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«Max ti alleni più ora di quando correvi». Il messaggio indirizzato su Twitter a Max Biaggi è dell’amico Flavio Briatore e la risposta del campione mondiale Superbike 2012 è tutta un programma : «Vuoi dire che bolle in pentola qualcosa dear Flavio?».
Un “cinguettio” che alimenta le voci che circolavano nel paddock del Motorland Aragon e che parlavano di un Max pronto a rimettersi la tuta ed il casco. Sembra infatti che il Corsaro non riesca a resistere alla nostalgia per la pista e per le gare e l’essere rimasto nell’ambiente non ha fatto che alimentare la sua voglia di risalire in moto. Il suo nuovo lavoro di commentatore certamente gli piace e gli riesce anche bene, ma per uno come lui che le gare, l’agonismo e la competizione le ha nel sangue andare in circuito e non poter salire in moto deve essere una vera tortura.
Max è ancora fisicamente in forma e non ha mai smesso di allenarsi, per cui non sarebbe certo un problema per lui ritornare a correre. I ben informati parlano di un contatto tra il Corsaro e la Kawasaki, anche se Max in Spagna è stato visto parlare a lungo con Gigi Dall’Igna. L’operazione avverrebbe ovviamente con la benedizione della Dorna, ben contenta di poter schierare un pilota che ha fatto la storia del motociclismo e che potrebbe accendere molti riflettori su di un mondiale Superbike orfano di un personaggio carismatico come il sei volte campione del mondo.
E Mediaset? Perderebbe un valido telecronista, ma guadagnerebbe audience e quindi difficilmente metterebbe il veto ad un ritorno in pista di Max.
La Superbike ha ancora bisogno di Biaggi e Biaggi ha ancora bisogno della Superbike.
D’altronde il mondo delle corse non è nuovo a clamorosi ritorni. Basti pensare a Michael Schumacher, a Kimi Raikkonen o, in un passato più remoto, a Niki Lauda, che non hanno saputo resistere al richiamo della pista e sono tornati a guidare una Formula 1.