La Superbike sbarca negli Stati Uniti

La Superbike sbarca negli Stati Uniti
Il Campionato Mondiale Superbike arriva per la quarta volta sul circuito di Miller Motorsport Park, incontrando gli appassionati americani
25 maggio 2011

Punti chiave

 Il Campionato Mondiale Superbike arriva per la quarta volta sul circuito di Miller Motorsport Park, incontrando gli appassionati americani che, insieme alle Case, ai piloti e agli autodromi d'Oltreoceano, hanno contribuito alla nascita e al primo successo della categoria delle "derivate di serie".

 

E', infatti, noto che la Superbike sia nata e si sia sviluppata negli Stati Uniti (come in Australia), arrivando ad essere nel 1988 una categoria di dimensioni mondiali. Da sempre gli Stati Uniti hanno ospitato una tappa del Mondiale Superbike, dapprima a Brainerd, per poi toccare Laguna Seca e, dal 2008, il circuito di Miller, nei pressi di Salt Lake City.

 

Qui il Campionato si presenta con Carlos Checa (Althea Racing Ducati) in testa, 27 punti davanti a Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team) e 28 su Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team). Per il Campione del Mondo 2010, quella americana sarà, forse, una delle ultime occasioni per cercare di recuperare sullo spagnolo che quest'anno sembra essere in piena forma (così come la sua Ducati). Sicuramente un problema psicologico per Checa sarà rappresentato dal timore che si ripeta la sfortuna del 2010, quando fu costretto per due volte al ritiro mentre era in testa con un vantaggio incolmabile. Il pilota spagnolo, però, puntando sulla sua esperienza e sul nuovo materiale tecnico di cui dispone quest'anno, affronterà la gara americana con la sola voglia di riprendersi la doppietta sfuggitagli.

 

A proposito di vittorie sfuggite, Marco Melandri proverà a Miller a recuperare quello che non è riuscito a vincere a Monza, dove è stato battuto per due volte dal compagno di squadra Eugene Laverty. E la Yamaha, dopo la doppia vittoria del 2009 di Ben Spies si presenta come una delle moto favorite.

 

In tema di doppiette non si può non citare quella conquistata nel 2010 da Biaggi che, grazie anche al ritiro di Checa, salì due volte sul podio e passò in testa al Mondiale, che poi vinse.

Da non trascurare, infine, la Honda di Jonathan Rea che, dopo i test svolti a inizio settimana e la doppietta conquistata nel 2008 (con Carlos Checa), ha dimostrato di trovarsi a proprio agio sul circuito dello Utah.

 

A Miller correrà soltanto la Superbike, mentre per vedere nuovamente Supersport, Superstock 1000 e Superstock 600 bisognerà attendere il 12 giugno, a Misano.

 

Come contorno alla gara mondiale, ci sarà la terza prova - in realtà il quinto e sesto round, visto che ogni appuntamento prevede due gare - del Campionato AMA che si articola sulle classi Superbike, SportBike e Supersport, con regolamenti leggermente differenti da quelli del mondiale. Insieme alle moto giapponesi, sono protagoniste anche le Ducati - soprattutto nella versione 848 EVO - che hanno vinto per la prima volta la 200 miglia di Daytona (Florida). Attualmente in testa alle varie classi, troviamo Josh Hayes (Yamaha R1) nella Superbike, Jason Di Salvo (Ducati 848) nella SportBike e Tomas Puerta (Yamaha R6) nella Supersport.

 

Classifica (dopo 4 round di 13): 1. Checa 145; 2. Melandri 118; 3. Biaggi 117; 4. Rea 89; 5. Laverty 85; 6. Haslam 84; 7. Fabrizio 74; 8. Camier 58; 9. Smrz 55; 10. Haga 47; etc. Costruttori: 1. Ducati 152; 2. Yamaha 147; 3. Aprilia 139; 4. BMW 101; 5. Honda 93; 6. Suzuki 74; 7. Kawasaki 53.

 

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