci sono più. Finalmente si sta facendo qualcosa per ridurre i costi e per dare quindi più possibilità ai privati.

Una sola moto per pilota significa meno costi, meno personale, meno mezzi di trasporto e di conseguenza più piloti in griglia. Una squadra che attualmente schiera un solo pilota con due moto può ora iniziare a pensare a schierare due piloti dando magari spazio a qualche giovane. Certo si dovrà cercare di cadere di meno, ma anche le cadute rappresentano dei costi e da sempre chi cade viene penalizzato nei risultati. Infront ed i team stanno pensando ad una soluzione per far si che alla fine tutti i piloti possano prendere il via in gara senza defezioni causate dalla mancanza della seconda moto. La soluzione potrebbe essere rappresentata - ad esempio - da un nuovo telaio da punzonare in caso di cadute che danneggino irreparabilmente una moto, ma di fatto chi cade nel warm up danneggiando la sua moto in modo grave difficilmente potrà prender parte alla gara. Un sacrificio da farsi sull’altare della diminuzione dei costi e di una griglia degna del mondiale Superbike.

Un'altra novità è rappresentata da un calendario 2012 con 14 o 15 gare anziché le 13 attuali. Oltre alla gara in Russia (nell’autodromo che si sta costruendo a circa 70 km Mosca) si ipotizza un’altra extraeuropea in Malesia, magari la settimana dopo quella in Australia, per non gravare troppo sui costi dei trasporti aerei. Con due sole prove extraeuropee attualmente la Superbike assomiglia più ad un europeo che non ad un mondiale ed in attesa che le derivate dalla serie approdino in Paesi come l’India o la Cina (mercati vitali specialmente per i costruttori giapponesi) un round in Malesia potrebbe essere interessante per le case e gli sponsor, oltre che per la visibilità del campionato.

La riunione di Brno per il momento non ha affrontato uno dei temi da sempre più spinosi nel campionato delle derivate dalla serie e che riguarda le differenziazioni tra motori a 2 e 4 cilindri. La nuova Ducati preoccupa gli altri costruttori che vorrebbero ovviamente inasprire le limitazioni al bicilindrico di Borgo Panigale. Infront da parte sua, per voce di Paolo Ciabatti, ci ha dichiarato che è allo studio un nuovo regolamento soprattutto per quanto riguarda le modalità di applicazione delle limitazioni ai bicilindrici. Staremo a vedere.

Alla luce di queste novità il mercato team e piloti si sta vivacizzando e varie voci iniziano a trapelare nel paddock. La più importante riguarda il team Alstare, una delle squadre che hanno fatto la storia della Superbike e che ora si trova ridotta ai minimi termini e soprattutto senza l’appoggio di una casa ufficiale, visto che Suzuki da tempo dimostra uno scarsissimo interesse per la Superbike. Ebbene la squadra di Batta potrebbe ripartire alla grande come team ufficiale Kawasaki. La casa di Akashi non vuole più continuare con il team di Paul Bird sia per gli scarsi risultati sino ad ora ottenuti che per la brutta storia del ritrovamento di una grande quantità di stupefacenti su uno dei camion della squadra inglese.

Kawasaki continuerà con il team Pedercini, ma le ambizioni della casa giapponese che punta tutto sul mondiale delle derivate dalla serie impongono una collaborazione con un top team e la soluzione potrebbe essere data dalla disponibilità della squadra belga Alstare. Non sarà una trattativa facile, ma pensiamo che alla fine questo matrimonio si farà e sarà un fatto importante per tutto il mondo della Superbike. E’ presto per dire quali piloti faranno parte del nuovo team ufficiale Kawasaki, ma è chiaro che Michel Fabrizio è il candidato numero uno, senza escludere magari n ritorno di Leon Haslam che non ha legato con la squadra ufficiale BMW e che tornerebbe volentieri a lavorare con la squadra con la quale ha “rischiato” di vincere il mondiale 2010.

Restiamo in casa BMW (ufficiale) dove i piloti cambieranno entrambi visto che Haslam non vuole rimanere e che Corser dovrebbe appendere il casco al chiodo. Le voci che vogliono la casa tedesca in trattativa con Biaggi e/o con Checa per il momento non hanno fondamento, ma non perché i due esperti piloti non interessino alla BMW, ma solo perché entrambi al momento pensano solo al mondiale in corso e non intendono iniziare trattative relative al mondiale 2012. La casa tedesca farà di tutto per assicurarsi un top rider, ma non è escluso che lo vada a cercare anche in MotoGP o in Moto2. Da questi campionati potrebbero arrivare De Angelis o Elias, così come Neukirchner che ritornerebbe volentieri nel campionato che lo ha lanciato (ed è tedesco…).

