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La Superbike non si smentisce mai e questa Superpole inglese sembra scritta da Agatha Christie, visti i tanti colpi di scena ed il finale a sorpresa. Nella fase uno prima posizione a sorpresa per Cluzel che rompe il muro del 2’05 e con il crono di 2’04”498 precede Davies, Giugliano, il favoritissimo Sykes, Laverty, Baz, Checa, Neukirchner, Guintoli, Rea e Haslam. Restano esclusi Badovini, alle prese con il chattering all’anteriore, Fabrizio, la cui squadra ha probabilmente sbagliato la gestione delle gomme e, primo colpo di scena, Melandri che si ferma a bordo pista e torna a piedi al suo box.
Nella seconda fase Baz parte subito in quarta e fa segnare il tempo di 2’04”063, molto vicino al giro veloce di Hopkins del 2010 (2’04”041). Il giovane francese precede il suo compagno di squadra Sykes, Guintoli, Laverty, Camier, Rea, Checa, Davies e Giugliano. Il pilota del team Althea, montata la gomma da tempo, stava cercando di migliorare il suo crono, quando è scivolato su una delle tante buche presenti su questa pista che ha un asfalto non certo in perfette condizioni. Giugliano nella caduta viene colpito dalla sua moto e trasportato al Centro Medico, dove per fortuna non gli viene riscontrata nessuna frattura, anche se il dolore al tallone è molto forte e gli impedisce di camminare. Sapremo solo domani mattina se Davide riuscirà a prender il via nelle due gare. Venivano esclusi dalla terza fase Cluzel, Neukirchner e Haslam.
La terza fase prendeva il via con la pista asciutta ma con nuvoloni neri che non promettevano nulla di buono. E infatti dopo pochi minuti la pioggia interrompeva la Superpole, cancellando così i temponi di Baz e Sykes, che nel frattempo erano partiti come missili con l’ultima gomma da tempo ed avevano fatto meglio del giro veloce di Hopkins (Baz 2’03”7, Sykes 2’03”3). Tutto da rifare e nuova Superpole wet di venti minuti. La pioggia però smetteva di cadere ed i piloti rientravano in pista con le slick. Intanto un altro colpo di scena vedeva come protagonista Guintoli, che restava a piedi a causa di un problema tecnico alla sua Aprilia ed andava a far compagnia a Giugliano in terza fila. La pioggia tornava a cadere ed i piloti rientravano per l’ennesima volta nei box in attesa che smettesse. Pochi minuti e i piloti potevano rientrare e a questo punto con la pista asciutta era Laverty a fare un giro veloce in 2’04”730, un tempo che nessuno riusciva a migliorare. Secondo posto per un indomito Checa che come l’Araba Fenice risorge dalle ceneri di venerdì e porta in prima fila la Panigale al fianco di Rea terzo. La seconda fila vede Baz quarto davanti a Sykes che maledicendo la pioggia si deve accontentare del quinto posto. Sesto posto per Davies che chiude la seconda fila. La terza è aperta da Camier affiancato da Guintoli e da Giugliano. Melandri domani prenderà il via dalla quinta fila per una gara tutta in salita. A fargli compagnia due italiani alquanto delusi, Badovini e Fabrizio, quest’ultimo abituato alle grandi rimonte.