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Inconveniente (fortunatamente) rarissimo, quello che ha "atterrato" l'incolpevole Maxim Berger nella prima manche di Donington: dal fermo immagine sulla sua ruota posteriore, che se ne va a spasso da sola, sembrerebbero infatti mancare le razze. Esattamente come accadde a Freddie Spencer nelle prove del venerdì del GP di Kyalami del 1984, subito dopo aver spiccato il miglior tempo sul giro: le razze della ruota posteriore Comstar da 18" in fibra di carbonio della sua potentissima quanto scorbutica NSR500 a 4 cilindri (quella che aveva ancora il serbatoio sotto al motore, e i 4 scarichi sopra) si spezzarono di netto, mandandolo ovviamente a gambe all'aria. Solo che il forcellone della Honda era tradizionale, quindi cerchio e gomma sono rimasti vincolati alla moto, mentre la Ducati ovviamente monta il monobraccio, consentendo così alla ruota di andarsene per i fatti suoi, fortunatamente senza causare danni né allo stesso Berger né ad Ayrton Badovini, che gli stava alle costole.