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Con il titolo mondiale ormai assegnato, si temeva che il weekend di Portimao potesse essere noioso e privo di spunti interessanti. Nulla di più sbagliato. Oltre a quello che succedeva in pista l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori si è concentrata anche su quanto stava accadendo nel paddock dove il futuro di Checa (e quello di Fabrizio) prendevano vie diverse a distanza di poche ore e dove i rumors si accavallavano e le dichiarazioni ufficiali si mischiavano alle farneticazioni di menti particolarmente fantasiose. Sino a domenica pomeriggio Checa sembrava costretto a lasciare il team Althea. Dopo la vittoria in gara uno gli occhi dello spagnolo e quelli di Bevilacqua erano lucidi e più che festeggiare una vittoria sembrava si stesse celebrando un mesto addio che nessuno voleva accettare. Checa era ormai prossimo al passaggio in BMW Italia e l’annuncio ufficiale si attendeva subito dopo la seconda gara della giornata, l’ultima del mondiale Superbike 2012. E una dichiarazione c’è stata, ma non è stata rilasciata dal team BMW Motorrad Italia bensì dal manager di Civita Castellana che confermava la presenza di Carlos nella sua squadra anche nel 2012.
Tanto rumore per nulla. A questo punto Fabrizio poteva firmare il contratto con il team BMW Italia e visto che Aprilia ha confermato ufficialmente l’ingaggio di Laverty e la Honda quello di Aoyama, il panorama della Superbike 2012 è ormai quasi completamente chiaro. Se nel paddock non si sono certamente annoiati, non lo hanno fatto nemmeno i numerosissimi spettatori che hanno affollato le tribune del bellissimo tracciato dell’Algarve. Una prima gara caratterizzata dalla rimonta di Checa ed una seconda che è vissuta sullo scontro fratricida tra Melandri e Laverty. Ma i protagonisti di questo weekend sono stati molti ed ecco quindi le nostre ultime pagelle della stagione 2011
Carlos Checa – Oltre che il pilota a Portimao abbiamo potuto apprezzare l’uomo. Nelle interviste che ci ha rilasciato in questi giorni Carlos aveva le lacrime agli occhi ogni volta che ci diceva che forse avrebbe dovuto lasciare la sua squadra. In questa vicenda così strana e sotto certi aspetti assurda Checa ha anteposto i sentimenti all’aspetto economico. In gara uno ha scelto la gomma giusta ed ha vinto mentre nella seconda una copertura troppo tenera non gli ha consentito di salire sul podio. In Portogallo chiude una stagione fantastica fatta di 15 vittorie e 21 podi. Un grande in pista e fuori. Voto10
Marco Melandri – Quale miglior modo di terminare la stagione se non cogliendo una vittoria e per di più superando il proprio compagno di squadra? Marco nella prima gara ha sofferto negli ultimi giri quando correva sulle tele, mentre nella seconda le gomme erano quelle giuste e la sua voglia di vincere è stata più forte di quella di Laverty. Un protagonista che siamo curiosi di vedere al più presto sulla S1000RR. Voto 8,5
Jonathan Rea – Velocissimo per tutto il weekend si aggiudica la sua seconda Superpole stagionale e porta a casa due terzi posti. Da quando utilizza il ride by wire sbaglia molto meno ed è sempre con i primi. Sarà certamente uno dei protagonisti della prossima stagione. Voto 8
Eugene Laverty – In gara uno rischia di tamponare Checa a causa di un problema alla sua R1. Si ferma ai box e riparte, ma la gara è ormai compromessa. Va decisamente meglio nella seconda manche che conduce per quasi tutta la gara. Nel finale però cede il passo a Melandri senza replicare. Speravamo in un pizzico di grinta in più, ma è stato comunque bravo. Speriamo che l’Aprilia sia la scelta giusta. Voto 8
Max Biaggi – La quinta fila in griglia non lo spaventa e Max infilata la testa nel cupolino recupera posizioni su posizioni. Alla fine è quarto e settimo. Se qualcuno pensa (o spera) che il Corsaro abbia perso la voglia di combattere e di vincere si sbaglia di grosso. Paga una lunga assenza dalle piste ed un errore di valutazione nelle qualifiche che lo esclude dalla Superpole. Sta già affilando le armi per il 2012. Voto 7
Sylvain Guintoli – Il francese in gara uno riesce a bissare il podio del Nurburgring, ma questa volta non pioveva. Avesse corso così per tutto il campionato sarebbe stato a ridosso di Checa e Melandri. Sappiamo che non è un fuoriclasse, ma se il prossimo anno dovesse restare sulla la Ducati del team Effenbert potrebbe fare quel salto di qualità che ci si attende da tempo. Voto 7,5
Joan Lascorz – Riesce a stare davanti a Sykes in entrambe le gare e questa è già una notizia. Chiude la sua prima stagione in Superbike all’undicesimo posto in classifica. Molti piazzamenti ma mai un risultato di prestigio. Tre quinti posti sono i suoi migliori risultati. Resterà sulla Kawasaki ufficiale ma speriamo che nel 2012 dimostri di meritarsela. Voto 6,5
Leon Camier – In gara uno il solito errore lo estromette dalla lotta per le posizioni che contano. Ha se non altro la determinazione per rientrare in pista ultimo e rimontare sino al dodicesimo posto. Nella seconda gara non sbaglia e chiude sesto. Forse l’Aprilia non era la moto per lui, ma il problema è che almeno per ora non ne ha un'altra. Voto 6
Maxime Berger – Il suo doppio sorpasso ai danni di Haga e Haslam (mica pizza e fichi) in gara uno è da incorniciare e potrebbe essere lo spot della stagione di questo francesino che senza tanto clamore chiude la stagione del suo debutto in Superbike con due prestazioni davvero notevoli. Nella prima arriva settimo (miglior risultato stagionale) e nella seconda, pur partendo dall’ultima posizione in griglia (era arrivato in ritardo in pista a causa di un problema elettronico alla sua Ducati) conclude al decimo posto. E non trovasse una moto per il prossimo anno sarebbe un vero peccato. Voto 7
Davide Giugliano – Il campione della Superstock 1000 2011 entra in punta di piedi in Superbike e dopo un eccellente quinto posto in prova, in gara riesce a portare a casa i suoi primi tre punti mondiali. Il salto dalla Stock alla Superbike non è mai facile ma Giugliano ha dimostrato di potersi adattare in fretta alla sua nuova Ducati. Benvenuto. Voto 6,5
Troy Corser – Ecco un alto pilota che appende il casco al chiodo. Troy ha detto basta e se ne trona in Australia per stare con la moglie ed i suoi figli. Troy è stato due volte campione del mondo Superbike e con due case diverse. Ha anche gettato alle ortiche un mondiale a favore di Fogarty, ma è stato un errore di gioventù. Un uomo di poche parole e di tanti fatti. Ciao Troy ci vediamo a febbraio a Phillip Island. Voto 10
L’appuntamento a Phillip Island vale anche per voi, lettori di Moto.it. Domani a Portimao alcuni team faranno provare i loro mezzi ai loro nuovi piloti dopo di che dovremo aspettare qualche mese per rivedere in pista lo spettacolo della Superbike. Siamo già in crisi di astinenza.