La Superbike, le ragazze e la MotoGP secondo Marco Melandri

La Superbike, le ragazze e la MotoGP secondo Marco Melandri
La nostra Cristina Bacchetti intervista Marco Melandri. Il pilota romagnolo ci parla della sua stagione in Superbike, del rapporto coi colleghi, coi fan (e con le fan!) e di cosa pensa della MotoGP
12 ottobre 2011

Punti chiave


Marco, come reputi la stagione 2011, positiva?
"Sì, una stagione ottima, sono in lotta per il secondo posto nel Mondiale, quindi un ottimo risultato."

C'è un traguardo, fuori dalla pista, che devi ancora raggiungere?
"Assolutamente: credo che la vita sia un continuo cambiamento, le corse mi hanno abituato a maturare più in fretta e a comprendere le difficoltà, quindi sicuramente il mio traguardo nella vita è quello di essere una bella persona e seguire i miei valori nella quotidianità."

Com'è l'atmosfera nel paddock della Superbike, c'è molta rivalità tra voi piloti?
"Beh, rivalità è normale che ce ne sia, però riusciamo a dividere quello che avviene in pista da quello che invece c'è nel paddock, quindi c'è un'ottima comunicazione tra noi piloti e ci si diverte molto."

Che rapporto hai con i tuoi fan?
"Un ottimo rapporto, cerco di stargli il più vicino possibile, anche se non è facile accontentarli uno ad uno, cerco sempre di essere il più disponibile possibile."

E con "le" tue fan?
"Eh, le mie fan son sempre fan! (Ride, nda) Adesso che ho le mani legate devo cercare di stare attento, si ha sempre paura di esagerare!"

Ho fatto una domanda pericolosa!
"No, no assolutamente, con Manuela (la fidanzata di Marco da sei anni, nda) ho un bellissimo rapporto, quindi siamo tranquilli!"

Quando puoi segui la MotoGP in TV?
"Tutte le domeniche."

E ti piace o la trovi noiosa?
"Di fatto le gare non sono così entusiasmanti, a parte il Mugello e la Germania che sono state abbastanza divertenti... Per il resto, credo che l'alto livello tecnico faccia sì che ci siano delle differenze enormi tra i primi e gli inseguitori."

Cosa ne pensi delle recenti polemiche riguardo allo svolgimento del GP del Giappone, tu saresti andato?
"Non lo so. Di sicuro avrei avuto paura di andare però al giorno d'oggi tutto è rischioso. Ad esempio poche settimane fa è esplosa una centrale nucleare anche in Francia, quindi speriamo che Nostradamus non ci abbia preso e che il mondo non finisca nel 2012!" (Ride, nda).


Cristina Bacchetti

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