In casa BMW Italia verrà confermato Badovini mentre non è ancora deciso il futuro di Toseland. La squadra di Serafino Foti ha grandi ambizioni e che con un pilota valido ed esperto potrebbe ottenere quei risultati che la squadra ufficiale non ha mai ottenuto, sino a rappresentare un'alternativa alla stessa squadra ufficiale. Ducati docet.

E parliamo proprio della Ducati e della nuova 1200. Eugenio Marinelli ci ha confidato che la nuova moto sta andando benissimo, oltre ad ogni più rosea aspettativa. Le squadre che hanno richiesto di poter acquistare la nuova “bambina” di Borgo Panigale sono sino ad ora quattro. La prima è ovviamente il team Althea che il prossimo anno potrebbe diventare ufficiale a tutti gli effetti (non di nome ma di fatto). Genesio Bevilacqua vorrebbe schierare due piloti ed oltre a Checa (se non verrà ammaliato dalle sirene e dalla mega offerta proveniente da Monaco di Baviera) sarebbe davvero bello vedere in Superbike e sulla nuova 1200 un talento come Davide Giugliano. La seconda squadra è il team Effenbert Liberty per il quale si parla addirittura di quattro piloti. I primi due dovrebbero portare in pista la 1200 mentre gli altri due, probabilmente due giovani di belle speranze, potrebbero utilizzare le 1198 che quest’anno vengono utilizzate da Smrz e Guintoli. I due piloti di quest’anno non stanno convincendo, ma Smrz è l’unico pilota della Repubblica Ceca disponibile sul mercato ed è difficile pensare ad un team Ceco senza di lui. E’ invece aperta la caccia al sostituto di Guintoli il quale però ha ancora a disposizione dieci gare per dimostrare di meritarsi la conferma.

Per quanto riguarda le altre due squadre, al momento Ernesto Marinelli, responsabile del progetto Ducati Superbike, non può farne il nome in quanto si tratta di squadre che attualmente non utilizzano moto Ducati. Radio box però ha identificato una di queste nel team ParkingGo che attualmente partecipa al mondiale Supersport con Scassa e Davies, mentre la quarta squadra per ora resta un mistero. Molti indizi sembrano portare al team Supersonic, ma per quanto ne sappiamo noi il vulcanico Danilo Soncini, proprietario del team, sembra intenzionato a far correre due piloti, ma con le 1198.

Il team Yamaha che negli ultimi quattro anni ha sempre cambiato entrambi i suoi piloti (Haga/Corser, Spies/Sykes, Crutchlow/Toseland, Melandri/Laverty) per il prossimo anno dovrebbe confermare invece quelli attuali. Il team Aprilia dovrebbe schierare Biaggi anche nel 2012 ma difficilmente Camier potrà restare alla guida della RSV4 ufficiale. Le voci su chi potrebbe sostituire il "lungagnone" inglese sono le più disparate ma al momento nessuna ci sembra avere un serio fondamento. Grosso punto interrogativo per quanto riguarda il team Pata Aprilia. Resterà con la casa di Noale? E’ questo il quarto team che ha richiesto la nuova Ducati 1200? Ma la domanda determinante è : Pata rinnoverà il proprio accordo con questa squadra. E’ ancora troppo presto per avere delle risposte.

E per finire diamo un occhiata in casa Honda. Il contratto di Rea scade alla fine di quest’anno. La Honda sposterà il giovane inglese in MotoGP o gli proporrà un altro anno di contratto con il team Ten Kate in Superbike? La squadra olandese dovrebbe poter disporre della nuova CBR1000RR per dare un poco di smalto ad una squadra che sino a pochi anni fa dominava la scena sia in Superbike che in Supersport e che ora invece nella classe regina senza Rea annaspa negli ultimi posti della classifica. Va bene la crisi economica ma se la più grande casa motociclistica al mondo deve fare queste magre figure forse è meglio che si concentri solo sulla MotoGP dove invece i risultati sono decisamente migliori. Per ora non si conoscono i programmi della casa giapponese che se vuole tornare nell’olimpo del campionato delle derivate dalla serie dovrà mettere mano al portafoglio per trattenere Rea (che ha offerte da molti team della Superbike) o per trovare uno (o due) sostituti all’altezza del giovane inglese.

Come potete vedere sono tutte situazioni in evoluzione che noi seguiremo da vicino per tenervi informati.

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