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Alex Lowes non smette di stupire e conclude in testa la prima giornata di prove a Phillip Island. Dopo aver perso il turno di prove di questa mattina a causa della pioggia, i piloti Superbike sono scesi in pista nel pomeriggio con la pista asciutta ma sporca e con un vento che ha dato parecchio fastidio, soprattutto in percorrenza di curva. Di conseguenza i tempi non sono stati certo quelli dei test di pochi giorni fa, tanto che Lowes ha ottenuto la prima posizione con il crono di 1’31”100, ad oltre un secondo dal tempo di Sykes che con 1’30”239 aveva primeggiato nelle prove di inizio settimana. Il giovane inglese della Suzuki si è portato in testa alla classifica dei tempi quando mancava ancora molto alla fine del turno, ma nessuno è riuscito a far meglio di lui. I due che gli si sono avvicinati maggiormente sono stati due italiani su due moto italiane: Melandri e Giugliano. Marco (ascolta la sua intervista) si è detto soddisfatto delle sue prove e questo significa che ormai il lavoro di adattamento alla RSV4 è terminato e il pilota dell’Aprilia è pronto ad interpretare quel ruolo da protagonista che tutti si aspettano da lui. Davide (ascolta la sua intervista)migliora costantemente, così come la sua Panigale. La bicilindrica italiana si adatta molto bene a questo circuito che non richiede un’elevata velocità massima, tallone d’Achille della 1199.
Sykes si assesta sornione al quarto posto e poco meno di tre decimi dal leader Lowes, ma domani in Superpole sarà come sempre l’uomo da battere. Quinto posto per Rea che dopo aver trovato una buona soluzione di elettronica ora lavora con il suo team per trovare anche un buon assetto per la sua CBR. Il suo compagno di squadra Haslam è settimo ed in mezzo alle due Pata Honda si p piazzato Laverty sesto. Eugene non ha voluto rischiare sulla pista sporca e ventosa, ma pur non forzando è a meno di quattro decimi da Lowes. Ottavo posto per Baz le cui qualifiche si sono però concluse ad un quarto d’ora dalla fine del turno, quando è scivolato alla curva 12 senza conseguenze fisiche, ma con la sua Ninja che rimbalzava sulla sabbia della via di fuga. Il francese della Kawasaki aveva impressionato nei test, ma quello odierno non è stato certo un buon inizio.
Anche Davies, che lo segue in classifica, è caduto e vista la dinamica del suo high side dever ritenersi fortunato se non ha riportato conseguenze fisiche, se si esclude un leggero stato confusionale. Nella caduta Chaz ha battuto violentemente la schiena e la parte posteriore del casco sull’asfalto. Infastidito dal vento e con molte cose ancora da provare Guintoli non è andato oltre il decimo posto, precedendo Elias che si sta togliendo di dosso la ruggine accumulata durante l’inverno, mentre il suo team migliora la sua RSV4 Factory. Niccolò Canepa continua a primeggiare nella classe Evo e soprattutto, così come aveva fatto nei test, a poco più di un secondo il gap che lo separa dal leader delle Superbike. Dietro di lui le due Kawasaki Evo di Foret e Salom e la BMW di Allerton, l’australiano che conosce bene la pista, ma ha visto la S1000R Evo solo questa mattina e domani potrebbe avvicinarsi a Canepa. Lavori in corso nel team MV con Corti solo sedicesimo davanti alle tre Kawasaki Evo di Morais, Andreozzi e Guarnoni, limitato dalla lussazione alla spalla. I piloti del team Hero EBR e quelli del Team Toth BMW chiudono la classifica assieme all’altro australiano Matt Walters, chiamato all’ultimo momento a sostituire l’infortunato Luca Scassa.
Domani un turno di qualifiche, uno di libere e poi il via alla prima e nuova Superpole in stile MotoGP.